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Elle & Vire
Molino Paolo Mariani
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Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

Forestis presenta Yera, il nuovo ristorante scavato nella montagna che apre il 21 giugno. Un progetto gastronomico radicale e radicato, dove natura, architettura e cucina si fondono in un'esperienza sensoriale

 
07 giugno 2025 | 07:30

Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

Forestis presenta Yera, il nuovo ristorante scavato nella montagna che apre il 21 giugno. Un progetto gastronomico radicale e radicato, dove natura, architettura e cucina si fondono in un'esperienza sensoriale

07 giugno 2025 | 07:30
 

Nel paesaggio incontaminato delle Dolomiti altoatesine, a quota 1.800 metri, tra i fitti boschi che coprono le pendici della Plose, il luxury retreat Foretis si prepara ad accogliere un nuovo spazio di ristorazione: Yera, ristorante dalla concezione unica che sarà inaugurato il 21 giugno.

Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

Gli interni di Yera

Yera, immerso nella natura

La struttura, immersa nella natura e costruita all'interno della montagna, rappresenta la nuova visione di Teresa e Stefan Hinteregger, i proprietari del Foretis, che hanno voluto dare forma a un'idea di cucina profondamente legata alla terra, alle stagioni e alla memoria del luogo. Yera si configura come un ristorante “invisibile”, scavato nella roccia e non visibile dall'esterno, in dialogo con i materiali e la cultura dell'ambiente circostante. Il suo nome è un omaggio alla lingua dei Celti Retici, antichi abitanti della zona: "Yera" significa “raccolto”, e rappresentava per loro il momento più importante dell'anno, quello in cui si potevano cogliere i frutti della natura dopo un lungo ciclo di lavoro.

L'identità del Foretis: architettura, natura e autenticità

Il Foretis nasce accanto a un edificio alpino in stile Art Nouveau del 1912, sottoposto a vincolo architettonico, al quale sono state affiancate tre torri moderne che si integrano con discrezione nella verticalità della foresta. Le torri sono ispirate alla forma dei tronchi d'albero e non superano la linea degli alberi, a sottolineare la volontà di non interrompere la continuità visiva del paesaggio.

Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

L'Hotel Forestis

Gli interni si distinguono per l'uso di materiali locali: legno, pietra e tessuti naturali, in tonalità tenui, pensati per non interferire con lo scenario esterno, che rimane il vero protagonista. Dalle 62 suite, così come dalla spa, dal ristorante panoramico e dalle terrazze, si ammira una vista aperta sulle Dolomiti e sulle cime Geisler, in un ambiente che segue i ritmi della natura e del silenzio. «Abbiamo progettato il Foretis pensando ai nostri desideri, a ciò che per noi rappresenta benessere e autenticità», spiega Teresa Hinteregger. «Abbiamo scoperto che anche gli ospiti cercano questo: un'esperienza vera, radicata, che permetta di riconnettersi con l'ambiente e con se stessi».

Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

Da Yera, la cucina si sviluppa intorno al fuoco centrale e a quattro altari di cottura

La filosofia che permea il Foretis è fortemente ispirata agli antichi Celti, che si stabilirono su queste montagne più di 3.000 anni fa. Per i Celti, la natura non era solo risorsa ma anche guida e maestra. Proprio da questa eredità nasce la concezione della spa e dei trattamenti come la Cerimonia del Cerchio degli alberi, un rituale olistico e immersivo che recupera simboli e valori ancestrali. Anche la cucina, fin dal principio, si è ispirata agli elementi offerti dalla foresta e ai metodi tradizionali di raccolta e conservazione. Questo approccio trova la sua piena espressione in Yera, che si propone come evoluzione coerente e radicale del concetto di "cucina naturale" portato avanti dallo chef Roland Lamprecht.

Yera: un ristorante scavato nella montagna

Il percorso che conduce a Yera parte da un piccolo sentiero nei pressi del Foretis e si arrampica verso un punto appartato della montagna. Qui si trova una porta pesante, realizzata in legno massiccio, che si apre su un ambiente sorprendente: una grotta realizzata con la terra rossa del Peiterkofel, una montagna vicina con due cime opposte, che conferisce all'interno un'atmosfera calda e terrena.

Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

Il progetto architettonico di Yera si ispira ai metodi costruttivi delle grotte tradizionali

Il progetto architettonico si ispira ai metodi costruttivi delle grotte tradizionali, che offrivano protezione e sicurezza. La sottostruttura del tetto, interamente in legno, riprende la forma dello scafo rovesciato di una nave. Al centro, domina il focolare: fuoco e cerchio sono i simboli attorno ai quali si costruisce l'intera esperienza. «Abbiamo voluto che tutto ruotasse attorno al gesto del raccogliersi», racconta Stefan Hinteregger: «Qui si cucina e si mangia intorno al fuoco, si ascolta il silenzio e si vive il momento».

Yera: cucina della foresta, senza menu fisso

Lo chef Roland Lamprecht, originario dell'Alto Adige, ha impostato la cucina di Yera su una stagionalità autentica e non forzata. I piatti sono composti a partire da ingredienti raccolti tra primavera e autunno, lavorati con tecniche di conservazione tradizionali come l'essiccazione, l'affumicatura e la fermentazione. Questo approccio consente di portare in tavola sapori e profumi locali anche nei mesi invernali. «Da bambino facevamo così: raccoglievamo tutto in estate e lo conservavamo per l'inverno», ricorda Lamprecht. «A Yera abbiamo ripreso questo metodo. Usiamo bacche, noci, funghi, aghi di abete rosso, germogli di larice, ortiche, barba d'albero, crescioni, liquirizia selvatica e molto altro. Tutto viene lavorato in loco».

Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

Yera si propone come evoluzione coerente e radicale del concetto di "cucina naturale"

La cucina si sviluppa intorno al fuoco centrale e a quattro altari di cottura. Non esiste una sequenza canonica di portate: i piatti vengono serviti durante tutta la serata, in un flusso continuo. Si tratta di composizioni elaborate ma leggere, che riflettono la biodiversità del bosco e la creatività del team di cucina.

Yera: bevande fermentate e artigianato della tavola

In linea con la filosofia del luogo, anche le bevande sono realizzate internamente, con un basso contenuto alcolico (mai superiore al 5%) e ottenute da fermentazioni naturali. Sono parte integrante dell'esperienza gastronomica e abbinate ai piatti secondo un criterio sensoriale più che tecnico. Non ci sono posate convenzionali: ogni ospite riceve piccoli bastoncini di legno per degustare il cibo, o viene invitato a usare le mani. I tavoli sono tronchi d'albero selezionati e la mise en place è artigianale, progettata appositamente da Teresa Hinteregger e realizzata da ceramisti e falegnami locali.

Yera, conservare la memoria gastronomica

Per Roland Lamprecht, Yera è anche un progetto educativo e culturale. «Il nostro obiettivo è trasmettere un sapere che rischia di sparire. Il bosco è un ecosistema prezioso e generoso, ma richiede rispetto e conoscenza. La nostra cucina vuole essere un modo per preservare le tradizioni e per rivalutare l'artigianato gastronomico in tutte le sue forme».

Yera, il ristorante ispirato ai riti celtici dove la cucina incontra la foresta

Roland Lamprecht, chef di Yera

Yera non è soltanto un ristorante: è una riflessione sul cibo, sulle sue origini e sul modo in cui possiamo rapportarci a esso in modo più consapevole. Un invito a rallentare, osservare e ascoltare, in un luogo in cui ogni elemento - architettonico, naturale, culinario - parla lo stesso linguaggio.

Plancios 22 39042 Bressanone (Bz)
Tel +39 0472 521008
Mar-Sab 18:00-23:00

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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