Era il sogno di Jianguo Shu far conoscere il vero gusto della millenaria cucina cinese autentica, elegante e ricca di significato, bilanciata nelle armonie filosofiche dello yin e yang, del dolce e dell'aspro, del caldo e del freddo. Era arrivato in Italia attraversando confini e affermandosi con vari lavori fino all'ultimo a Roma, come cameriere, che ha segnato la svolta.

Jaozi Mix, al Dao Restaurant di Roma (Foto: Flavia Fiengo)
La nascita di Dao e l’espansione a Roma
Venticinque anni fa prende le redini del Dragone d’Oro di piazza Bologna, il locale della moglie, e poi nel 2012 apre "Dao" a Viale Jonio, con una proposta equilibrata ed immersiva che non tarda a conquistare la diplomazia e la comunità cinese della Capitale che affida a lui la ritualità dei banchetti e i festeggiamenti delle ricorrenze più importanti.

Jianguo Shu, proprietario del Dao Restaurant (Foto: Flavia Fiengo)
Ora ecco il "Dao Restaurant" in Via Sardegna 19, una traversa di Via Veneto, con la cucina affidata allo chef Xue Denglong, che con mano esperta e visione innovativa, guida una brigata competente. Il risultato è una cucina raffinata tra passato, presente e innovazione, sorprendente anche per gli appassionati dell'etnico d'Oriente.

Chef Xue Denglong del Dao Restaurant (Foto: Flavia Fiengo)
Un recente viaggio in Cina gli ha permesso di esplorare sapori emergenti e tecniche contemporanee che integra con rispetto nella tradizione. E' stata replicata l'insegna "Dao" già del precedente locale, ora ristrutturato e diventato "Chinese Bistrot" con un'offerta più dinamica e conviviale.
Un design elegante per un’esperienza unica
L'offerta della nuova apertura è di altissimo livello, con un design minimal sottolineato da linee, luci e materiali naturali, come le stuoie e i colori che diventano elemento narrativo: il blu di buon auspicio, il giallo imperiale e il nero e l'oro simbolo di eleganza.

La sala del Dao Restaurant (Foto: Flavia Fiengo)
Il menù: tra tradizione e innovazione
L’esperienza inizia dagli antipasti come gli jiaoz ripieni di carni e verdure, al vapore o grigliati. Da provare il Maiale Suancai, ravioli al vapore con maiale di Cinta Senese con verdure fermentate. A seguire i Wonton del Xinjiang dalla sfoglia impalpabile farciti di pesce, gli Xiao mai, ravioli aperti, di carne o con capesante, di tradizione mongola, i Baozi, panini al vapore e gli Cheung fun, involtini di riso.

Jaozi Giada, Dao Restaurant (Foto: Flavia Fiengo)
Ed ecco poi le cantonesi Zhaichang, tagliatelle di riso in salsa di sesamo, arachidi e soia. Sapori più decisi emergono nella classica Zuppa agropiccante con tofu, piselli, bambù e uova e nello Long Zaifan, riso saltato con maiale marinato, gamberi croccanti, funghi e rousong, fili di carne di maiale soffiati.

Zuppa agropiccante della signora Song (Foto: Flavia Fiengo)
La tradizione si fa più profonda con lo Xiang Wei Niu Rou, straccetti di manzo dell'Hunan ma più piccanti. A seguire, il San Be Ji, pollo piccante con zenzero, aglio e basilico, conosciuto come “pollo in tre tazze” che prende il nome dalle dosi uguali di vino di riso, soia e olio di sesamo.

Riso Long Zaifan, Dao Restaurant (Foto: Flavia Fiengo)
Tra le novità lo Shang Tang Long Xia, astice con la sua bisque, con crema di patate di montagna San Yao e alghe marine. Non mancano i classici Dao, i Gamberi piccanti, il suino alla Dong Po, l’Anatra alla pechinese e il Cesto di rombo. Tra i dessert, Bonbon di riso con sesamo nero in crosta di cocco o con arachidi e radice di taro.Dolcezza nel Budino al litchi, nella Cheesecake al mango e la tapioca con vaniglia.

Zhaichang al Dao Restaurant (Foto: Flavia Fiengo)
I percorsi degustazione e il nuovo Bistrot
Ma per chi vuole affidarsi allo chef ecco un percorso degustazione di 8 portate (70 euro): Kong Qi Chun Juan, croccanti fagottini di granchio e funghi, Jiaozi Ci-Ro con manzo e cicoria, Hai Xian Fen Si, spaghetti di soia con frutti di mare piccanti, Riso ai porcini e tartufo, Scorfano alla griglia con zenzero, erba cipollina, salsa di more e soia fermentata, Gamberi al tè verde di Longjing, Kou Shiu Ji, pollo in olio piccante di Sichuan e sesamo. E in chiusura i Si Se Tangyuan al vapore, palline di riso glutinoso.

Jiaozi Ci-Ro dal menù degustazione (Foto: Flavia Fiengo)
La carta dei vini, curata dalla sommelier Hiromi Nakayama, spazia tra Oriente e Occidente. Per chi sceglie l'alcol free ci sono thè in pairing, come il bianco Pai mu dan e il verde Gunpowder, e selezione di whisky, rum e grappe.

Piatti in condivisione al Dao Bistrot (Foto: Flavia Fiengo)
«Pronta anche la nuova carta del ristrutturato "Dao Chinese Bistrot" con 110 posti e una proposta - dice Jianguo Shu - più accessibile, attuale e dinamica». C'è tutta l'esperienza dello chef Yang Zhen Chun, formatosi in grandi ristoranti cinesi. Da provare gli Spaghetti di riso saltati, gli Involtini Thai, le verdure fritte Zha Shu Cai e il Rou Jia Mo, panino cinese croccante con maiale.

Xia Ren Tang Mian, Dao Bistrot (Foto: Flavia Fiengo)
Grande assortimento di ravioli, di gnocchi di riso. Speciali la Zuppetta di Wanton con i noodles, i Rou Pai Tang Mian con maiale arrosto e gli Xia Ren Tang Mian con gamberi, funghi cinesi e cavolo. Sapori più intensi nel Cha Sha Chao Fan, riso e maiale speziato anche con verdure fermentate, il Tofu arrosto, il Pollo Gong Bao con anacardi e l'Anatra di Sichuan.
Via Sardegna, 19/21 00187 Roma
Mar-Dom 12:30-15:00 19:00-23:00