È una delle sorprese di Roma, l'Uliveto Roof Garden: una terrazza a un passo dalla Stazione Termini, immersa nel verde di un giardino quasi sospeso al settimo piano dello storico Hotel Diana. Un restyling gli ha restituito eleganza e accoglienza, la vocazione da quattro generazioni della famiglia De Angelis, pioniera dei servizi che possono far sentire a casa il viaggiatore. L'altra sorpresa, che sta conquistando anche gli ospiti esterni, è la cucina di un giovane chef, classe 1993, Alessandro Pinca, dal definito identikit gastronomico. In un gioco alchemico sa creare piaceri culinari con sapori, forme e consistenze, unificando tecniche e passaggi. Rispetta l'identità degli ingredienti e non solo tartufi o aragoste, ma anche una melanzana o un pomodoro, se di buona agricoltura e raccolti al momento giusto, si prendono la scena.

La vista su Roma dalla terrazza dell'Uliveto Roof Garden
La terza sorpresa, per un aperitivo o un dopocena sotto le stelle, è orchestrata dal barman, Gianluca Storchi, tra i primi che ha osato abbinare i cocktail ai piatti spodestando il vino. Intriga e coinvolge con la sua drink list signature ispirata ai 12 segni dello Zodiaco. Sei un irruente e determinato Scorpione? Ecco il dry Martini amato da James Bond. Ad un ostinato Ariete si consiglia un Garibaldi (bitter e arancio), al fantasioso Acquario il Paper Plane (Bourbon, Aperol, amaro Nonino) e allo sfuggente Pesci il Diana Mai Tai (rum, ananas, orzata e lime). Il tutto a base di estratti home maid e recupero della liquoreria d'antan.
Uliveto Roof Garden: le figure di Caterina De Angelis e chef Alessandro Pinca
Ed ecco che, dopo l'inevitabile occhiata al Cupolone che svetta sulla città, può cominciare l'esperienza al tavolo, fermando il tempo in questa oasi metropolitana, con la presenza attenta e discreta del personale di sala. «Roma è lì sotto - dice Caterina De Angelis, che ha voluto dare una nuova vita alla terrazza - ma il suo frastuono è solo un’eco lontana». È anche responsabile del food&beverage e punta alla qualità con prodotti a filiera corta certificata, di allevamenti controllati attraverso rapporti con i fornitori basati sulla fiducia.

Uliveto Roof Garden: Caterina De Angelis e chef Alessandro Pinca
È questa la base di eccellenza che può fare la differenza. Quel giovane schivo gli era stato segnalato da amici, ma Caterina, pur consapevole che la scelta di uno chef è un passaggio critico che può mettere a rischio l'identità stessa del locale, ha seguito l'istinto col risultato di una totale sintonia sulla proposta. Ma se l'intesa è risultata subito perfetta, c'era anche un curriculum. Il seme della cucina in Alessandro Pinca era germogliato già in famiglia, con un nonno nella ristorazione e l'altro agricoltore nei Castelli Romani. C'era la passione, ma anche la consapevolezza che solo la la conoscenza e la tecnica avrebbero potuto tradurre un'idea in un piatto, quindi frequenta una scuola per chef. Poi arrivano le esperienze nei locali, la conoscenza di cui non sente né la stanchezza né l'abitudine, dalla Pro Loco Pinciano di Vincenzo Mancino al Colbert Cafè di Villa Medici e al Caravaggio con Arcangelo Dandini.
Il menu dell'Uliveto Roof Garden
Il resto lo hanno fatto la determinazione, lo studio fonte di riflessione ma non di imitazione, la sensibilità e quel tocco leggero che può sfumare i confini tra gusti e consistenze, armonizzare sapori e aromi invasivi. Le verdure, esaltate dall'uso mirato del fuoco, diventano protagoniste. Come nell'Orto estivo: melanzane arrostite, marinate con crema di San Marzano ed erbe aromatiche; e in una piccola provocazione, il "Milano-Roma e ritorno", che simula una croccante cotoletta alla milanese fatta solo da un mix di ortaggi. I suoi piatti possono che nascere da una memoria, da una scoperta, ma anche da una sfida giocosa con se stesso, con un potenziale nuovo se liberato dagli schemi di un progetto fisso anche se spesso rinnovato. Il menu va letto in questa chiave, soprattutto nelle tre proposte di degustazione: Radici, che rispecchia la romanità, Contrasti, estrosa per accostamenti e sapori, e Naturae, dedicata ai vegetariani.
Uliveto Roof Garden: l'Orto estivo
1/4
Uliveto Roof Garden: Sinfonia mediterranea
2/4
Uliveto Roof Garden: Scrigni di spigola
3/4
Uliveto Roof Garden: Maritozzo alla crema di mango
4/4
Previous
Next
Ampia la scelta à la carte, ben assortita e stagionale, con qualche riferimento al Sud, come le Orecchiette con pesto di capperi, olive datterini gialli e polvere di taralli al peperoncino. Poi Tonnarelli all’uovo con vongole veraci, seppioline, calamari e moscardini del litorale laziale e Fettuccine con burro salato al tartufo. Tra i secondi, Carpaccio di Marango alle erbe aromatiche, Pollo alla romana com peperoni alla brace marinati con basilico e origano, Carpaccio di spigola con pesca noce, Gambero rosso di Mazara del Vallo con burrata affumicata, Involtini di pesce con ricotta e pomodori secchi con crema di datterini e olive taggiasche, Ricciola a lla griglia e insalata iceberg arrostita. Ottimi i dolci, mai troppo dolci, come "Er Magozzo", maritozzo romano alla crema di mango e panna montata, il "Melone ubriaco al Porto", il Cheese cake "Un americano a Roma" con ricotta di bufala, 5 sfumature di cioccolato cioccolato e i toscani Cantucci & Vin Santo. Lista dei vini competente, con attenzione al Lazio.
Via Principe Amedeo 4 00184 Roma