Il quartiere di San Berillo, nel centro storico di Catania, è stato teatro delle vicende della scrittrice Goliarda Sapienza. Negli anni Sessanta, ha subito una riqualificazione urbana che ha cancellato il tessuto edilizio e sociale preesistente, a differenza del quartiere accanto, dove persiste un vivace fermento multiculturale.

La sala interna del ristorante Me Cumpari Turiddu (foto Facebook)
Atmosfera e dettagli del ristorante
L'atmosfera del locale è unica, con arredamenti retrò e di recupero, una vetrata sulla cucina “a vista” e pavimenti e rivestimenti policromi. La raffinata mise en place è caratterizzata dall'uso di pizzi e merletti, inclusi i tradizionali “chiaccherino” (frivolité o tatting). Il ristorante non è solo un luogo di ristorazione, ma anche uno spazio per degustazioni e attività culturali. Sotto la gestione del sommelier Giovanni La Rosa, la cantina offre una selezione di vini di piccoli produttori siciliani, in gran parte biologici e naturali.

La putìa adiacente al ristorante dove comprare prodotti tipici
In una delle sale adiacenti, è stata allestita una "putìa" (bottega) dove è possibile acquistare prodotti di altissima qualità come olio Igp Sicilia, pasta di grani antichi, conserve e marmellate di produzione propria. Roberta Capizzi afferma: «Ho voluto che Me Cumpari Turiddu ricordasse i pranzi di famiglia dove nonne e zie curavano con dedizione ogni dettaglio, tra tavoli antichi merlettati e lampadari di cristallo, con quell’inconfondibile sapore che solo l’amore sa dare».
Storia e filosofia del Ristorante “Me Cumpari Turiddu”
Dopo aver abbandonato la sua carriera di avvocato, Roberta Capizzi nel 2010 aprì Mc Turiddu in via Monsignor Ventimiglia. L'obiettivo era far conoscere in modo consapevole le radici della cucina siciliana, in particolare quella messinese, terra d'origine di suo padre Eduardo, grande appassionato di gastronomia, e quella catanese. Il nome, forse per parafrasare uno stile inglese, fu costretto a cambiare nel 2014 in quello attuale, “Me Cumpari Turiddu”, a causa delle rimostranze di una nota marca internazionale.

Roberta Capizzi
Turiddu è il ragazzino che cresce in America ascoltando i racconti della nonna siciliana e che, dopo aver lasciato l'isola, vi ritorna con il cuore o fisicamente. Con il nuovo nome, l'intento del ristorante è quello di accogliere gli ospiti come a casa del "compare", offrendo un'esperienza culinaria basata su Presidi Slow Food e cibi stagionali. Nel 2014, Roberta ingaggiò lo chef Gianluca Leocata, noto per la sua capacità di riscoprire e reinterpretare ricette della nonna con un tocco di contemporaneità.
Riconoscimenti e premi
Nel 2016, il ristorante si trasferì in Piazza Turi Ferro (ex Piazza Spirito Santo), vicino a Piazza Stesicoro e all'Anfiteatro Romano. Alla fine del 2017, “Me Cumpari Turiddu” fu premiato come Bib Gourmand dalla Guida Michelin, l'unico ristorante siciliano a ricevere tale riconoscimento per l'eccellente selezione di materie prime e l'ottimo rapporto qualità-prezzo. La filosofia di Roberta, basata sulla salvaguardia delle piccole produzioni locali, il recupero della stagionalità, e la qualità e freschezza degli ingredienti, fu così premiata.

Nel 2021 un documentario della CNN “searching for Italy” di Stanley Tucci ha dedicato un episodio al ristorante
Nel 2021, la CNN ha dedicato al ristorante un documentario della serie “Searching for Italy” con Stanley Tucci, che ha cucinato la pasta alla norma e il carpaccio croccante di asino ragusano. Anche la rivista Gambero Rosso ha assegnato due “cocotte” al ristorante. Nel 2023, è arrivato il riconoscimento di Chiocciola dalla Guida Slow Food e il premio nazionale per la "miglior selezione bere bene". Nello stesso anno, la storia di Roberta e della sua attività è stata pubblicata sul Corriere della Sera, nella sezione “Buone Notizie”.
Come si mangia da Me Cumpari Turiddu
Il menu propone un viaggio culinario attraverso i sapori della Sicilia, con piatti che onorano la tradizione ma con un tocco moderno.
Antipasti e piatti di mare
L'Alzatina di Me Cumpari Turiddu include piccoli lievitati di farine siciliane, come la scaccia di Scicli, il pane cunzato, e il cuccidato con salsiccia di suino nero dei Nebrodi. Si può proseguire con un Misto di crudità di mare, caratterizzato dalla freschezza del pescato del giorno, o con il Prosciutto crudo siciliano di Suino nero dei Nebrodi di Agostino da Mirto, stagionato nelle grotte di Sinagra.
L'Alzatina di Me Cumpari Turiddu
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Prosciutto crudo siciliano di Suino nero dei Nebrodi di Agostino da Mirto
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Carpaccio croccante di carne di asina
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Il nerello mascalese etneo di Rivaggi
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Un'altra opzione è il Tris di sformati vegetali (zucca, cavolfiore, erbe selvatiche) servito su un cremoso di pepato fresco, o il Carpaccio croccante di carne di asina con pangrattato e robiola di capra girgentana, una reinterpretazione della carne amata dai catanesi. Il tutto viene accompagnato con una delle più alte espressioni di nerello mascalese etneo.
Primi piatti
Tra i primi, spiccano gli Spaghetti alla Turiddu, che reinterpretano la tradizione unendo la “pasta alla catanese” con la “pasta all’Eoliana”, utilizzando prodotti come la masculina da magghia, l'oliva nocellara dell’Etna e la “muddica atturrata”.

Spaghetti alla Turiddu
Un altro piatto sono i maccheronici di pasta fresca con broccoli, salsiccia di suino nero e olive nocellara etnea, che richiamano i sapori dell'orto invernale.
Secondi piatti
I secondi offrono l'Alalunga con la cipollata, un tonno bianco dalla consistenza delicata e dalla polpa pregiata, ideale in abbinamento ai capperi.
L'Alalunga con la cipollata
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Il Falsomagro di asino ragusano
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Gli Involtini di spatola (o sciabola), con panatura al profumo di agrumi e verdurine alla “stimpirata”, offrono un equilibrio tra il sapore aromatico del pesce azzurro e l'acidità dei vegetali. Infine, il Falsomagro di asino ragusano è una rivisitazione del classico piatto siciliano che utilizza carne d'asina macinata, cotta nella salsa di pomodoro.
Dolci
Il pasto si conclude con dolci come il Cous cous dolce delle suore del Monastero di Santo Spirito di Agrigento, rivisitato con pistacchi di Bronte, cannella, cioccolato e frutta candita.

La “sachettotta” al cioccolato
La “sachettotta” al cioccolato è una reinterpretazione siciliana della Sacher Torte, con pan di Spagna al cioccolato, ripieno di marmellata di arance dell'orto di Moasi e ricoperta di cioccolato extra fondente.
Piazza Spirito Santo 36 95131 Catania (Ct)