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Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

“La Dogana” dell'Enoteca La Torre è un elegante beach club con due ristoranti vista mare, cocktail botanici, sushi fusion e cucina maremmana. Un'oasi nella natura con servizi esclusivi e attenzione al dettaglio

di Mariella Morosi
 
06 agosto 2025 | 08:30

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

“La Dogana” dell'Enoteca La Torre è un elegante beach club con due ristoranti vista mare, cocktail botanici, sushi fusion e cucina maremmana. Un'oasi nella natura con servizi esclusivi e attenzione al dettaglio

di Mariella Morosi
06 agosto 2025 | 08:30
 

La Dogana dell'Enoteca La Torre a Capalbio (Gr) è l'approdo marino del brand che da sempre propone un concetto alto del gusto e dell'eleganza, a tavola e nel bicchiere, in luoghi della bellezza. Silvia Sperduti e Michele Pepponi, titolari a Roma di Villa Laetitia, con il contributo stellato dello chef Domenico Stile e del restaurant manager e sommelier Rudy Travagli, sono presenti da tre stagioni sulla spiaggia della Dogana Pontificia con un beach club di charme.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

Tavolo di condivisione nel prive della Terrazza (Foto: Mario Saurato)

Un’oasi nella natura: ristrutturazione, comfort ed estetica

La struttura, immersa nella macchia mediterranea del litorale è stata ricavata dalla ristrutturazione di un complesso agricolo e comprende uno stabilimento balneare, due bar, altrettanti ristoranti contigui, La Terrazza e il Doganino, un privè, un'area lounge e spazi dedicati al relax, interni ed esterni.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

Il bar della Terrazza (foto: Mario Suarato)

Il progetto rientra in quello più ampio di “Terre di Sacra”, nato nel 1922 per iniziativa di un gruppo di imprenditori per produrre nuove risorse da quella bellissima area costiera di mille ettari. Gestisce casali, ville con piscina, cottage e un glamping, tutto in armonia con la natura.

Una spiaggia storica tra Lazio e Toscana

Accanto al club c'è lo storico pontile che segnava il confine tra lo Stato della Chiesa e il Granducato di Toscana con il compito di regolare i traffici e riscuotere i dazi. È una spiaggia incontaminata e bellissima, con morbide dune che vanno a confondersi col mare e con tutto il fascino, nell'entroterra, della distesa olivi secolari. Nell'aria profumi di rosmarino, di erica e di lentisco portati dalla brezza marina.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

La Terrazza con vista mare (foto: Mario Suarato)

Sostenibilità e design nel segno della natura

È un’oasi di comfort, stile e responsabilità ecologica perchè tutti i materiali vengono dalla natura, nella struttura e nei colori, diventandone parte. Materiali e infissi sono stati recuperati dal vecchio casale dall'architetto Fabio Cialfa che ha compiuto la ristrutturazione, mentre da un tronco centenario di rovere è stato ricavato un tavolo che nel privè può accogliere una dozzina di persone.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

Il bar dell'area lounge (foto: Mario Suarato)

Stuoie di paglia, midollino e il bambu sono anche nell'essenziale mise en place curata da Silvia Sperduti. Ombrelloni e tavolini sono distanziati e poggiati sulla sabbia finissima ed ogni esigenza dell'ospite è colta da un personale attento e discreto. C'è anche un servizio di picnic a richiesta per chi non vuole lasciare l’ombrellone.

Due ristoranti, due anime: cucina maremmana e sushi fusion

I due ristoranti, diversi per concept e linee di cucina sono guidati rispettivamente dagli chef Luca Morroto e Ricardo Takamitsu. «Volevamo permettere agli ospiti di avere diverse esperienze nello stesso spazio firmate Enoteca La Torre- dicono i titolari- in linea con i grandi beach club internazionali». Morroto, maremmano di Sorano (Gr) al timone de La Terrazza, 80 coperti vista mare, propone una narrazione moderna fedele dell’identità culinaria locale, di mare e di terra.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

Luca Morroto e Ricardo Takamitsu (Foto: Mario Saurato)

Come nello spettacolare Gran Crudo della Dogana, con scampi, gamberi rossi, mazzancolle, ostriche, ricci di mare, tartare di tonno e di salmone o nelle Linguine all’aglio nero, scampi e colatura di alici o nella Fregola al ragù di mare, quasi una zuppa.

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Gnocchetti con cozze, cicale di mare, zucchine e bottarga di muggine (Foto: Mario Suarato)

Da provare la freschissima Insalatina di astice con frutta e verdure di stagione e la Mozzarella di bufala con gazpacho e panzanella toscana. Non manca la sorpresa dei fuori menu, secondo gli arrivi del giorno dall'agro maremmano e dai suoi allevamenti ovini e bovini. Non manca la cacciagione che lo chef interpreta con leggerezza preservandone l'intensità del sapore.

Il Doganino e il Sushi Bar: fusion e creatività

Del tutto diversa la proposta del nippo-brasiliano Ricardo Takamitsu, che spazia tra la cucina asiatica contaminata tra continenti. Come maestro di taglio sa rendere unici nelle forme e nei colori le sue creazioni. Una sezione del menu è dedicata ai Bao, come il Bacalhau, farcito con polpettine di baccalà fritte, vinaigrette e salsa.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

Insalatina di astice, frutta e verdurine, maionese al lime e basilico (foto: Mario Suarato)

Altri piatti sono da gustare anche in modo informale, al bar o sotto l'ombrellone, dalla colazione all'aperitivo fino al dopo cena quando si accendono le luci, soffuse e discrete per non oscurare la vista sul Monte Argentario e sull'l'isola del Giglio.

Cocktail botanici, sushi mix e piatti gourmet al mare

La cocktail list si basa su signatures con infusione di erbe botaniche locali e mediterranee e su proposte internazionali. Da provare il Club Sandwich, il Lobster Roll o il Panino al polpo, ma al Sushi Bar Ricardo offre una anche una degustazione fusion con il Sushi mix, con salmone, tonno, capasanta e gambero con tre cocktail mirati, e la sua declinazione di Carpacci con un misto di pesce, crostacei e molluschi, serviti con salsa nikiri, olio Evo e sakura mix.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

Menu degustazione sushi (foto: Mario Suarato)

I due ristoranti condividono la carta dei vini di Rudy Travagli, forte di un centinaio di etichette, con attenzione al territorio, oltre a spumanti, tra Franciacorta e Trentodoc e Champagne. Al dessert la scelta è tra il vin santo locale, passiti o Moscato d’Asti.

Accessibilità, discrezione e riconoscimenti ambientali

Tutta la La Dogana by Enoteca La Torre è immersa nella natura e ci si arriva attraversando un vialetto tra gli arbusti, senza insegne invasive. Un parcheggio custodito è a disposizione degli ospiti. È un'area è stata più volte premiata dalle 5 Vele di Legambiente e Touring Club, a un passo c'è l'Oasi Wwf “Lago di Burano”.

Mangiare cucina maremmana e sushi brasiliano in una vecchia Dogana Pontificia

Linguine all'aglio nero, scampi e colatura di alici (Foto: Mario Suarato)

C'è una storia ventennale dietro all'affermazione del brand Enoteca La Torre Villa Letizia, cominciata a Viterbo con l'apertura di un piccolo locale di eccellenza. Poi le due stelle Michelin dell'Enoteca La Torre Villa Laetitia, il Bistrot e Cocktail Bar Enoteca La Torre Prati e il rooftop di Rinascente Roma Piazza Fiume.

Via Graticciaia 58011 Chiarone Scalo (Gr)
Tel +39 0564 1830669
Lun-Dom 12:30-15:00; 19:30-22:30

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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