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Un’altra Venezia da scoprire alla Domus Grimani

Il complesso edificio della metà del 500 fu dimora del doge Antonio Grimani. La visita delle sale immerge in un’atmosfera di marmi preziosi nella Sala del Doge e le opere di Georg Baselitz

 
13 febbraio 2022 | 17:30

Un’altra Venezia da scoprire alla Domus Grimani

Il complesso edificio della metà del 500 fu dimora del doge Antonio Grimani. La visita delle sale immerge in un’atmosfera di marmi preziosi nella Sala del Doge e le opere di Georg Baselitz

13 febbraio 2022 | 17:30
 

A Venezia le scoperte non sono mai finite. Chi ha già visitato i più grandi musei della città lagunare dovrebbe fare una visita alla chiesa di Santa Maria Formosa non solo perché, come tutte le chiese della città, contiene tesori d’arte inaspettati, ma anche perché a pochi metri si trova una calle stretta e quasi nascosta che dà ingresso all’ampio cortile. Questo è l’ingresso di Palazzo Grimani, anzi della Domus Grimani come viene chiamata per ragioni che saranno subito evidenti.

Il complesso edificio è della metà del 500  Un’altra Venezia da scoprire alla Domus Grimani

Il complesso edificio è della metà del 500


Edificio della metà del 500


Il complesso edificio della metà del 500 fu dimora del doge Antonio Grimani, ma l’impronta principale della sua costruzione si deve al fratello, il cardinale Giovanni. Avendo vissuto a lungo a Roma, portò a Venezia un po’ del gusto e dello stile romano dell’epoca, a partire dal monumentale portale tradizionalmente attribuito al Sammicheli e decorato da tre busti di epoca romana. Anche il cortile è di tradizione centro-italiana, così come lo scalone che porta al piano nobile dove operarono parecchi artisti importanti del Cinquecento.


La visita delle sale immerge in un’atmosfera di marmi preziosi e di scenografie che fanno eco alla potenza della famiglia, soprattutto nella Sala del Doge: di recente aperta al pubblico contiene il riallestimento di uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo, con uno splendore rinascimentale che senza sfigurare si può accostare alla michelangiolesca Sagrestia Nuova di Firenze, il paradigma ineguagliato del Rinascimento italiano.


Da mercante di spezie a Doge


La Sala del Doge fu creata contestualmente ai lavori di ampliamento del palazzo voluti da Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, e da suo fratello Vettore e terminati nel 1568. Questo spazio voleva celebrare la figura di Antonio Grimani, mercante di spezie e primo doge della famiglia: marmi antichi e preziosi come l’alabastro giallo, il serpentino verde e il porfido rosso creano una scenografia spettacolare in cui esporre parte delle sculture classiche della collezione di famiglia.

La visita delle sale immerge in un’atmosfera di marmi preziosi e di scenografie  Un’altra Venezia da scoprire alla Domus Grimani

La visita delle sale immerge in un’atmosfera di marmi preziosi e di scenografie


Dipinti e sculture di Georg Baselitz


Nelle sale della Domus la mostra Archinto presenta recenti dipinti e sculture dell’artista tedesco di fama internazionale Georg Baselitz allestita al piano nobile. Comprende 12 tele realizzate appositamente per questa sala, che sono collocate nelle originarie cornici settecentesche in stucco dove fino all’Ottocento campeggiavano i ritratti della famiglia Grimani. Queste opere di un artista vivente instaurano un dialogo continuo tra l’arte classica e quella contemporanea che arricchisce ulteriormente l’offerta culturale del museo. Realizzando queste tele appositamente per la Domus Grimani cui le ha concesse in comodato di lunga durata, Baselitz rende omaggio a Venezia e alla sua straordinaria tradizione artistica. Il titolo della mostra fa riferimento al ritratto del Cardinale Filippo Archinto che Tiziano realizzò nel 1558, che oggi si trova al Philadelfia Museum of Art.

 

Museo di Palazzo Grimani
Rugagiuffa 4858 - 30122 Venezia
Tel 041 2411507
polomusealeveneto.beniculturali.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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