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De Zhuang, un pezzo della provincia cinese del Sichuan a Roma

Tra uno snodarsi di palazzi liberty che custodiscono l’anima cosmopolita di Roma gli estimatori della cucina cinese hanno un nuovo indirizzo dove poter gustare i grandi piatti della tradizione

di Sabino Cirulli
 
03 marzo 2023 | 13:41

De Zhuang, un pezzo della provincia cinese del Sichuan a Roma

Tra uno snodarsi di palazzi liberty che custodiscono l’anima cosmopolita di Roma gli estimatori della cucina cinese hanno un nuovo indirizzo dove poter gustare i grandi piatti della tradizione

di Sabino Cirulli
03 marzo 2023 | 13:41
 

Nel luogo più multietnico della Capitale, tra uno snodarsi di palazzi liberty che custodiscono l’anima cosmopolita di Roma gli estimatori della cucina cinese hanno un nuovo indirizzo dove poter gustare i grandi piatti della tradizione con anche proposte della provincia del Sichuan celebre in tutto il mondo per l’audacia dei sapori piccanti. E proprio il grado di piccantezza da scegliere in una scala da 12 a 75 è una delle caratteristiche di De Zhuang, il ristorante in Piazza Vittorio che fa della convivialità uno dei suoi punti di forza.

Il ristorante De Zhuang

L'hot pot il piatto principale

Il piatto principale è l'hot pot, una sorta di fonduta cinese che sta spopolando a Roma. Nella stagione fredda davvero un toccasana. Il rituale prevede, adagiata su una piastra elettrica, una pentola tripartita con altrettanti brodi, uno a base di carne, uno vegetale ed uno solitamente piccante. Ad arricchire, con molteplici sfumature di gust,o una varietà di salse, tra cui quella celebre di sesamo fino a un mix di spezie piccanti e non, che rendono davvero uniche le portate. A questo punto parte il divertimento. Ogni commensale può attingere da una ampia gamma di ingredienti quelli che più gradisce per poterli cucinare al momento in pochi minuti. Per gli amanti della carne l’imbarazzo della scelta, bue, manzo, maiale, pollo e un succulento agnello, tutti provenienti da fornitori italiani. Idem per il pesce che spazia da crostacei o molluschi e per i più gourmet una sorta di caviale di mazzancolle con pesce volante. Tante anche le proposte per i vegetariani. I più golosi di funghi ne hanno ben sette varietà da provare tra cui i ping gu da accompagnare anche al cavolfiore cinese al crisantemo e varie radici oltre a differenti tipi di noodles. In base alle tempistiche di cottura, si prendono i diversi ingredienti e si immergono all’interno del brodo bollente. Una volta pronti, si prelevano dalla pentola con le bacchette e si intingono in salsine piccanti, agrodolci o dal gusto umami.

L'hot pot di De Zhuang

Chen: «Il nostro è un importante franchising cinese»

Per Giorgia Chen, figlia di ristoratori cinesi e titolare del ristorante: «Grazie ad un intenso passaparola il locale è diventato molto conosciuto e frequentato dalla clientela romana, oltre ad essere uno dei dieci hot pot più celebri in Cina. Noi per la capitale proponiamo una formula inedita, qui si possono scegliere i gradi di piccantezza, un brevetto esclusivo. Devo confessare che gli italiani amano il piccante assestandosi nelle scelte su una media di 42. Idem apprezzano questo mix fra tecniche di cucina cinese e utilizzo di materie prime italiane. In particolar modo per la carne ci rapportiamo con importanti fornitori locali. Il nostro è un importante franchising cinese, abbiamo in programma almeno una ventina di nuove aperture in Europa. Ci siamo fermati causa Covid ma ora dovremmo accelerare».

«In Italia - continua - prevediamo di sbarcare a Milano e Torino mentre nel futuro sicuramente c’è la Spagna dove il pubblico ama mangiare fuori casa e condividere le esperienze a tavola. Parigi è un’altra destinazione, la capitale francese storicamente ama il mondo dell’hot pot e il clima freddo sicuramente aiuta. Ritornando a Roma stiamo valutando una destinazione aggiuntiva in zona Tuscolana. Scegliamo materie prime locali perché riteniamo quelle italiane pregiate ed insuperabili mentre dalla Cina provengono le spezie e i brodi».

Giorgia Chen

Il menu alla carta

Il menu alla carta propone anche piatti già cotti (involtini, riso saltato con manzo o uova e ravioli) e dolci, a partire dalla gelatina con frutta cinese e gelato artigianale con le varianti tè verde, cioccolato e pesca. Tante poi le bevande da accompagnare, birre e vino rosso ideali per contrastare il brodo caldo. «I nostri dolci hanno un basso indice glicemico - continua Giorgia -  sono poveri di zuccheri e servono per lo più a rinfrescare dopo un caldo hot pot. Emblema dei nostri dessert la gelatina di zucchero rosso che ha anche una funzione ricostituente. In Cina lo somministrano alle donne che dopo il parto lo assumono per 40 giorni perché purifica e ravviva il sangue».

Alcuni piatti del De Zhuang

De Zhuang
Via di S. Vito, 15, 00185 Roma (Rm)
Tel. 0657297420

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