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Un borgo agreste accanto a Milano? Vieni con noi a Chiaravalle

A sud della città un paradiso agreste con l'Abbazia del 1135 dove ebbe origine il Grana Padano. Un ritorno alle origine alla scoperta dei sapori autentici pranzando nelle storiche trattorie

di Matteo Scibilia
Responsabile scientifico
 
14 luglio 2021 | 10:30

Un borgo agreste accanto a Milano? Vieni con noi a Chiaravalle

A sud della città un paradiso agreste con l'Abbazia del 1135 dove ebbe origine il Grana Padano. Un ritorno alle origine alla scoperta dei sapori autentici pranzando nelle storiche trattorie

di Matteo Scibilia
Responsabile scientifico
14 luglio 2021 | 10:30
 

Milano è una città dalle mille sfaccettature e dalle mille anime; una città che nei decenni scorsi ha accolto tutti; una città perennemente alla ricerca di un’identità urbanistica con quartieri diversi con stili diversi tanto che non si può dire “esiste uno stile Milano”. Ma, proprio per questo, è una città da scoprire, quasi con il bisogno di un accompagnatore: Brera, i Navigli, le mura spagnole, i reperti romani, i nuovi quartieri tecnologici, le periferie con un’anima popolare e creativa, alcune su tutti la Bicocca o Rogoredo.

Il borgo di Chiaravalle con al centro l'Abbazia Un borgo agreste accanto a Milano? Vieni con noi a Chiaravalle

Il borgo di Chiaravalle con al centro l'Abbazia. Fonte: Facebook

 

Cotoletta milanese o viennese?

Il dialetto milanese è frutto delle influenze linguistiche delle varie popolazioni che hanno attraversato Milano nei secoli. E, sicuramente, una delle presenze che più hanno influenzato la vita milanese fu quella degli austriaci con precise sfaccettature tedesche. Grazie a questi ultimi, i tratti linguistici, urbanistici e anche gastronomici sono ancora oggi alcuni degli aspetti più caratteristici di Milano. A partire, naturalmente, dalla competizione, ormai storica, della costoletta alla milanese e della versione austriaca Wiener schnitzel. Anche se per noi la vera origine e quella offerta e realizzata dall'Abate della Basilica di San Ambrogio nel 1134: lumbulus cum panatio, cioè lombi con pane grattugiato.

 

La storia della mitica Michetta

Poi la Michetta, che deriva dal Keisersemmel, un pane a forma di rosa, che i funzionari asburgici portarono in città, ma che i milanesi adattarono alle proprie esigenze: la Michetta era piena di mollica e restava molle, così la svuotarono per renderla croccante. Una competizione gastronomica storica e sociale ancora oggi presente.

Ma una altra storia tutta austriaca fu quella, per ordine dell'Imperatore Giuseppe, di dare alle vie oltre al nome anche un numero alle abitazioni, numero poi chiamato “Teresiano” in quanto nato sotto Maria Teresa d'Austria.

Regno di prodotti enogastronomici, a partire dal Grana Padano Un borgo agreste accanto a Milano? Vieni con noi a Chiaravalle

Regno di prodotti enogastronomici, a partire dal Grana Padano. Fonte: Facebook

 

Poi arrivò La Scala

Il 3 di agosto del 1778, gli austriaci inaugurarono il nuovo Regio Ducale Teatro alla Scala, sulle ceneri del vecchio teatro di corte distrutto da un incendio. Primo artista assoluto del nuovo teatro, il mitico Salieri.

 

Ogni angolo racchiude una storia

Ma è indubbio che Milano ha tanti angoli nascosti, alcuni in vista quotidiana, se passi in tram tutti i giorni in corso Magenta, magari, ti sfugge che in Santa Maria delle Grazie, l'Ultima Cena è lì a due passi e lì sempre a due passi c'è la vigna di Leonardo da Vinci, che Ludovico il Moro nel 1498 donò allo stesso, mentre stava lavorando appunto all'Ultima Cena. Vigne che in qualche maniera oggi producono grappoli di Moscato di Candia, il vino preferito da Leonardo.


Un borgo a Milano? Ecco Chiaravalle

Ma spostandoci di pochi chilometri, sempre verso Porta Romana, e ancora un po’ più in su verso Rogoredo, oggi nuova stazione ferroviaria e polo industriale tecnologico. Percorrendo poche centinaia di metri, quasi in mezzo ai campi, ecco che ti appare un angolo incredibile, a tutti gli effetti un quartiere di Milano, il borgo di Chiaravalle con al centro l'Abbazia.

 

Abbazia del 1135

Fondata nel 1135 da San Bernardo, l’Abbazia di Chiaravalle rappresenta uno straordinario esempio di rara bellezza artistica e architettonica. Gli affreschi che si trovano all’interno della chiesa sono realizzati da importanti artisti italiani quali Stefano Fiorentino, primo allievo di Giotto, Bernardino Luini, i fratelli Fiammenghini e il Genovesino, mentre il chiostro ospita una spettacolare vista sulla Ciribiciaccola, antica torre nolare un tempo sede dei nidi di cicogne.

 

La culla del Grana Padano

Ma la cosa più importante e interessante, al di là dell'aspetto artistico e religioso dell'Abbazia, è che in questo luogo è nato uno dei prodotti alimentari più venduti nel mondo, il Grana Padano.


In seguito alla bonifica di ampie porzioni del territorio, che venne utilizzato, poi, per l'allevamento e l'agricoltura, la produzione di prodotti agricoli e latte aumentò in maniera rilevante e i monaci si ritrovarono a dover far fronte a un surplus di latte, che naturalmente senza la tecnologia moderna di conservazione, rappresentò un problema. Ma i monaci, fedeli al motto Ora et Labora, cercarono un metodo produttivo che gli permettesse di non sprecare tutto il latte in eccesso e, per farla breve, si spinsero a sviluppare metodologie per creare un formaggio a lunga conservazione, attingendo sicuramente a tutta la conoscenza di altri monasteri attivi da oltre un secolo nell'allevamento di bovini.

In realtà i monaci inventarono i primi caseifici, cominciando a produrre il caseus vetus, formaggio vecchio, ma la gente comune, che non aveva dimestichezza con il latino, assegno al nuovo formaggio il nome di Grana, proprio per la presenza all'interno dello stesso dei granellini bianchi (i cristalli di calcio residuati della trasformazione del latte). Oggi, a parte la tecnologia e la catena del freddo, poco è cambiato nella produzione del Grana, che grazie alla nascita del Consorzio è, di fatto, diventato il prodotto Dop più venduto nel mondo.

 

 

Acquisti gourmet alla bottega dei monaci

I monaci, ancora presenti nell'Abbazia, oltre alle pratiche religiose, sono attivi su molti fronti, una gita a Chiaravalle è l'occasione non solo di visitare e godere degli ambiti artistici di cui l'Abbazia è testimone, ma anche di approfittare dell'ospitalità dei monaci che hanno creato una bottega dove vendono e propongono i prodotti agricoli coltivati, ma anche alimentari di altre cascine confinanti con Chiaravalle: formaggi, riso, farine, sementi, estratti naturali, erbe officinali e, per gli amanti del genere, birre di altre abbazie anche straniere. È presente anche una libreria ricca di testi e libri artistici e religiosi e, all'interno del giardino della stessa Abbazia, è presente un bar privato con tavoli e sedie dove poter gustare, panini, gelati e bevande.

La Bottega dei Monaci di Chiaravalle nasce dal desiderio di condividere con chiunque ne abbia il desiderio la tradizione monastica basata sulla regola di San Benedetto “Ora et Labora”. La Bottega offre una vasta gamma di prodotti elaborati confezionati dei monaci stessi come i prodotti dell’alveare, Abbazia di Chiaravalle.

Nella bottega si vendono formaggi, riso, farine, sementi, estratti naturali, erbe officinali e birre di altre abbazie Un borgo agreste accanto a Milano? Vieni con noi a Chiaravalle

Nella bottega si vendono formaggi, riso, farine, sementi, estratti naturali, erbe officinali e birre di altre abbazie. Fonte: Facebook

 

Semi, farine, mulino

L’Abbazia di Chiaravalle ha avuto un ruolo di eccellenza nella trasformazione storica del territorio attraverso opere di bonifica e di messa coltura dei campi.

Il Mulino di Chiaravalle è stato il luogo in cui i monaci hanno trasformato i chicchi in farina, alimentando gli abitanti del territorio della città di Milano nel medioevo.

La macchina molitoria è stata restaurata nel 2009 utilizzando esclusivamente legno di rovere e macina in pietra ed è stato riattivato nel 2019 grazie alla forza motrice dell’acqua proveniente dal depuratore di Nosedo.

Il percorso didattico permette di sperimentare a mano vari metodi di macinazione e di conoscere la varietà di spighe, semi e farine e approfondire i loro aspetti nutrizionali, alimentari e culturali.

 

Il monaco erborista

È nei monasteri che, nel Medioevo europeo, sono state sviluppate le conoscenze erboristiche all’interno di quello che un tempo veniva chiamato Hortus Conclusus. I monaci, difatti, accolti gli infermi e i malati li curavano con i preparati erboristici.

Nel Mulino dell’Abbazia di Chiaravalle è stato ricostruito un orto delle erbe officinali (orto dei semplici) da utilizzare sia in cucina che in erboristeria.

 

Mangiare nel borgo

Tutto questo e molto di più è Chiaravalle, Abbazia e quartiere di Milano. Nei dintorni è possibile visitare e scoprire altri angoli immersi in una natura che in realtà è a pochi chilometri dal centro città con cascine e agriturismi che allevano e producono verdure biologiche, salumi e formaggi tipici.

Nel borgo dell'Abbazia segnaliamo: il Pastificio Nonna Mari, che produce paste fresche, ravioli, tortellini e fantastiche crostate; la pasticceria Bakery and Coffee, dove gustare dei buoni croissant; il Borgo Nuovo Restaurant, raffinato ristorante vintage con travi a vista, con camere e un fantastico giardino (da segnalare un ottimo assortimento di distillati e una carta dei vini ricca di vini biologici).

Appena all'entrata del borgo è presente dal 1890 una delle osterie più antiche di Milano con un giardino e un pergolato di glicine, la Trattoria Al Laghett, specializzata in piatti della tradizione milanese e lombarda: risotti, mondeghili, vitello tonnato, costoletta alla milanese per citarne alcuni.

Milano, la grande Milano, la città della moda, della tecnologia e degli affari, ma anche una città agricola ricca di natura. E i dati confermano: la provincia di Milano è ai primi posti in Italia per produzione agricola.

I piatti della tradizione milanese e lombarda alla Trattoria Al Laghett Un borgo agreste accanto a Milano? Vieni con noi a Chiaravalle

I piatti della tradizione milanese e lombarda alla Trattoria Al Laghett. Fonte: Facebook


 

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