Mauritius, l’isola dei sogni. Tutto quello che devi sapere per raggiungerla

Remota, selvaggia ma anche lussuosa e sicura. Oltre che un mix unico di storia, cucina e tradizioni dove la parola d'ordine è: sorriso. La perla dell’Oceano Indiano è ideale per tornare ad amare i viaggi e le scoperte

17 ottobre 2021 | 09:30

Prima del Paradiso Terrestre “Dio creò Mauritius”, scriveva Mark Twain nel 1885. Ed è difficile trovare qualcuno che abbia visitato la perla dell’Oceano Indiano o anche, semplicemente, visto la classica fotografia di questa isola vulcanica (lunga solo 58 km e larga 47), che gli dia torto. Perché, tra la candida spiaggia lambita da una placida laguna turchese dalla ricca vegetazione, sembra proprio di scorgere l’Eden. Tant’è che dall’800 ad oggi l’amore per Mauritius non si è mai affievolito. Anzi! Mauritius è stata l'isola più cercata dai viaggiatori in questo periodo decisamente difficile fatto di lockdown e restrizioni. Secondo l’ultimo rapporto di Skyscanner, il marketplace di viaggi globale, l’isola di Mauritius è salita di ben 126 posizioni rispetto al 2019 nella classifica delle ricerche per destinazione: il maggior incremento in assoluto. Il motivo? L’isola verde al largo del Madagascar è il compendio perfetto della vacanza ambita dai nuovi viaggiatori post Covid: una località sicura, dalle dimensioni piccole ma in cui non manca nulla (multum in parvo, come direbbero i latini), in cui il mare e la costa sono garanzia di spazio e di pace e dove la vacanza è davvero “totale” unendo azione, sport, incontri, relax e benessere, natura pura, storia, sapori, identità.


Tanti viaggi in uno

Perciò, possiamo scrivere chiaramente che quel piccolo piacevole brivido di salire su aereo e sbarcare in un “mondo nuovo” che così tanto ci è mancato in questi ultimi due anni, a Mauritius è ampiamente soddisfatto!


Perché la splendida terra, intitolata dagli olandesi, a fine Cinquecento, al principe Maurizio di Nassau, non offre solo spiagge bianco-farina, ma tanti viaggi distinti, in un territorio poco più grande della città metropolitana di Milano, ma in cui convivono circa 40 diversi culti religiosi e 11 lingue parlate nell’integrazione totale.


Armonia di persone e di colori, profumi, artigianato locale, leggende e danze che creano un cocktail inimitabile da sorseggiare piano per scoprire ogni indispensabile ingrediente. A cominciare, naturalmente dalla natura che qui toglie il fiato.


Immersione totale nella foresta primaria

Al centro dell’isola si estende un altipiano dalla morfologia accidentata per il gran numero di crateri vulcanici, di corsi e salti d’acqua che lo punteggiano: meta ideale per chi ama il trekking e le lunghe passeggiate. Al limite del plateau si ergono poi tre cime basaltiche, che dominano il profilo dell’isola: il Piton de la Rivière Noire (828 m), il Pieter Both (823 m) e il Pouce (812 m). Il clima è piuttosto mite e le temperature non raggiungono mai picchi di caldo eccessivo: ne è testimone la rigogliosa vegetazione, una macchia verdissima che rinfresca le alture isolane.


Merita la visita anche Rodrigues, seconda isola per grandezza che, insieme a quelle di Saint Brandon e Agalega, formano l’incantevole arcipelago della Repubblica di Mauritius. Splendide le sue spiagge e le coste ancora intatte. Qui si ritrova un’atmosfera autentica, conservata proprio grazie alla lontananza dalle rotte turistiche consuete. Perfetto per chi ricerca il contatto con la natura più selvaggia, tra canyoning e camminate nella foresta primaria, o kitesurf sul mare.


Alla ricerca del passato coloniale

Ma anche chi vuole sperimentare l’elegante lentezza del passato coloniale non rimarrà deluso, sperimentando le stesse sensazioni che irruppero in Charles Baudelaire, che tra Mauritius e la vicina isola La Réunion, scrisse A une Dame Créole, una delle sue prime poesie. Un passato coloniale che nella capitale Port Louis, non è stato del tutto cancellato. Basta salire sulla fortificazione di Fort Adelaide (nota anche come La Cittadelle) per rendersene conto. Dalle sue mura si gode un panorama che abbraccia quasi tutta la città e ci si può immaginare la meraviglia che ispirava ai colonizzatori europei. Oggi però molto è cambiato: gli anni Novanta e il 2000 hanno trasformato il centro storico e lo skyline è ora ricco di numerosi grattacieli. Il più alto è quello in cui si trova la sede centrale della Bank Of Mauritius. Da lassù si possono scorgere il bazar e il cimitero cinese, due mete imperdibili della vecchia Port Louis.


Fra ciò che resta del passato coloniale c’è il Palazzo del Governo. Per ripercorrere la storia dell’isola basta fare un salto al Blue Penny Museum (inaugurato nel 2001) che ospita carte marittime, piantine, sculture, pitture, monete e francobolli. Al Mauritius Institute, invece, si può, invece, ammirare uno scheletro del dodo, l’uccello, tipico dell’isola, che incapace di volare (pesava anche 30 kg) non resse all’arrivo di portoghesi prima, e olandesi poi (l’ultimo esemplare fu avvistato nel 1681).


Uscendo dalla Capitale è possibile imbattersi nelle abitazioni dei grandi possidenti terrieri nelle piantagioni di canna da zucchero, molte ancora intatte. Tra le più famose la Casa Eureka (nei pressi di Moka): dimora creola degli anni Trenta dell’Ottocento, ora museo, è stata costruita per adattarsi perfettamente al clima caldo-umido tropicale. Da non perdere anche il Municipio a Curepipe.


A ognuno la sua spiaggia

Capitolo spiagge: la spiaggia più mondana di Mauritius è Grand Baie, forse il mare non è il più bello, ma è perfetta per chi cerca la movida. Sulla sponda ovest dell’isola c’è Le Morne Brabant, ai piedi de Le Morne, roccaforte naturale di 555 metri di altezza: ha gli arenili più belli di tutta l’isola ed è il luogo meno piovoso e più soleggiato di Mauritius. Le spiagge più vaste, invece, si trovano poco più a nord, a Tamarin: protette dalla barriera corallina, offrono un mare quasi sempre calmo e limpido. Sul versante est, infine, da non mancare le piccole spiagge frequentate solo dai pescatori tra Pointe Bambou e Pointe du Diable; e l’Ile aux Cerfs, isola che forma una laguna con le spiagge della terraferma.


Tuffo nella cucina creola

Ma, come continuiamo a ripeterlo, Mauritius non è solo mare. È anche la terra del tè e della canna da zucchero, del curry e della buona cucina. Questo grazie alla sua terra fertile e verdeggiante e al mix unico di sapori e tradizioni indiane, europee e cinesi. Perché cucina creola qui significa apertura alle influenze del mondo che si traducono nel piatto, ad esempio, nelle adowree, polpette fatte con peperoni rossi e verdi; nei kari pwasson (piccoli pesci insaporiti al curry) e nelle boulet manioc, ovvero le crocchette di manioca.


Creolo anche il caffè, con tanto di scorze di agrumi e rum. Gli amanti del tè, invece, non possono perdersi il migliore prodotto sull’isola: quello alla vaniglia, perfetto in abbinamento con biscotti alla manioca.


Posto d’onore per il pesce, naturalmente (da provare, almeno una volta negli street food mauriziano in riva al mare o nei mercati: il marlin, simile al nostro pesce spada, i crostacei, il tonno, le aragoste, i granchi, i gamberi e i gamberoni cucinati alla griglia nel curry o da accompagnare alla salsa rougaille, piccante a base di peperoncino e zenzero, e alla vindaye, una crema di spezie al vino d’aglio di origine indiana.


Shopping a Mauritius? Le chicche del modellismo

Natura, sport, relax, cucina e… shopping! Gioielli, pelletteria, lavorazione di fibre vegetali e di legni, sono tra i prodotti che attirano maggiormente i visitatori, alcuni certificati dal National Handcraft Centre, l’ente nazionale che presiede alla definizione degli standard qualitativi. Ma se proprio vogliamo portarci a casa qualcosa di veramente speciale è bene sapere che l’artigianato mauriziano è famoso nel mondo soprattutto per il modellismo: alcune piccole aziende producono collezioni di navi, antiche e moderne, e pezzi unici su commissione, ricercatissimi per la cura meticolosa nei dettagli.


Da leggere e da ascoltare

Pronti a partire? Nell’attesa potete cominciare a sognare il viaggio immergendovi nella lettura di Verso Mauritius di Patrick O’ Brian (Tea), inseguendo le avventure dei due marinai Jack Aubrey e Stephen Maturin nelle acque di Mauritius e de La Réunion. In sottofondo Don’t You Worry About a Thing di Incognito, band regina dell’acid jazz negli Anni ’90, il cui leader, Jean-Paul “Bluey” Maunick è mauriziano.


Corridoi turistici: a Mauritius nel dopo pandemia

Mauritius, insieme ad Aruba, Maldive, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto (anche se limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam) sono state inserite tra le prime rotte «Covid free» grazie all’aperura dei corridoi turistici. Chi volerà in queste destinazioni non sarà più costretto a fare la quarantena al rientro dalle vacanze. Ma oltre al green pass in tasca bisognerà anche munirsi di un tampone negativo sia alla partenza sia al rientro in Italia.


Vediamo le regole valide a Mauritius dal 1°ottobre: 

  • vaccinati: i viaggiatori vaccinati devono presentare un tampone molecolare negativo, effettuato al massimo 72 ore prima della partenza. È obbligatorio un tampone rapido da effettuare all’arrivo (giorno 0) e uno durante il quinto giorno di permanenza (anche un tampone antigenico autosomministrato). I viaggiatori possono esplorare l’isola dopo aver ricevuto l’esito negativo del test effettuato nel giorno 0.
  • non vaccinati: i viaggiatori non vaccinati devono presentato un tampone molecolare negativo effettuato al massimo 72 ore prima della partenza. I visitatori devono prenotare un soggiorno-quarantena di 14 giorni presso uno degli hotel accreditati (Gold Crest, Gold Beach, Grand Blue, Ambre) inclusi pasti e trasferimenti. Ai viaggiatori sarà richiesto di rimanere nell’hotel per 14 giorni; i pasti verranno serviti in camera. Saranno effettuati dei tamponi molecolari il giorno di arrivo (giorno 0), il settimo e il quattordicesimo giorno. Il costo dei tre tamponi è di 12.000 rupie. Con l’esito negativo del tampone del quattordicesimo giorno i viaggiatori sono liberi di esplorare l’isola ed effettuare un cambio di alloggio.
  • In tutti i casi è obbligatorio avere un’assicurazione sanitaria per il Covid19. Tutti i viaggiatori devono compilare i moduli sanitari prima o durante il soggiorno, tra questi il passenger locator form e l’health self-declaration form che si possono trovare nella pagina www.mauritiusnow.com. Tali moduli compilati devono essere consegnati agli funzionari dell’immigrazione o della salute all’aeroporto di Mauritius.


Si ricorda che l'attuale normativa italiana non consente spostamenti per turismo verso i Paesi inclusi nell’elenco E, che comprende anche Mauritius, a meno che non si tratti di viaggi organizzati nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”.

 


Dove dormire

Ma dove soggiornare? Anche in fatto di resort, Mauritius offre l’imbarazzo della scelta. Noi ne abbiamo selezionati due tra i migliori dell’isola. True by nature. È la filosofia che ispira il gruppo Constance Hotels & Resorts, riconosciuto per l’ospitalità d’eccellenza nell’Oceano Indiano. Gli ospiti possono vivere esperienze emozionanti nella natura più autentica su isole dal fascino esotico, quali Mauritius, le Seychelles, le Maldive e il Madagascar. Ogni resort, concepito nel pieno rispetto dell’ambiente in cui sorge, ha una personalità unica e distintiva. Dalle fughe in stile Robinson Crusoe chic al lusso più ricercato, nei resort firmati Constance si vivono vere e proprie avventure che abbracciano esperienze a 360 gradi: dalle immersioni in parchi marini protetti con barriere coralline a perdita d'occhio e relitti navali diventati una vera e propria mecca per la fotografia subacquea, ai tuffi nei sapori e nella cucina locale e gourmet, passando per il golf e alla remise en forme totale nelle spa, a volte a “sfioro” sull’acqua. Ma è anche magnifico, “semplicemente”, immergersi nella luce del sole, facendo il pieno di vitamina D. Cominciamo dell’isola Mauritius dove ci aspetta il nuovo C Mauritius, primo hotel di C Resorts, sister brand lifestyle del gruppo Constance Hotels & Resorts, la cui mission è risvegliare il fanciullo che è in noi, attraverso divertenti esperienze chiamate Cignatures. Sempre a Mauritius, il Constance Belle Mare Plage, raffinato 5 stelle amato dagli appassionati di alta cucina e dalle famiglie, accoglie i viaggiatori vaccinati con un volto più contemporaneo grazie a un importante restyling.


Nuovo C Mauritius: all inclusive tra i 10 migliori d'Africa

A cominciare da una new entry: il nuovo C Mauritius, primo hotel del brand C Resorts, il cui all inclusive è tra i 10 migliori d'Africa, secondo TripAdvisor Traveler’s Choice Awards. C Resorts è, infatti, il nuovo sister brand lifestyle di Constance Hotels & Resorts, che promette una fuga dalla vita di tutti i giorni: per gli ospiti la missione è dimenticare le preoccupazioni da adulti e vivere come se non fossero mai cresciuti, liberando il proprio fanciullo interiore. Questa visione innovativa viene pienamente espressa dal C Mauritius, boutique hotel 4 stelle superior che propone esperienze originali in un'atmosfera amichevole e rilassata, senza rinunciare a comfort e qualità.


Playground naturale

Situato sulla costa est dell'isola, a Palmar, C Mauritius si affaccia su una delle più belle spiagge di Mauritius ed accoglie gli ospiti in 116 eleganti camere con tocchi di design contemporaneo e pezzi di artigianato locale, suddivise tra 52 camere Prestige e 64 Deluxe. Non mancano 3 piscine, 4 ristoranti, una cantina con vini biologici, una magnifica spa e numerose attività indoor e outdoor da poter svolgere: dal padel al beach volley, dal kayak allo stand up paddle, dallo snorkeling al kitesurf. Al C Mauritius, il “parco giochi” più lussuoso di sempre, ci sono infiniti modi per tornare fanciulli.


Esperienze per risvegliare lo spirito giocoso e curioso

Al C Mauritius ogni giorno è, infatti, un’avventura! L'hotel si distingue per le sue 12 ''Cignatures'' esperienziali, create per risvegliare lo spirito curioso e giocoso degli ospiti. Numerose attività attendono inoltre gli ospiti del C Mauritius questo autunno, rendendo ancora più unica l’offerta del resort in termini di intrattenimento: brunch & chill ogni domenica, barbecue party, lezioni di cocktail, buffet a tema, iniziazione al kitesurf, lezioni di yoga, degustazioni di vini biologici e molto altro ancora.


Constance Belle Mare Plage: icona di raffinata ospitalità con tocco contemporaneo

Icona di raffinata ospitalità mauriziana, il Constance Belle Mare Plage a Mauritius torna ad accogliere gli ospiti internazionali in totale sicurezza grazie al protocollo di "Constance Stay Safe", offrendo la migliore esperienza di vacanza possibile, in un resort rinnovato e dal volto più contemporaneo.


Novità per il ristorante La Citronelle

Uno dei progetti più significativi riguarda il rinnovamento completo del ristorante principale La Citronelle, cuore del resort. Con aree di cucina dal vivo che consentono un maggior coinvolgimento degli ospiti, uno spazio dedicato alla pasticceria e alla panificazione, un angolo bistrot e un ricco buffet con piatti caldi e freddi, il ristorante si presenta oggi come luogo più appealing e all'avanguardia, dove condividere momenti ed emozioni indimenticabili.


La metamorfosi del ristorante è durata sei mesi ed è costata circa 2,5 milioni di euro. All'interno sono state create postazioni con alte sedute direttamente ai banconi, dove gli ospiti possono scegliere gli ingredienti, guardare gli chef mentre preparano le pietanze e interagire con loro per scoprire i segreti dei piatti proposti.


Il General Manager del resort, Gert Puchtler, afferma: «Il nostro ristorante lifestyle, La Citronelle, propone cibo e servizio eccellenti, ottimi liquori oltre a musica ricercata di sottofondo per rendere ancora più accogliente e piacevole l’atmosfera. Volevamo rendere lo spazio più creativo e interattivo, per offrire uno dei buffet più ampi e di alta qualità dell'isola». Poi aggiunge: «Il design degli interni si anima grazie a un decoro fresco realizzato con nuove piastrelle in gres porcellanato. Siamo il primo ristorante a Mauritius a vantare una gourmet glass box, una sorta di scrigno della cucina “fredda” contenente dai succhi di frutta freschi agli affettati e agli antipasti, fino alle insalate, alla carne e al pesce affumicati. Queste nuove funzionalità del ristorante miglioreranno sicuramente l'esperienza dei nostri clienti».


Da sottolineare anche il restyling delle 104 Camere Prestige, rinnovate con un investimento di circa 6,5 milioni di euro. Il nuovo arredamento di design essenziale ed elegante dona nuova freschezza agli ambienti, anche grazie ad alcuni tocchi di colore arancione. I comò e la lampada a sospensione evocano le atmosfere asiatiche, mentre l'altro ripiano del comodino e il divano conferiscono una certa contemporaneità europea.  «I nostri ospiti hanno sempre apprezzato le sistemazioni proposte e siamo certi che le nostre Camere Prestige con il loro nuovo look, più luminose e spaziose, sapranno conquistarli ancor di più», spiega il Resident Manager del resort Samuel Pellegrini.


Un nuovo team in cucina

Condividere momenti felici in un'atmosfera rilassata attorno ad una tavola gourmet sorseggiando un calice di vino è il leitmotiv del Constance Belle Mare Plage. Nicolas Baubé ha preso in mano le redini delle cucine del Constance Belle Mare Plage, diventando il nuovo executive chef. Con la sua esperienza e visione della cucina locale, lo chef Nicolas infiammerà le papille gustative introducendo mix di sapori, consistenze e culture diverse, portando un tocco di freschezza e innovazione in quello che fin dalla sua nascita è sempre stato un vero e proprio tempio del gusto. La Blue Penny Cellar accoglie anche un nuovo chef francese: Florian Rocchietta, che ha lavorato in ristoranti stellati Michelin insieme a chef famosi e influenti in Francia, fino a quando non ha deciso di condividere la sua passione con il team del Constance Belle Mare Plage.


Gli amanti del buon vino saranno deliziati da straordinari abbinamenti tra cibo e vino studiati dallo chef Florian con il capo sommelier Delores Malin e potranno vivere una sofisticata esperienza enogastronomica. Con circa 35mila bottiglie, oltre 2.500 referenze provenienti da tutto il mondo, la Blue Penny Cellar lascerà incantati anche gli intenditori più esigenti con la sua atmosfera magica: soffitto a volta in mattoni, legno grezzo, odore di sughero e la temperatura perfetta per conservare il vino, con tavoli dove accomodarsi per degustare le migliori etichette internazionali.


Un miglio di svago nell'Oceano Indiano

Rinomato per i suoi splendidi giardini e la bellezza naturale che lo circonda, il lussuoso Constance Belle Mare Plage si trova all'interno di un'oasi tropicale, affacciato su una delle spiagge più spettacolari di Mauritius. Il resort a cinque stelle propone esperienze uniche per tutti: gioca una partita di golf nei due campi da campionato a 18 buche, fai snorkeling tra la barriera corallina, prendi il sole sulla spiaggia, rilassati alla spa o allenati in palestra. Per gli amanti della buona cucina ci sono infinite opzioni grazie a 6 ristoranti e un esclusivo ristorante con cantina. Constance Hotels & Resorts è l’esperto dell'Oceano Indiano e offre agli ospiti esperienze uniche. Il Constance Belle Mare Plage è stato il primo resort del gruppo e resta fedele al suo dna mauriziano: gli ospiti troveranno sempre calore e sorrisi radiosi. Il trattamento signature della Constance Spa unisce botaniche locali a ritmi musicali mauriziani. Tutte le sistemazioni sono vista mare, con 253 camere Prestige e Junior Suite e, 6 Suite Deluxe di 96 m2, 18 Ville sulla spiaggia con piscina privata e una Villa Presidenziale di 978 m2. Dulcis n fundo, per gli appassionati del genere: dal 6 al 12 dicembre i 2 campi regolamentari del resort (Legend e Links) ospiteranno l'MCB Tour Championship di golf con i più grandi giocatori del mondo.


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Alberto Lupini


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