Monastero Santa Rosa Il lusso della semplicità

A Conca dei Marini, nella Costiera Amalfitana, sorge il Monastero Santa Rosa Hotel & Spa, eletto Hotel of the Year by European Hotel Awards 2020. Circondato da imponenti muraglioni di pietra e appollaiato su uno sperone roccioso, il boutique hotel gode di un’invidiabile posizione. Un tempo dimora delle monache dominicane di clausura, che lo fondarono nel Seicento, mantiene la sua secolare promessa: “il lusso della semplicità”, un lusso sobrio e mai ostentato. Il minuzioso restauro ha valorizzato i dettagli dell’ex monastero come i soffitti a grandi volte, i confessionali e la particolare ruota, la bussola girevole dove le monache consegnavano alla gente del posto, senza esser vedute, le preziose erbe medicinali. Il silenzio regna sovrano tra gli orti e i giardini dai mille profumi sprigionati dai gelsomini, dalle limonaie e dalle erbe aromatiche.

Le camere e le suite, l’una diversa dall’altra, sono arredate con raffinati pezzi di antiquariato - alcuni provenienti dal monastero - mescolati qua e là a oggetti di design. La luce, che entra copiosa dalle finestre con vista mare, illumina le stanze mentre le tonalità naturali, scelte per la biancheria da letto in lino pregiato, donano una sensazione di freschezza. La Suite Rosa (130 mq), strutturata su due livelli, ha una zona living con camino, area bar per ricevimenti privati, doccia oversize e vasca da bagno ad immersione.



Quest’anno, per assicurare agli ospiti una completa privacy e per osservare le regole del distanziamento, solo la metà delle camere disponibili sono state aperte. Angoli appartati all’aperto, allestiti per pranzare e cenare in assoluta sicurezza, per i bagni di sole o per allenarsi nella palestra open air, sono disponibili per un soggiorno a contatto con la natura. Si fonde con l’orizzonte del mare la biopiscina a sfioro con un fondale che luccica di quarzi dai mille riflessi.



Scavata nella nuda roccia, dove un tempo alloggiavano le cantine e le cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, la Spa è un luogo intimo e accogliente. Il percorso benessere si snoda tra la doccia emozionale a tre diverse temperature, il bagno turco, la sauna con parete in sasso, la piscina idrotermale e la fontana di ghiaccio, una vera sferzata di energia. Il protocollo di igiene e sicurezza è rigorosamente osservato per i trattamenti, eseguiti per lo più all’aperto. Via libera, dunque, alle coccole nel lussureggiante Giardino Benessere, dove sulla terrazza ombreggiata da bouganville e affacciata sul mare, il relax è guidato dal leggero gocciolio del percorso di acque che attornia il pergolato. Per i rituali di bellezza si utilizzano i prodotti dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella di Firenze, in un continuum con la tradizione erboristica delle monache.



Per snellire e tonificare i punti critici quali le cosce e l’addome e attenuare la forma a buccia d’arancia, suggerito l’impacco con alghe brune e finocchio dolce. Sulla pelle si applica una maschera per una delicata esfoliazione, poi un siero vegetale che unisce le proprietà rinfrescanti e rassodanti delle alghe brune ai benefici drenanti del finocchio dolce. E, mentre i principi attivi producono i loro effetti, il cuoio cappelluto è massaggiato con dolcezza. Per ristabilire il naturale bioritmo del corpo e rilassare in profondità il sistema nervoso, suggerito il trattamento “Light a candle”. S’inizia con un pediluvio all’essenza di melograno, poi si applica una soffice polvere esfoliante e, infine, un massaggio al viso e ai piedi con una candela di cera ai puri oli vegetali e burro emolliente che, una volta fusa, è spalmata sulla pelle. Studiata appositamente per la cura dell’uomo la Giornata Termale offre una serie di trattamenti: pediluvio con sali all’essenza di mentolo, massaggio corpo con manipolazione profonda, trattamenti estetici sia al viso che alle mani o ai piedi, il tutto accompagnato da un pranzo leggero.



Cucina stellata e fortemente ancorata ai valori del territorio al ristorante Il Refettorio. Lo chef Cristoph Bob crea con maestria piatti con materie prime rigorosamente di stagione attinte in parte dal grande orto del monastero o acquistate, dopo un’attenta selezione, dai fornitori locali. Da provare lo spaghettone con ortica, cannolicchi e salicornia e il risotto “Acquerello” - invecchiato sette anni - con crudo di gamberi, mantecato con crema di basilico e salsa allo Sfusato Amalfitano. Deliziosa la ricciola, leggermente scottata su pietra lavica del Vesuvio con patate al limone schiacciate e fagiolini saltati. Gustose le alici di Cetara ripiene di provola su pane cafone croccante, pomodorini del piennolo e sedano bianco. E, per finire in dolcezza, la variazione di Sfusato Amalfitano. Á la carte la colazione del mattino, accompagnata dal suono dell’arpa. Da non perdere le sfogliatelle di Santa Rosa, una variante delle famose sfogliatelle napoletane, create un tempo dalle suore Domenicane e oggi leccornia del resort.

Per informazioni: monasterosantarosa.com