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Stile contemporaneo in cucina e in sala Ma al Santa Bistrò c'è anche tradizione

di Andrea Radic
 
13 dicembre 2017 | 15:45

Stile contemporaneo in cucina e in sala Ma al Santa Bistrò c'è anche tradizione

di Andrea Radic
13 dicembre 2017 | 15:45
 

Natale della tradizione con il cuoco Stefano Grandi al Santa Bistrò di Milano con Pacchero al ragù cotto molto lentamente, come facevano le nonne, e cappone con farcia di pesto mantovano, mele e castagne.

Non mancheranno gli Anoli in brodo nei piatti natalizi di Stefano Grandi. Una cucina, la sua, che ha origini venete e siciliane ed esperienza a grandi tavole italiane, come l'Ambasciata a Quistello e Aimo e Nadia, due fiori all'occhiello nel curriculum del cuoco.

(Stile contemporaneo in cucina e in sala Ma al Santa Bistrò c'è anche tradizione)

Ma è la nonna ad avergli trasmesso il "sacro fuoco" della cucina della tradizione, sapori veri, che oggi Stefano declina in modo contemporaneo ma non banalizza mai. Dalle memorie venete si è portato il baccalà e da quelle siciliane un amore per gli agrumi.

Il Santa Bistrò si affaccia su piazza Lombardia, alla base del grattacielo sede della Regione. La cucina lombarda, quindi, è entrata di diritto nel menu e così anche, ad esempio, lo Stracotto di manzo, patate di Oreno, polenta e gorgonzola delle Alpi Orobie: «Piccoli produttori - dice Grandi - che scelgo personalmente per mantenere altissima qualità e tradizione del territorio».

Stefano Grandi (Stile contemporaneo in cucina e in sala Ma al Santa Bistrò c'è anche tradizione)
Stefano Grandi

Angelo, socio di Stefano, possiede un talento: la capacità di accogliere con simpatia e calore, perché questo è un bel posto dove rilassarsi, dove dal pranzo alla cena fino all'aperitivo e al brunch domenicale, l'ingrediente segreto è la passione dei proprietari e dei loro collaboratori.

«Mi sento nel cuore della nuova Milano - ci racconta Stefano Grandi arricciando i suoi baffetti a manubrio dal sapore ottocentesco - e la mia cucina vuole essere moderna, ma allo stesso tempo capace di portare in tavola abbinamenti e sapori frutto della mia esperienza».

(Stile contemporaneo in cucina e in sala Ma al Santa Bistrò c'è anche tradizione)
Pacchero di Natale abbinato al Malbech gli Aceri Paladin

La Scaloppa di foie gras, gambero rosso di Mazzara, cipollina in agrodolce e salsa di Marsala è uno dei piatti che da soli dovrebbero essere ragione sufficiente per convincersi ad entrare al Santa. Così come il Pacchero di Natale, con un ragù di costato di maiale cotto dolcemente con cannella e anice stellato e una salsa di pomodoro davvero super.

Non mancate di sedervi per l'aperitivo anche all'esterno, nel piccolo accogliente dehors, protetto da vetri, copertina a disposizione, e assaggiare i "finger" che rappresentano l'innovazione, ma anche la tradizione di una polentina con ragù di ossobuco. I cocktail dal bar o un calice sono entrambi di livello. Carta dei vini molto interessante con intelligente scelta di vitigni non scontati e bollicine. Con i Paccheri vi suggerisco il "Malbech gli Aceri" di casa Paladin. Dessert all'altezza di una cucina ben equilibrata, di mano elegante, destinata a far parlare di sé.

Per informazioni: ilsantabistro.wordpress.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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