Villa Pisani Bonetti, relais di lusso in una creazione del Palladio

A Vicenza la struttura del celebre architetto è affiancata anche dall'Osteria del Guà diretta dallo chef Marco Culeddu. Un luogo da sogno per un soggiorno di lusso

24 giugno 2022 | 15:22
di Liliana Savioli

Avete presente quegli alberghi a Dubai, grandissimi, tutto vetro, modernissimi, super chic a "ottomila" stelle, carissimi e, a detta di molti, stupendi? Bene, dimenticateli. Oggi vi portiamo a conoscere un luogo di soggiorno esattamente all’opposto, dove tutto è arte, dove tutto è sobria eleganza, dove tutto è serenità e gioia. Venite con noi alla Barchessa di Villa Pisani Bonetti, in quel di Lonigo, in provincia di Vicenza. Se c’è una barchessa (fabbricato rurale) vuol dire che ci deve essere per forza una villa. Infatti ci troviamo a Villa Pisani Bonetti una villa Palladiana costruita nel 1545 da Andrea di Pietro della Gondola, conosciuto come Andrea Palladio. Il più grande architetto rinascimentale che ha cambiato le sorti dell’architettura non solo del suo tempo ma anche dell’attuale. La Borsa di Wall Street a New York, la Casa Bianca e il Congresso a Washington sono stati costruiti seguendo i suoi modelli tanto per fare un esempio.

Ma ritorniamo nel 1545 l’anno in cui è stata costruita questa splendida dimora. Un’opera giovanile del Palladio e non ha ancora le maestose colonne che contraddistinguono gli edifici di questo genio. Di questa villa, perfettamente restaurata visitabile e vivibile, di proprietà di Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti, potremo parlarvi per pagine e pagine ma non lo facciamo, preferiamo invitarvi ad andarla a visitare, a vederla, ad annusarla, a sentire il suo calore, a farvi ammaliare dalle sue altezze e dalla sua luce.

Alloggio in barchessa

Ma in villa non si soggiorna, nella barchessa sì. La barchessa è una costruzione postuma, della metà dell’800, a destinazione agricola per il ricovero di animali, derrate, carri e carrozze e anche l’abitazione dei fittavoli. Perfettamente e signorilmente ristrutturata nel segno della sobrietà e rispetto, ci immergiamo in questo magico mondo fatto di arte e storia. Stanze arredate con il gusto ”dei signori”, con mobili d’epoca abbinati in maniera eccelsa al modernariato e all’attuale. Tutto è perfetto e discreto, dai super materassi alla palestra, dall’ascensore fornito di sgabelli alla reception che è un salotto con comodi divani dove riposare dopo il viaggio, dalla colazione al piccolo cadeau che vi verrà fornito per affrontare meglio il viaggio di ritorno.

 

Le chicche gastronomiche

Ma non è finita qua. Potevano queste persone illuminate lasciarci a bocca asciutta? Certo che no! E allora andiamo a pranzo all’Osteria del Guà che si affaccia sul parco di Villa Pisani Bonetti, oggi Patrimonio dell’Umanità, “e dove finalmente l’animo stanco dalle agitazioni della città prenderà molto ristauro e consolazione…”, scriveva Andrea Palladio in uno dei suoi Quattro libri dell’Architettura. Versi profetici che sembrano scritti per descrivere questo luogo magico. Seduti sotto “el portego” (il porticato) dalle volte altissime schermato da svolazzanti tende di lino potrete godervi un pranzo o una cena di ottima qualità con piatti dai sapori netti e puliti. Una cucina sincera, senza tanti orpelli, ma con prodotti freschissimi. Pochi e riconoscibilissimi ingredienti per ogni piatto che creano armonia e ti fanno sorridere.

Tutti sorridono in questo posto baciato da Dio. Sia lo chef Marco Culeddu, poco protagonista ma eccelso cuoco di rara sensibilità, che il direttore Luca Pinter che sembra volare tra un tavolo e l’altro consigliando amabilmente i commensali. Due i piatti rimarranno fissi nella nostra memoria. I Colurgiones come un cappelletto, salsa d’arrosto, crema di parmigiano e aceto balsamico. Tipico piatto veneto? Non proprio ma sicuramente familiare allo chef, infatti il titolo del piatto è Origini.

Cotti al vapore e conditi a piacimento con le varie salse. E poi l’anguilla laccata, estratto di prezzemolo, salsa d’ostrica, garusoli e broccoletti selvatici. Il classico piatto che si inizia a mangiare solo guardandolo, una gioia per gli occhi. Il nome? Renoir ovviamente. La cremosità di questa anguilla in contrapposizione con i garusoli (molluschi di mare) dalle carni coriacee ma croccanti crea un mix delizioso e inedito. Il tutto accompagnato da vini in abbinamenti azzeccatissimi proposti da un sommelier di esperienza. Insomma un fine settimana in questo relais è un regalo che consigliamo a tutti.

 

Villa Pisani Bonetti
via Risaie, 1 - 36045 Bagnolo (Vi)
Tel 0444 831104

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024