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Dosi, distribuzione, problema frigo: come funziona il vaccino anti-Covid

Efficacia al 90%. Terza e ultima fase della sperimentazione. L'Italia ne ha diritto in base agli accordi Ue. Prima anziani, malati cronici, medici e infemieri. Ma c'è un guaio: serve una temperatura di -80 gradi.

 
10 novembre 2020 | 12:30

Dosi, distribuzione, problema frigo: come funziona il vaccino anti-Covid

Efficacia al 90%. Terza e ultima fase della sperimentazione. L'Italia ne ha diritto in base agli accordi Ue. Prima anziani, malati cronici, medici e infemieri. Ma c'è un guaio: serve una temperatura di -80 gradi.

10 novembre 2020 | 12:30
 

Per dirla con le parole del virologo Roberto Burioni, «siamo al 10' del secondo tempo e stiamo vincendo 3-0». Si parla di vaccino anti Covid-19 e anche chi non mastica di calcio capisce che il vantaggio è cospicuo. Ma ora bisogna portare a termine la partita. Confidando nell'efficacia di una delle tecnologie più innovative e avanzate che si conoscano nel campo della medicina. Ecco come funziona tutto.

Passi avanti verso un efficace vaccino anti-Covid - Dosi, distribuzione, problema frigo: come funziona il vaccino anti-CovidPassi avanti verso un efficace vaccino anti-Covid

1. Chi è più avanti: Pfizer, Biontech, Curevac e Moderna
In campo non ci sono soltanto l'azienda farmaceutica americana Pfizer e la tedesca Biontech, ma - come ricordato da Il Sole 24 Ore - anche Curevac (sempre in Germania) e Moderna (Usa), che collabora con l'Ente statunitense di ricerca sulle malattie infettive, il Niaid diretto da Anthony Fauci - l'immunologo "nemico" del presidente uscente Donald Trump - e con con la Coalion for epidemic preparedness innovation (Cepi).

2. Il meccanismo: produrre anticorpi contro la proteina Spike
Il vaccino stimola la produzione di anticorpi contro la proteina Spike, quella che il virus usa per agganciare le cellule umane e penetrarle. Il sistema immunitario umano è in grado di riconoscere la proteina. Non appena questo avviene, le difese dell'organismo stimolano la produzione di cellule B, che producono anticorpi, e di cellule T, specializzate nel distruggere le cellule infette.

Pfizer ha parlato di un'efficacia del 90%. La tecnologia è la stessa alla base del vaccino anti-Covid di Moderna, per cui secondo Fauci la speranza è che a breve «potremo forse avere due vaccini».

3. A che punto siamo: terza e ultima fase della sperimentazione
Le sperimentazioni, compresa quella della Curevac, si trovano nella terza e ultima fase: prima si lavora su un piccolo numero di volontari sani, cercando risposte sulla sicurezza; poi su un numero più vasto di persone, con l'obiettivo di verificare gli effetti e infine si passa a numeri molto grandi, per avere riscontri sull'efficacia.

4. Distribuzione: l'Italia rientra negli accordi presi dall'Ue
In caso di via libera, come sarà messa l'Italia? In quanto Paese comunitario rientriamo negli accordi presi dall’Unione europea con le aziende produttrici. La presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato un contratto con Pfizer/Biontech per l’acquisto di 200 milioni di dosi, con l’opzione per altri 100 milioni.

Il Corriere della sera ha ricordato che il primo contratto era stato firmato con Astrazeneca a giugno e vede l’Italia come promotrice assieme a Olanda, Germania e Francia. L’accordo prevede un approvvigionamento di circa 400 milioni di dosi.

5. Fasce con precedenza: anziani, malati cronici, medici e infermieri
Quando ci sarà l'effettiva disponibilità, ogni Paese deve organizzare un piano di distribuzione delle dosi dando la precedenza alle fasce di popolazione da sottoporre a profilassi in via prioritaria e allestire una rete di centri per la somministrazione. Si dovrebbe partire da anziani, malati cronici, personale medico e sanitario, dipendenti delle forze dell’ordine e vigili del fuoco, insegnanti di scuola.

6. Problema dei super frigo che non ci sono: serve una temperatura di -80 gradi
Potrebbe però esserci un problema in tutto il mondo e anche per il nostro Paese. Il vaccino di Pfizer/Biontech infatti deve essere conservato a 80 gradi sotto zero.? In Italia gli unici due aeroporti certificati per ricevere farmaci sono Fiumicino e Malpensa, ma non sono attrezzati con frigo a temperature così basse.

Tutti i vaccini per altre malattie, per esempio l’influenza, vengono conservati a -2/-8 gradi. La catena del freddo deve essere assicurata dal momento in cui il farmaco esce dal sito produttivo a quando la dose viene somministrata. Bisogna organizzarsi, in fretta. E di solito non è proprio il punto di forza dell'Italia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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