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Virus, calano i malati in tutta Italia tranne in Piemonte e Lombardia

Salgono ancora i guariti in Italia, sempre meno le terapie intensive e i ricoveri. Continuano ad aumentare i contagi, invece, soprattutto a Milano. Il Cura Italia è ufficialmente legge.

 
24 aprile 2020 | 18:38

Virus, calano i malati in tutta Italia tranne in Piemonte e Lombardia

Salgono ancora i guariti in Italia, sempre meno le terapie intensive e i ricoveri. Continuano ad aumentare i contagi, invece, soprattutto a Milano. Il Cura Italia è ufficialmente legge.

24 aprile 2020 | 18:38
 

Borrelli, il bollettino delle 18
Calano i malati in più della metà delle Regioni (ma Lombardia e Piemonte salgono ancora)
Più della metà delle regioni italiane fanno segnare un calo dei malati per il coronavirus. Dai dati della protezione civile emerge infatti che i pazienti attualmente positivi sono in diminuzione in 11 regioni - Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria Campania, Puglia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Calabria e Valle d'Aosta - e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Inoltre, in Basilicata non si registrano nuovi casi. In controtendenza, invece, sono ancora la Lombardia e il Piemonte

Superati i 60mila guariti, 2.992 più di ieri
Superano le 60mila le persone guarite dal coronavirus in Italia. Ad oggi sono 60.498, con un incremento rispetto a ieri di 2.992. L'aumento ieri era stato di 3.033. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.

192.994 casi Italia, +3.021

Virus, calano i malati in tutta Italia tranne in Piemonte e Lombardia

Cura Italia, ok definitivo della Camera con 229 sì: è legge
Via libera definitivo della Camera al decreto Cura Italia. I voti favorevoli sono 229, i contrari 123 e 2 gli astenuti. Il decreto viene quindi convertito in legge.

Iss: «L'indice di contagio in Italia è tra 0,2 e 0,7»
«L'indice di contagio in Italia è tra 0,2 e 0,7 ma ci vuole poco a tornare sopra la soglia». Lo ha affermato il ricercatore Merler alla conferenza stampa all'Istituto sull'andamento epidemiologico di Covid-19.

Virus, calano i malati in tutta Italia tranne in Piemonte e Lombardia

La Lombardia
Oggi in Lombardia 1.091 contagi e 166 morti
In Lombardia oggi sono stati registrati 1.091 nuovi positivi al coronavirus, portando il totale a 71.256. I deceduti, invece, sono stati 166 (13.106 in totale). Questi i dati resi noti dalla Regione Lombardia. Ieri i casi registrati erano stati 1.073, due giorni fa 1.161; mentre i morti ieri erano stati 200 e l'altro ieri 161.

Solo 3 nuovi positivi nella provincia di Lodi

Sono solo 3 i nuovi casi positivi nella provincia di Lodi, dove si è sviluppato a fine febbraio il primo focolaio di coronavirus in Italia.

Milano, sono in aumento i contagi
Sono nuovamente aumentati i contagi nella città metropolitana di Milano dove si registrano in totale 17.689 positivi con un aumento di 412 nuovi casi, di cui 246 nella sola Milano città. Ieri c'erano stati 277 nuovi casi in provincia e 105 nel capoluogo lombardo.

Fase 2, a Milano i ristoratori potranno mettere i tavoli in strada
I ristoranti di Milano potranno mettere i tavoli anche in strada e sul marciapiede: lo dice il nuovo documento Milano 2020 "Strategie per l'adattamento alla fase 2. "Introdurre il limite di velocità a 30 all'ora in maniera diffusa in città è una norma che consente anche l'incremento di spazi per tavolini a margine della carreggiata o in sostituzione di posti auto", si legge nel documento.

Bergamo 11.002 (+56 )
Brescia 12.475 (167)
Como 2.871 (+107 )
Cremona 5.867 (+60)
Lecco 2.149 (+17 )
Lodi 2.836 (+3)
Monza e Brianza 4.372 (+55)
Milano 17.689 (+412 )
Mantova 3.057 (+35)
Pavia 3.991 (+117)
Sondrio 1.088 (+32)
Varese 2.376 (+36 )

Le ordinanze regionali
In Emilia Romagna riprende la vendita di cibo da asporto
"Stiamo lavorando a un'ordinanza che da lunedì prossimo, 27 aprile, permetterà il ritorno alla vendita di cibo e bevande da asporto da parte di esercizi e attività artigiane, dalle rosticcerie alle gelaterie: lo si potrà però andare a ritirare solo dietro ordinazione on-line o telefonica e quindi in maniera contingentata, per evitare assembramenti fuori dal locale e la presenza di non più di un cliente dentro". Lo anticipa l'assessore regionale al Commercio in Emilia-Romagna, Andrea Corsini.

Veneto, via libera a vendita cibi per asporto
Il Veneto anticipa, con nuova nuova ordinanza firmata oggi dal governatore Luca Zaia, alcune deroghe alle restrizioni nel commercio: viene dato il via libera nella regione alla vendita del cibo per asporto nei take away, pasticcerie e gelaterie - finora era possibile solo la consegna a domicilio - mantenendo il divieto di consumo all'interno dei locali dell'esercizio. Negozianti e clienti dovranno avere mascherine e guanti, e rispettare il distanziamento di un metro. Altro allentamento riguarda le aperture di librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini, per i quali non vale più il limite dei due giorni a settimana. «Abbiamo raschiato il barile - ha detto Zaia - togliendo tutto ciò che si poteva per quanto e' consentito dalla legge. Ma sia chiaro, non è il libera tutti».

Zaia: «L'ordinanza non si contrappone alle norme nazionali»
«La nostra ordinanza di oggi non ha alcuna finalità di contrapposizione con quelle che saranno le misure nazionali. È l'interpretazione e il riordino, in molti casi l'allineamento, con altre realtà regionali e con lo stesso dpcm vigente». Lo dice all'Ansa il governatore Luca Zaia. «Per la riapertura vera e propria restiamo in attesa delle determinazioni del Governo, che in queste ore sta ascoltando tutti gli stakeholder, nella speranza che le indicazioni delle
Regioni vengano accolte».

Prime aperture a Sassari, ok alle passeggiate
Da domenica 26 aprile anche a Sassari sarà consentito prendere una boccata d'aria facendo una passeggiatina o dell'attività fisica sotto casa. Lo stabilisce un'ordinanza del sindaco, Nanni Campus, che entrerà in vigore, appunto da domenica.

Salute e ambiente
Le emissioni di CO2 scendono del 35% in 2 mesi, è quanto previsto per 10 anni
Crollo della CO2 in Italia per l'effetto lockdown. In soli due mesi le emissioni hanno raggiunto un -35%. Realtaà molto vicina a quello che dovrebbe essere il taglio da raggiungere in un decennio per centrare gli obiettivi di Parigi. Questi i dati del dossier "Effetti del lockdown sulle emissioni di CO2 in Italia, prima analisi congiunturale" di Italy for Climate, alleanza per il clima fra le imprese italiane della green economy. Ma, avverte il dossier, senza misure straordinarie per una ripresa green, sarà boom di emissioni nel 2021.

Speranza: «La curva si è piegata, ma serve cautela»
«La curva si è piegata, possiamo guardare con fiducia al futuro, ma con cautela. Ci sono le condizioni per programmare il domani ma con i piedi ben piantati nell'oggi. Il virus circola ancora nel nostro territorio, guai a pensare che la battaglia sia vinta. Abbiamo creato le condizioni ma adesso prudenza e gradualità massima, siamo davanti a un nemico difficile». Così il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso dell'inaugurazione dell'Edificio Alto Isolamento dell'Istituto Spallanzani di Roma.

Catalfo: «La tutela della salute dei lavoratori viene rafforzata»
Il «lungo confronto» con le parti sociali «si è concluso in modo proficuo e positivo. Un confronto dal quale, in vista dell'avvio della fase 2, la tutela della salute di tutti i lavoratori, la bussola che ci ha sempre guidati, esce ulteriormente rafforzata». Così la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, dopo l'ok all'aggiornamento del Protocollo del 14 marzo.

Deputato della Lega in aula con la febbre
Pare che questa mattina un deputato appartenente al gruppo della Lega sia entrato alla Camera con una temperatura corporea al di sopra del limite consentito dalle misure atte a prevenire la diffusione del coronavirus.
Il deputato, al momento del controllo medico sempre presente all'ingresso della Camera, avrebbe infatti presentato al primo controllo della temperatura corporea 37,7°C: tre decimi, quindi, al di sopra del limite consentito. Tuttavia, nel momento in cui l'infermiere di turno ha chiesto al Parlamentare di effettuare, come da protocollo, una nuova misurazione, per accertarsi del rischio, il deputato si è rifiutato, insistendo per entrare lo stesso nel palazzo di Montecitorio. Nonostante le rimostranze dei commessi e il tentativo di fermalo, alla fine è entrato in Aula. È arrivato durante le battute finali del dibattito sul decreto legge Cura Italia (oggi divenuto legge), ed è stato più volte richiamato dal presidente dell'Assemblea in turno, Maria Elena Spadoni, perché, per di più, non indossava la mascherina. Soltanto dopo diversi richiami l'ha regolarmente indossata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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