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Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi

Secondo il rilevamento dei dati effettuato sulla web app oggicomestai.it 22mila persone tra i potenziali portatori di coronavirus si muovono per lavoro. Cosa succederà dal 4 maggio?.

 
26 aprile 2020 | 12:47

Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi

Secondo il rilevamento dei dati effettuato sulla web app oggicomestai.it 22mila persone tra i potenziali portatori di coronavirus si muovono per lavoro. Cosa succederà dal 4 maggio?.

26 aprile 2020 | 12:47
 

Dalla rilevazione dei dati lasciati dai cittadini sulla web app oggicomestai.it si è visto che nella Bergamasca ci sono 104mila persone ancora potenzialmente contagiose. Tra queste, ce ne sono 22mila che si muovono per lavoro. Numeri non indifferenti che portano a chiedersi che cosa succederà dai prossimi giorni quando la mobilità dei cittadini aumenterà considerevolmente.

Bergamo città simbolo della lotta al covid - Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi

Bergamo città simbolo della lotta al covid

«Bisognerà fare molta attenzione», dice l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo, Marcella Messina, che parla nelle vesti di presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci. Sul sito si sono registrate 44.521 persone in due settimane, un campione ritenuto significativo: tra queste, ce ne sono 39mila attive, ovvero che riescono a dare continuità di informazione sul loro stato di salute (ed è su questo gruppo che sono state fatte le analisi da parte dell’agenzia InTwig). La maggior parte si è registrata subito dopo il lancio della web app. «Ma è necessario che le persone continuino ad aderire, anche per garantire la solidità dei dati - dice Marcella Messina - chiediamo ai sindaci di sollecitare i cittadini a usare questo strumento, che monitora lo stato di salute delle persone e ci aiuterà a prendere decisioni anche per la fase 2».

Dai primi dati emerge che quasi 381mila bergamaschi, cioè poco meno del 35% della popolazione residente nella provincia di Bergamo, hanno avuto sintomi riconducibili al coronavirus negli ultimi tre mesi. E 62mila li hanno ancora. A questo 35% di popolazione si può aggiungerne un altro 10%, cioè la quota che secondo gli esperti corrisponde a chi ha contratto il virus ma è asintomatico. Così si stima che il 45% dei bergamaschi, vale a dire 495mila individui, sia stato contagiato.


La maggior parte delle persone che ha avuto sintomi nelle scorse settimane ha tra i 20 e i 60 anni. «Gli anziani - spiega Aldo Cristadoro, ceo e Data manager di InTwig - sono potenzialmente meno a rischio di contatto, perché in linea teorica escono meno». I bergamaschi che hanno avuto i sintomi nelle scorse settimane risiedono soprattutto in Val Seriana e in Val Brembana. «E questo - dice Cristadoro - corrisponde ai dati che avevamo». L’analisi ha anche studiato l’andamento dei sintomi: sono cresciuti fino a metà marzo, poi c’è stata una diminuzione progressiva e un calo negli ultimi giorni. Ma c’è un 3,8% di bergamaschi ancora potenzialmente contagioso.

«È un dato prudenziale - spiega Cristadoro - abbiamo considerato chi ha avuto sintomi negli ultimi 14 giorni, anche se adesso il periodo di quarantena è stato allungato a 28 giorni». Tra i 62mila cittadini che hanno attualmente i sintomi, le donne sono in maggioranza (36.300). La gran parte dei malati attuali ha tra i 30 e i 60 anni e abita nel Basso Sebino, nella Valle Seriana Superiore, in Valle Cavallina e a Seriate. Tra i sintomi più diffusi ci sono la spossatezza, la tosse, i dolori muscolari e l’assenza di olfatto. Solo l’8,6% ha la febbre.

Dall’analisi di tutte le informazioni raccolte emerge che il 72,4% dei bergamaschi non ha sintomi e non si muove per lavoro. Si sposta il 21,2%, ma non ha sintomi. C’è poi il 4,4% che ha sintomi, ma resta a casa, mentre il 2% è potenzialmente contagioso (lo 0,8 è contagioso, l’1,2 ha sintomi) e si deve spostare per lavoro. In totale, si stimano 104mila potenzialmente contagiosi (62mila attuali e 42mila che non hanno più sintomi da meno di 14 giorni) e 22mila persone potenzialmente contagiose che si muovono per lavoro.

«Mercoledì - spiega Christophe Sanchez, ad di Visit Bergamo (che ha coordinato lo sviluppo di questo strumento e assicura l’assistenza tecnica) - amplieremo le domande agli utenti, sono stati loro a suggerircelo. Per esempio, chiederemo tutti i giorni e non più solo all’atto dell’iscrizione se si spostano per lavoro. Chiederemo agli utenti anche se hanno fatto il test sierologico, il tampone o la radiografia. E poi, se hanno parenti ricoverati e come stanno».

Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi

Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi

Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi


Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi

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Bergamo, in 381mila con sintomi 104mila potenziali contagiosi

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