Tracciamento anti-Covid, un'app al fianco dei ristoratori

Nel solco della sostenibilità, concetto chiave di questo decennio, insito nel New Green Deal, ci si sta virtuosamente abituando, produttori dell’agroalimentare, ristoratori, clienti, alla prassi del tracciamento (tracking). Tracciare i prodotti allo scopo di conoscere la provenienza degli ingredienti che compongono la pietanza che arriva a tavola. E va bene, proprio bene, che questa prassi si consolidi e comporti l’armonizzazione tra produzione, trasformazione (passaggio in cucina incluso) e consumo.


Diverso è quando, al cospetto del flagello pandemico, diviene un dovere civico da assimilare razionalmente anche come diritto, essere soggetti di tracciamento nel nostro quotidiano sociale onde tutelare la nostra salute: la nostra a intendere quella personale e quella di tutti. Da qui alcuni obblighi di irrisoria semplicità di attuazione quando si va al ristorante: controllo della temperatura, nominativo, numero di telefono.

Contro i “furbetti” che eludono il tracciamento
Sterminata la prateria delle disattese. Ristoratori che arbitrariamente decidono di non adempiere, clienti che, dotati di grande astuzia, essi sì che sanno come si fa, danno informazioni mendaci. Evviva, siamo tutti “furbetti” e il Covid-19 ringrazia.

Ausilio a questi adempimenti che se non fosse una decretazione ad esigerli, potrebbe essere bastevole esercizio di buon senso e rispetto per la propria ed altrui salute ad auspicarla, è una app rigorosamente rispettosa della privacy e facile da usare. Interessante la conversazione con il Roberto Baldisserri, che dell’app QRAccessApp è owner. Brindisino, appena cinquantenne, laurea in Scienze dell'Informazione conseguita alla Cà Foscari di Venezia, appassionato, oltre che competente, di tecnologia.

Buongiorno, dottor Baldisserri, come le è venuta l’idea di questa app?
Ho sempre seguito con attenzione tutte le notizie relative alla pandemia. La scorsa estate appresi che in molti locali, alcuni anche famosi, si erano sviluppati dei focolai ma il tracciamento delle presenze non era stato possibile in toto, perché alcuni avventori avevano dichiarato false generalità ai gestori. Famoso il caso di utenti registratisi come Napoleone Bonaparte e Giuseppe Garibaldi. Da qui era chiara la difficoltà dei gestori di raccogliere i dati e la ritrosia dei clienti a fornirli, anche perché molti avevano dubbi sul vero utilizzo dei dati raccolti. Il passo, quindi è stato concettualmente breve. Bisognava realizzare un sistema che agevolasse l’accesso ai locali e che garantisse il massimo della privacy degli utenti. Con un gruppo di amici abbiamo quindi realizzato QrAccessApp.com, sia la piattaforma/App che il sito web.

Come funziona la sua app?
QrAccessApp utilizza come unico mezzo di identificazione il numero di telefono dell’avventore, verificato attraverso una One Time Password e trasformato in codice Qr. Esistono quindi due applicazioni, la prima va installata sul dispositivo del cliente, la seconda su quello del gestore. Quest’ultima scansiona il codice Qr, e lo invia su un database dove è conservato a norma di legge. In caso di contagio, su richiesta delle autorità sanitarie, forniamo i dati.

A questo punto la domanda è d’obbligo, quali dati acquisite e conservate?
L’applicazione lato utente, lo affermo con chiarezza, non acquisisce dato alcuno. L’app gestore invece trasferisce il numero scansionato e i dati relativi all’accesso. Tengo a ribadire che il sistema è strutturato in maniera tale per cui nessuno, lungo la catena del trattamento dei dati, ha accesso al numero di telefono in chiaro; non solo, in nessun modo sarà possibile associare il numero all’identità del possessore. I dati poi vengono automaticamente cancellati dal sistema secondo quanto previsto dal regolamento in vigore.

Da quanto esiste la vostra soluzione?
La prima release della App è stata pubblicata a mio nome sugli store già da settembre 2020.

Quale esigenza specifica soddisfa QrAccessApp? Chi dovrebbe usarla?
Il registro delle presenze è un preciso obbligo di legge, non solo per i ristoratori ma anche per moltissime altre categorie commerciali, (ad esempio centri estetici, parrucchieri) e pubblici uffici come comuni e scuole. Si inserisce nel più ampio contesto delle strategie di prevenzione e contenimento dei contagi del virus.

Dove la si può scaricare?
Le applicazioni sono disponibili sugli “store” con il nome di “Qr Access User” per android e “phone2qr” per IOS, mentre l’applicazione per gli esercenti viene distribuita individualmente. Il sito è www.qraccessapp.com.

Con quali numeri conseguirà massa critica questa sua app?
Non ho fatto calcoli precisi ma direi che raggiungeremo massa critica quando saremo intorno al 40% delle attività che dovrebbero usarla. Ora siamo lontani da questa copertura in ambito nazionale, tuttavia in alcune aree in cui la distribuzione è più accentuata tale valore è stato già raggiunto.

La lotta al Covid-19 si combatte anche così, con utilizzo sapiente della tecnologia che non va né snobbata e né sabotata.