È divenuto una realtà il progetto dell’azienda vinicola Michele Chiarlo e dall’associazione Orme su La Court proposto al Comitato di Expo 2015 per accogliere gli studenti tra i vigneti della Barbera, dove nel Parco di Castelnuovo Calcea (At) dove l'arte e il paesaggio convivono in perfetta armonia. Questo luogo, inserito tra i paesaggi vitivinicoli Langhe Roero e Monferrato dell'Unesco, entrerà così tra gli itinerari didattici ufficiali della manifestazione, illustrato nel sito "Vivaio Scuola" dell'Esposizione Universale di Milano.

Da maggio a ottobre, per tutta la durata dell'evento, per gli studenti, dalla primaria all'Università, sono in programma itinerari didattici specifici con laboratori, approfondimenti e mostre. All'elaborazione del progetto, di cui è referente Laura Botto Chiarlo, responsabile della comunicazione dell’azienda vitivinicola piemontese, hanno partecipato numerose professionalità della cultura che impegnate nella valorizzazione del territorio nei suoi aspetti paesaggistici, artistici ed enogastronomici, in conformità ai due temi: “Il cibo come nutrimento del corpo e condivisione” e “Patrimonio culturale e paesaggistico come nutrimento dell'anima”. Il progetto potrà, secondo gli organizzatori, essere utile a tutti i ragazzi per conoscere meglio il territorio, ma soprattutto per apprezzarne il valore storico, paesaggistico e artistico.
Da quando, 12 anni fa, cominciò l’avventura artistica di Michele Chiarlo, tra i primi a dare nuovo risalto alla bellezza della natura, sono entrate nei vigneti del Parco Artistico Orme su La Court opere di Ugo Nespolo, sculture permanenti di Emanuele Luzzati dedicate agli elementi naturali: acqua, aria e fuoco in una armonia con il lavoro dell’uomo, secondo un idea di Giancarlo Ferraris, storico collaboratore. Inoltre sono presenti opere e installazioni Fabio Cavanna, Dedo Roggero-Fossati, Ronaldo Carbone, B. Balthasar,Marcello Mannuzza e Peppino Campanella. È un vero museo a cielo aperto, un’opera ambiziosa in sintonia con la natura.
Questo progetto cultural risponde perfettamente alle linee tracciate da Expo e dal Padiglione Italia sui temi della nutrizione e della sostenibilità che ha individuato nel concept del “Vivaio” il focus attraverso il quale declinare le tematiche dell'evento. Ma vuole essere soprattutto laboratorio di esperienze, di idee, proposte e soluzioni innovative: l'inizio di un processo creativo per i più giovani. Il messaggio lanciato da Expo vuole andare oltre il tempo della manifestazione e i suoi destinatari sono i giovani, perché diano una svolta organica al rapporto che lega la nostra vita a quella della terra.
Molti i professionisti impegnati a vario titolo sui temi dell'ambiente, dell'agricoltura e del futuro, in collaborazione con il direttore artistico del Parco La Court, Annalisa Conti. Sono, tra gli altri, Laurana Lajolo, Laura Pesce, Giancarlo Ferraris, Michela Scaglione, Giulia Pellegri, Gianni Cavallero, Maria Cristina Reggio, Annalisa Conti, Roberto Cerrato, Graziella Borgogno, Adele Ferraris, Matteo Pedaso, Alessandra Aires, Paolo Mighetto, Aldo Buzio, Francesco Fassone, Valerio Oldano, Omar Pistamiglio. Particolare l'impegno di Massimo Caniggia dell'Area di Sviluppo Sociale della Provincia di Asti e del Museo Luzzati di Genova. I percorsi didattici si snoderanno tra le Langhe, il Roero e il Monferrato.
Due le mostre previste. La prima sarà il “Convivio”, alla Cascina La Court , rassegna di tavole originali, sagome teatrali e libri di Emanuele Luzzati, concesse dall'omonimo museo, sul tema degli incontri del maestro con alcuni protagonisti della cultura del '900, sotto il segno del convivio. La seconda, sempre nell'Astigiano, a Mombercelli, nel Museo Musarmo, “Il paesaggio collinare”, a cura della gallerista Anna Virando e di Giancarlo Ferraris che presenterà una serie di pittori, piemontesi di Ottocento e Novecento, tra cui Antonio Ligabue, Felice Casorati e la collezione d'arte dello scrittore Davide Lajolo.

Agli scolari della primaria Laura Pesce racconterà la tradizione gastronomica locale e Adele Ferraris, docente d’arte alle medie di Mombercelli, presenterà un laboratorio sulla scenografia nelle fiabe di Lele Luzzati. Gli studenti delle medie potranno avvicinarsi all’arte pop attraverso le opere di Ugo Nespolo, mentre quelli delle superiori potranno conoscere i «piemontesi doc» attraverso l’archivio di immagini e parole custodito nel Parco. Agli universitari è riservata la partecipazione al workshop “l paesaggio rurale gli uomini e la terra”, tre giornate dedicate allo studio sulla comunicazione nell’ambito della tutela del paesaggio.
Le scuole che intendono visitare l'Expo potranno aderire anche a questi incontri e laboratori prenotando online. Michele Chiarlo, un signore del vino che ha seguito una sessantina di vendemmie e le ricorda tutte una per una, parlerà ai ragazzi della sua sulla sua esperienza personale e professionale già raccontata nel libro “Michele racconta”, dalla Collana Semi di Vite - Storia di una Famiglia del vino in Piemonte. Qualche anno fa ha recuperato dall'incuria del tempo un vecchio borgo a La Morra (Cn) trasformandolo in relais con materiali del territorio e arredi del barocco piemontese. Famoso è il suo Caveau: un vero e proprio museo del Barolo con 6mila bottiglie che ripercorrono, dal 1958 ad oggi, la storia del blasonato vino.
Per informazioni:
www.padiglioneitaliaexpo2015.com/it/iniziative/vivaio-scuole
www.paesaggivitinicoli.it
www.michelechiarlo.it