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Facendo “filò”, Le Buone tavole dei Berici rivivono il passato a Trattoria Zamboni

Il “filò” era un momento in cui i lavoratori vicentini si riunivano e tramandavano le proprie tradizioni. Proprio questo sarà il tema della cena de Le Buone tavole dei Berici, venerdì 7 ottobre alla Trattoria Zamboni

di Denise Battistin
 
05 ottobre 2016 | 11:39

Facendo “filò”, Le Buone tavole dei Berici rivivono il passato a Trattoria Zamboni

Il “filò” era un momento in cui i lavoratori vicentini si riunivano e tramandavano le proprie tradizioni. Proprio questo sarà il tema della cena de Le Buone tavole dei Berici, venerdì 7 ottobre alla Trattoria Zamboni

di Denise Battistin
05 ottobre 2016 | 11:39
 

“Fare filò” descrive uno dei momenti più sociali delle comunità contadine e montanare del passato. Nelle sere d’inverno ci si riuniva nelle stalle per scaldarsi e al tempo stesso raccontare la propria giornata, narrare storie ed episodi di vita vissuta, mentre, al contempo, si continuava a svolgere le attività legate alla quotidianità, come aggiustare gli attrezzi da lavoro, recitare il rosario, intrecciare ceste o filare, da cui pare derivi il termine. Attraverso il “filò” si stava insieme e anche si custodivano e si tramandavano le tradizioni.



La serata de Le Buone Tavole dei Berici, la prima dopo la pausa estiva e la quinta della rassegna curata da Giovanni Veronese, “Identità beriche. Storie di cibo, stagioni e uomini”, si predispone dunque a ripercorrere le orme del passato con lo stesso spirito, impegnandosi nella ricerca della tradizione e della cucina di un tempo. Il titolo programmatico della cena di venerdì 7 ottobre alle 20.30 alla Trattoria Zamboni di Lapio, “Filò ed altre storie vicentine del passato”, offre infatti molti spunti per un menu di taglio tipicamente territoriale, legato alle usanze e alle situazioni di un tempo.

Ad iniziare dal buffet di benvenuto dei padroni di casa che ripropone quei prodotti “poveri” che molto spesso l’ingegno e la pazienza portavano sulla tavola: bovoèti (lumache), fichi dell’orto, nervetti, polenta, prataioli, con una breve digressione nel prosciutto nostrano, che molto spesso si faceva in casa o nella corte. L’antipasto, di Gino Gasparella del Ristorante Piccolo Mondo di Zovencedo vede al primo posto la Suca in saòr accompagnata da un’insalatina di coniglio e pioppini.

Come primo piatto, trionfa la Pasta e fàsoi alla maniera di Isetta, realizzata da Monica Gianesin, mentre il piatto di mezzo, realizzato da Sandra Primon dell’omonimo ristorante di Noventa, presenta un Nido di patata con formaggio fresco alle erbe. Per secondo, il Quarto di anitra al forno con salsa di mele e cipolline al forno, realizzato da Giuseppe Zamboni. Chiude poi il menu, lo Strudel di castagne con zabajone alla cannella, a firma di Roberto Berno dell’Antica Trattoria Al Sole di Castegnero.


Trattoria Zamboni
via Santa Croce 73 - 36057 Lapio di Arcugnano (Vi)
Tel 0444 273079 / 333 2268977
www.trattoriazamboni.it
info@trattoriazamboni.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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