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Food&Book, 6ª edizione Spazio al cibo raccontato sui libri

di Antonio Stanzione
 
05 ottobre 2018 | 17:51

Food&Book, 6ª edizione Spazio al cibo raccontato sui libri

di Antonio Stanzione
05 ottobre 2018 | 17:51
 

Dal 12 al 14 ottobre, presso le Terme Tettuccio di Montecatini Terme (Pt), andrà in scena la 6ª edizione del festival Food&Book, manifestazione incentrata sulla letteratura Gastronomica.

I protagonisti sono scrittori che raccontano il cibo nelle proprie opere, cuochi che presentano le proprie creazioni in ricette e in libri di successo e autori di saggi sull'alimentazione e l'agricoltura. A presentare l’evento ed il programma dello stesso, nel pieno centro della città eterna e più precisamente nella splendida location del “The Pantheon Iconic Rome Hotel”, sono stati il direttore del festival Carlo Ottaviano, editore di “Leggere: tutti!” e l’organizzatore Sergio Auricchio, oltre all’assessore alla Cultura del Comune di Montecatini Bruno Ialuna; guest star dell’incontro è stato senza dubbio alcuno il Maestro Peppe Vessicchio, che ha presentato alla stampa una interessante chiave di lettura sugli argomenti “Vino, limoni, pomodori e mela testimoni dell’armonia”.

(Food&Book, 6ª edizione Spazio al cibo raccontato sui libri)

Il direttore Carlo Ottaviano ha illustrato alla stampa presente il ricco ed intenso programma che andrà in scena in quel di Montecatini e che vedrà come primi attori cuochi del calibro di Alfonso Iaccarino, del celebre ristorante Don Alfonso 1890 di Sant’Agata Sui Due Golfi, ma la manifestazione farà da cornice a diversi seminari e presentazioni di libri e non solo. In particolare, la Guida Vini Slow Wine 2019, presente alla conferenza odierna con Carlo Turchetti, responsabile per il Lazio, ha collaborato fattivamente agli esperimenti del Maestro Vessicchio, salito in cattedra con una teoria alquanto singolare, ossia l’armonizzazione dei corpi viventi. Vessicchio ha dimostrato ai presenti come l’ossidazione di un vino oppure di una mela sia diversa se l’oggetto in questione è attraversato da onde sonore; nel caso del vino c’è stata una vera e propria armonizzazione del nettare, che, dopo una attenta olfazione, è risultato essere più rotondo e armonico rispetto all’altro bicchiere riempito con lo stesso vino proveniente dalla stessa bottiglia.

Tutto nasce quando il Maestro viene a conoscenza di uno studio dell’università di Madison, nel Wisconsin, che ha evidenziato come le mucche che ascoltano musica classica e per l’esattezza sinfonie di Mozart producono in media più latte rispetto alle loro colleghe che ascoltano i Led Zeppelin oppure che non ascoltano affatto musica; nella stessa Università è stato condotto anche un esperimento con dei topi, ai quali avevano fatto ascoltare la 488 di Mozart; questi animali trovavano prima degli altri la via di uscita da un labirinto, riuscendo ad ottimizzare tutte le sensazioni, a cominciare dal senso di orientamento fino alla capacità di rilassamento, eliminando ogni possibile forma di stress; questa notizia accese nella mente di Vessicchio la curiosità, sfociata nelle studio delle molecole mosse dalla musica. Il Maestro ha condotto numerosi studi, a partire da alcune piante grasse, per poi passare ai pomodori, ai limoni, al vino e alle mele.

Per informazioni: www.foodandbook.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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