Si conclude oggi il Salone degli extravergini tipici inaugurato sabato 3 marzo alla Stazione Marittima di Trieste con l’organizzazione di Aries, Azienda speciale della Camera di commercio Venezia Giulia.
L’azienda riunisce le due precedenti Camere di Trieste e Gorizia e ha collaborato con l’Associazione nazionale Città dell’Olio presieduta da Enrico Lupi. Quest’anno la
manifestazione, giunta ormai alla 12ª edizione, ha scelto di iniziare con la proclamazione dei vincitori del suo concorso, con la Sardegna che ha fatto il pieno di premi. “Luna nera di Oliena” dell’Azienda Agricola Sebastiano Fadda oltre al premio per il miglior fruttato medio si è aggiudicata anche la menzione speciale della Giuria Ristoratori, quella della Giuria Popolare e per finire anche la menzione Ex Albis Ulivis.
Conoscere l’olio per saperlo usare in maniera corretta fa parte di un percorso di apprendimento essenziale. «L’olio - racconta
Teo Fernetich, cuoco croato del ristorante San Rocco di Verteneglio - è l’accento, il timbro del piatto. È una componente fondamentale che fa parte della minoranza italiana in Istria e partecipante alla seguitissima scuola di cucina di Olio Capitale. Un ottimo piatto può essere rovinato dall’olio sbagliato. Nella nostra cucina abbiamo la fortuna di poter utilizzare l’olio istriano prodotto dai nostri ulivi, ma lavoriamo ugualmente con una scelta di olii diversi da utilizzare in diverse situazioni». Tra tanti espositori new entry di varie regioni italiane, in prevalenza Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Alcuni espositori sono invece frequentatori assidui della manifestazione con una decina di anni di presenze.
Tra questi l’azienda dagli estremi opposti d’Italia
Viragì, che produce olio extra vergine di oliva, ma anche passate di pomodoro ciliegino a Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa,e la
Fattoria Ramerino da Bagno a Ripoli alla periferia di Firenze con cultivar di moraiolo e frantoio, oltre alla propria etichetta Guadagnòlo.
Per informazioni:
www.oliocapitale.it