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A Rimini torna “Al Meni” Il circo dei sapori in riva al mare

di Tiziano Argazzi
 
18 giugno 2019 | 15:51

A Rimini torna “Al Meni” Il circo dei sapori in riva al mare

di Tiziano Argazzi
18 giugno 2019 | 15:51
 

L’iniziativa ideata da Massimo Bottura (3 stelle Michelin e membro Euro-Toques) si terrà il 22 e 23 giugno. Due giorni dedicati ai alla cucina d’autore, nella cornice di un circo felliniano.

A Rimini, in piazzale Fellini e sul lungomare, in un gigantesco tendone colorato, va in scena “Al Meni” il circo mercato dei sapori. Un evento di alta gastronomia, artigianato e tradizione nato sei anni fa per fare in modo che per due giorni la via Emilia dei sapori scendesse verso il mare con i suoi prodotti d’eccellenza per dare vita a una festa del gusto unica al mondo, dedicata al cibo in tutte le sue forme.

Il grande tendone felliniano (A Rimini torna Al Meni Il circo dei sapori in riva al mare)
Il grande tendone felliniano

La formula è rimasta quella degli anni scorsi. Quindi, accanto al pluripremiato cuoco emiliano ci saranno 24 chef, 12 astri nascenti della cucina internazionale e 12 fra i più qualificati rappresentanti della cucina e della tradizione emiliano romagnola che, in coppia, si alterneranno fra sabato e domenica nella grande cucina a vista per creare piatti unici a prezzi da street food. Le eccellenze del territorio saranno in bella mostra nei banchi del mercato sul lungomare. Sarà, al tempo stesso, una straordinaria vetrina dei prodotti gastronomici emiliano romagnoli e un viaggio con il gusto e con la mente nei giacimenti golosi degli chef.

Di fronte al tendone felliniano è in programma lo speciale “Matrioska”, il lab-store itinerante dell’artigianato, un salone a cielo aperto all'insegna dell’unicità e del “fatto a mano”. Artigiani e designer si avvicinano tema del food per mostrare e dimostrare le loro idee e le loro creazioni e il loro saper fare. Poi nella rotonda attorno al circo, speciali punti street food gourmet incontreranno il gelato stellato. Altri momenti clou, la festa in spiaggia del sabato sera e il picnic stellato della domenica mattina nei giardini del Grand Hotel.

Come si è detto l’idea di “Al Meni” - che tradotto dal dialetto romagnolo sta per “le mani”, ovvero “le cose fatte col cuore e con le mani” - ha preso forma sei anni fa nella testa di Bottura, che ha immaginato un tendone del circo di ispirazione felliniana, in mezzo alla piazza a lui dedicata e pensato ad una grande celebrazione della cucina e dei prodotti dell’Emilia Romagna nel clima spontaneo di una festa di strada. A trasformare l’idea in un evento è stato il Comune di Rimini, insieme alla passione e al sapere dell’Associazione Chef to Chef Emilia Romagna Cuochi e di Slow Food Emilia Romagna, cui spetta il compito di esaltare i prodotti di una regione, unica in Europa, a vantare un paniere di 44 prodotti Dop e Igp fra cui il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Culatello di Zibello ed i salumi di mora romagnola e quelli piacentini. A questi bisogna aggiungere i produttori di miele e quelli di frutta, verdura e biscotteria che metteranno a disposizione una esposizione unica, con cui assaggiare, conoscere e acquistare una dispensa speciale. La selezione è a cura di CheftoChef Emiliaromagnacuochi, con la collaborazione di Slow Food e della Strada dei Vini e dei Sapori di Rimini.

Massimo Bottura (A Rimini torna Al Meni Il circo dei sapori in riva al mare)
Massimo Bottura

Presente il gotha della cucina
Come sempre, nutrito il parterre di chef capitanati da Massimo Bottura. I 12 emiliano romagnoli presenti sono Davide di Fabio, sous chef dell’Osteria Francescana di Modena, Franco Cimini, Giovanni Cuocci, Rino Duca, Mario Ferrara, Luca Marchini, Marco Cavallucci, Matteo Salbaroli, Michele Bacilieri, Raffaele Liuzzi e Claudio Cesena. I 12 stranieri invece sono Bledar Kola, chef di riferimento in Albania, Colombe Saint Pierre e Jefferson Alvarez in rappresentanza della gastronomia canadese, Simone Tondo chef stellato di Parigi, Giovanni Passerini che, per primo, ha portato la qualità della cucina italiana contemporanea nella capitale francese. Sempre dalla Francia arrivano Tischenko e Marie Victorine Manoa. A questi si aggiungono Evelyn e Kim di Inari a Helsinki, Francisco Cardenas, sous chef cileno del Kadeau Copenhagen, Dalad Kambhu di Berlino, Tom Anglesea chef di uno dei posti più cool che ci sono in questo momento a Londra, Tim Butler in arrivo da Malta e Jordan Bailey che dopo essere stato lo chef di cucina del 3 stelle norvegese Maaemo, ha deciso di aprire Aimsir (il meteo) in Irlanda.

I cuochi di Al Meni (A Rimini torna Al Meni Il circo dei sapori in riva al mare)
I cuochi di Al Meni

Al Meni 2019 è “plastic free”
L’edizione di quest’anno ha anche una particolare declinazione verso i temi cari a Rimini, quelli della sostenibilità ambientale e del recupero delle eccedenze alimentari. Nell’anno in cui la città romagnola, fra le prime in Italia, ha deciso di sposare la filosofia “plastic free” anche sulla spiaggia (con una nuova ordinanza balneare che dispone il divieto della vendita di bevande in bicchieri o con cannucce di plastica usa e getta), “Al Meni” si presenta in versione “green”.

L’impegno è quello di arrivare ad essere il primo evento libero dai rifiuti di plastica monouso e puntare sul riuso e sul riciclo. Tutti i produttori e i punti street food gourmet utilizzeranno unicamente carta o materiali biodegradabili per la somministrazione al pubblico. Sono poi tanti gli appuntamenti e i laboratori organizzati da Slow Food e dedicati al “mare bene comune” e al contrasto all’utilizzo della plastica.

Verranno anche moltiplicati i punti di distribuzione di acqua gratuita a salvaguardia dell’ambiente, in collaborazione con il Gruppo Hera, evitando l’utilizzo di bottiglie di plastica e limitando la produzione di rifiuti ed inquinamento, così come l’utilizzo di contenitori per la raccolta dei materiali compostabili utilizzati.

“Matrioska”, il lab-store itinerante dell’artigianato (A Rimini torna Al Meni Il circo dei sapori in riva al mare)
“Matrioska”, il lab-store itinerante dell’artigianato

“Al Meni” aderisce a Food for Good
L’impegno ad essere ogni anno più attenti all’ambiente e sostenibili continua sul fronte della lotta allo spreco alimentare grazie alla collaborazione con Food for Good, che prevede il recupero del cibo non consumato al termine dell’evento: un impegno che da quest’anno coinvolgerà anche gli alberghi di Rimini con il progetto Food for Good Hospitality. Food for Good, il progetto sorto nel 2015 per combattere  lo spreco alimentare ed aiutare le persone che vivono in condizioni di difficoltà, prevede che, al termine degli eventi, il cibo di ottima qualità non consumato, ma perfettamente conservato, venga recuperato dai volontari delle Onlus per essere consegnato alla struttura caritatevole più vicina. Avverrà così ad “Al Meni”: il cibo sarà destinato alla Mensa dei Poveri di Rimini gestita dall’Opera di Sant’Antonio.

Ma il sostegno di Rimini alla lotta allo spreco alimentare non si limita ad Al Meni. La volontà dell’Amministrazione Comunale di fare della città una “destinazione sostenibile” ha dato vita a una “declinazione” di Food for Good: Food for Good Hospitality. L’iniziativa apre, già a partire da questa estate, Food for Good agli alberghi che saranno quindi sensibilizzati su come ridurre lo spreco di cibo e su come recuperarlo e donarlo. Lo scorso anno Food for Good è stato inserito tra le best practice presenti sulla Piattaforma dell’Ue sul tema delle perdite e degli sprechi alimentari (EU Platform on Food Losses and Food Waste). La piattaforma è stata istituita due anni fa dalla Commissione europea nell’ambito del Piano d’azione dell’Ue per l’economia circolare del 2015 per individuare, condividere e sviluppare soluzioni per ridurre lo spreco nella filiera alimentare.

L’evento si svolge il 22 e 23 giugno 2019 dalle 10 fino a notte. Ingresso gratuito.

Per informazioni: www.almeni.it

Foto: Giorgio Salvatori e Riccardo Gallini (Archivio Fotografico Assessorato Turismo Comune di Rimini)

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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