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Citterio, il fatturato del 2022 ha raggiunto i 570 milioni di euro

Citterio, un'azienda storica di salumi con sede a Rho, in provincia di Milano, ha raggiunto nel 2022 un fatturato complessivo di 570 milioni di euro come gruppo. Di questa cifra, circa due terzi provengono dalle [...]

 
04 ottobre 2023 | 13:09

Citterio, il fatturato del 2022 ha raggiunto i 570 milioni di euro

Citterio, un'azienda storica di salumi con sede a Rho, in provincia di Milano, ha raggiunto nel 2022 un fatturato complessivo di 570 milioni di euro come gruppo. Di questa cifra, circa due terzi provengono dalle [...]

04 ottobre 2023 | 13:09
 

Citterio, un'azienda storica di salumi con sede a Rho, in provincia di Milano, ha raggiunto nel 2022 un fatturato complessivo di 570 milioni di euro come gruppo. Di questa cifra, circa due terzi provengono dalle vendite all'estero. Questo risultato rappresenta un notevole incremento dell'11% rispetto all'anno precedente. Per questa family company, che ha una storia di sei generazioni, si tratta di un importante traguardo, con una crescita a doppia cifra, nonostante le sfide legate agli aumenti dei prezzi delle materie prime e del costo dell'energia, principalmente causati dalla guerra russo-ucraina.

Citterio il fatturato del 2022 ha raggiunto i 570 milioni di euro

Citterio ha raggiunto nel 2022 un fatturato di 570 milioni di euro

Citterio è presente in oltre 50 paesi in tutto il mondo ed è stata confermata anche nel 2022 come una delle aziende leader nel mercato degli affettati confezionati a peso fisso. Questo successo è dovuto in gran parte all'impegno quotidiano dei suoi oltre 1200 dipendenti che lavorano nei nove stabilimenti dislocati in cinque regioni italiane, oltre a due stabilimenti situati negli Stati Uniti, a Freeland in Pennsylvania. L'azienda ha sempre dato grande importanza all'innovazione e all'evoluzione dei salumi, ponendo una particolare attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto della tradizione, ma senza trascurare le esigenze emergenti dei consumatori. Per questo motivo, ogni anno Citterio rinnova il suo impegno nell'innovazione e nel 2022 ha investito ben 35 milioni di euro, corrispondenti a circa il 6,5% del suo fatturato totale. Una parte significativa di questi investimenti è stata destinata agli Stati Uniti, con l'ampliamento della capacità produttiva degli stabilimenti al fine di rendere più efficienti e flessibili i processi di produzione, per soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori americani.

Nel corso del 2022, Citterio ha anche investito in Italia, concentrando gli sforzi principalmente sui propri prosciuttifici, che producono principalmente prodotti Dop, e sui salumifici, dove viene realizzato il salame, un prodotto iconico e storico per l'azienda. Questi investimenti miravano ad aumentare la capacità produttiva degli stabilimenti, garantendo al contempo un elevato standard qualitativo dei prodotti. «L'investimento di importanti risorse permette di creare soluzioni sostenibili e prodotti di qualità per poter offrire una proposta di valore ancora più ampia ai nostri consumatori italiani ed esteri» ha sottolineato Alessandro Riva, direttore marketing dell'azienda. «La nostra attenzione verso tutto ciò che è innovazione è massima fin dalla nascita dell’azienda, per questo Citterio investe nell’analisi del mercato monitorando i nuovi bisogni del consumatore e nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche, sia di prodotto che di packaging, per garantire sempre un prodotto sicuro con la massima qualità. Innovazione produttiva e sviluppo tecnologico restano dunque un punto strategico per far sì che Citterio sia uno dei leader nel settore dei salumi pre-affettati».

L'evoluzione continua dell'azienda ha riguardato anche il packaging dei prodotti, con l'adozione di materiali innovativi e sostenibili. Dal 2011, l'azienda ha intrapreso un percorso per ridurre del 25% l'uso di plastica nelle vaschette, mentre nel 2015 ha introdotto un vassoio riciclabile in carta per la linea Bio, riducendo la plastica di oltre il 60%. Nel 2022, Citterio ha ulteriormente diminuito del 20% l'uso di plastica nel packaging della linea Taglio Fresco.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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