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Verdone Nano di Colognola: un tesoro primaverile dalle colline del Veronese

A Colognola ai Colli (Vr) si è radicata la coltivazione del pisello Verdone Nano, caratterizzato dalla forma rotondeggiante e il colore verde brillante, unite alla maturazione precoce e alla dolcezza [...]

 
17 maggio 2024 | 18:23

Verdone Nano di Colognola: un tesoro primaverile dalle colline del Veronese

A Colognola ai Colli (Vr) si è radicata la coltivazione del pisello Verdone Nano, caratterizzato dalla forma rotondeggiante e il colore verde brillante, unite alla maturazione precoce e alla dolcezza [...]

17 maggio 2024 | 18:23
 

Della coltivazione del pisello, inteso come legume da servire in tavola, si parla già nel 1300, ma è intorno alla fine del 1600 che tale tesoro primaverile diventa un vero e proprio ingrediente dei piatti cucinati nelle corti d’Europa: pare infatti che prima di questa data i piselli venissero consumati crudi e anche con una certa diffidenza. Ta le colline del veronese, precisamente a Colognola ai Colli, si è radicata questa coltivazione che ha rappresentato per secoli una fonte di ricchezza per la popolazione rurale della zona.

Verdone Nano di Colognola: un tesoro primaverile dalle colline del Veronese

Piselli della varietà Verdone Nano di Colognola ai Colli

«La zona è principalmente vocata alla coltivazione della vite - precisa l’assessore all’agricoltura del Comune di Colognola, Andrea Nogara - ma per arrotondare i magri introiti molti si sono dedicati alla coltura del Verdone Nano che veniva piantato principalmente sotto alle viti, con una precisa e studiata cronologia. Quando la vite incominciava a produrre abbastanza foglie e tralci, la pianta dei piselli sottostante era già pronta a consegnare i suoi frutti: in questo modo usufruiva della luce del sole fino alla fine e non veniva ostacolata dalla sua “vicina”».

Pisello Verdone Nano: gusto che racconta la terra

Gli elementi che caratterizzano la varietà del Verdone Nano sono la forma rotondeggiante e il colore verde brillante, unite alla maturazione precoce e alla dolcezza. «Una garanzia per saper cogliere il momento di staccare i baccelli è dato dall’assaggio dei piselli crudi - afferma Mauro Franchi, presidente dei Bisicoltori di Colognola - Tale operazione indica senza ombra di dubbio lo stato di maturazione dei frutti, che possiedono una vera e propria identità organolettica, dovuta al terreno ricco di basalti che dona alle colture una sapidità e una mineralità particolari».

Verdone Nano di Colognola: un tesoro primaverile dalle colline del Veronese

Pisello Verdone Nano: gusto che racconta la terra

Inoltre, anche l’esposizione al sole gioca un ruolo fondamentale, dal momento che i crinali vulcanici di Colognola permettono alle colture di essere esposte alla luce dall’alba al tramonto. «Ed è il clima che poi determina le dimensioni dei baccelli - riprende il produttore Zeno Dalla Chiara - poiché più è caldo e più il baccello si accorcia e presenta pochi “chicchi” e grossi, mentre se la temperatura si mantiene più fresca, il baccello si allunga e all’interno ci sono più bisi ma più piccoli».

Tradizione e passione: i bisicoltori di Colognola e il Verdone Nano

L’associazione di Bisicoltori riunisce attualmente 26 produttori, di cui 2 biologici, che producono complessivamente fra gli 800 e i 900 quintali di piselli a stagione, che vengono poi venduti alla grande distribuzione e alla ristorazione soprattutto di Verona e provincia, con un piccolo enclave a Vicenza, con un prezzo che va dai 3€ al kg per ristoratori e supermercati oppure parte da 4€ al chilo in su per il dettaglio.

Verdone Nano di Colognola: un tesoro primaverile dalle colline del Veronese

Tradizione e passione: i bisicoltori di Colognola e il Verdone Nano

Tutto viene fatto a mano: la semina, che avviene generalmente a fine novembre, ma che può prolungarsi anche fino a febbraio (il Verdone Nano è infatti un prodotto autunno-vernino) e anche la raccolta, per la quale vengono impiegate diverse persone che si coordinano in modo perfetto, anche in vista della Sagra dei Bisi che ripete ogni anno il suo rituale di festa e di promozione territoriale.

«La Sagra dei Bisi di Colognola dal 2019 ha acquisito il marchio “Sagre di qualità” istituito dall’Unione nazionale della Pro Loco d’Italia (Unpli )- spiega Alfonso Avogaro, presidente della locale Pro Loco che coordina la manifestazione - e quest’anno si svolgerà per due weekend: dal 17 al 20 e poi dal 24 al 27 maggio nel cortile di Villa Aquadevita». Nata come semplice mercato di agricoltori che vendevano al pubblico il proprio prodotto, è cresciuta nel tempo grazie al lavoro dei volontari e delle forze locali che hanno sempre lavorato in sinergia con l’Amministrazione Comunale, ora retta dal sindaco Giovanna Piubello.

Sagra dei Bisi di Colognola: weekend tra sapori, tradizione e divertimento

Per la manifestazione è previsto l’impiego di almeno 50 quintali di piselli interi (14 q puliti) che saranno venduti nei chioschi preparati per l’occasione, accanto ai piatti tipici della tradizione: “fettuccine coi bisi”, pasta fresca all’uovo con un condimento di piselli appena arrossato di pomodoro, e i “ri-bisi”, arancini di riso e piselli fritti da mangiare come street food.

Verdone Nano di Colognola: un tesoro primaverile dalle colline del Veronese

Figuranti nelle vesti di Conte, Contessa De Bisis e Maggiordomo

Nel corso dello svolgimento della manifestazione sarà organizzata la “Bisiclettada”, un giro in bicicletta rivolto alle famiglie per promuovere contemporaneamente il territorio di Colognola e la mobilità sostenibile. «Inoltre, è stato avviato un proficuo dialogo con il Comune di Soave che organizza la Festa medievale e del vino Soave, che si terrà a Soave dal 17 al 19 maggio - aggiunge Enrico Martelletto, assessore alla Valorizzazione del territorio di Colognola - tanto che le due località sono unite da un servizio navetta». A latere, “Ville e Vino”, due passeggiate storico-culturali, nelle due domeniche di sagra, dove i visitatori potranno scoprire le bellezze di alcune ville del territorio degustando una selezione di vini. Inoltre, Il Verdone Nano sarà anche protagonista del docu-film “Bisi e sorrisi” realizzato dal regista Mauro Vittorio Quattrina e che sarà trasmesso durante la 66ª Sagra dei Bisi.

Da ricordare che fra le colline di Colognola, sono davvero molte le dimore nobiliari che ai tempi della Serenissima sono state abitate dai nobili del contado. Fra queste, ricordiamo Villa Nichesola, ora diventata un ristorante e un bed&breakfast di livello, dalla quale si può partire per ammirare un’altra bellezza di Colognola, il Santuario di Santa Maria della Pieve, un edificio datato tra l’XI° e XII° sec. costruito su vestigia di un tempio romano dedicato a Mercurio e delle cui tracce rimangono testimonianze nell’area circostante. All’interno della chiesa, la statua della Madonna della Pieve, alla quale viene attribuito un prodigio nel 1836 quando, secondo la narrazione popolare, liberò il paese del flagello del colera. Il fatto viene ricordato ogni anno nell’ambito della Festa dell’Antico voto.

di Denise Battistin

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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