Il California Prune Board (CPB) continua a rafforzare le proprie attività per sostenere la categoria premium delle prugne secche, con particolare attenzione al commercio internazionale e ai consumatori. L’organizzazione rappresenta 400 coltivatori e 26 confezionatori nelle valli di Sacramento e San Joaquin, garantendo un’offerta costante durante l’anno e standard produttivi elevati in termini di sicurezza alimentare e qualità.

California Prune Board: ricerca e sostenibilità per il futuro delle prugne secche
Ricerca genetica e nuove varietà
Elemento distintivo del CPB è l’impegno in un programma genetico unico al mondo per la prugna della California, realizzato in collaborazione con l’Università di UC Davis. Con oltre 2,5 milioni di dollari investiti, la ricerca sta portando a varietà che migliorano dimensione, dolcezza e qualità del frutto, riducendo al contempo i rischi di malattie e i tempi di essiccazione. La varietà UC Yolo Gold, la prima prugna brevettata, rappresenta un esempio concreto di questi risultati, grazie alla costanza produttiva e alla qualità organolettica.
Frutteti più resilienti
Le attività di ricerca riguardano anche la gestione delle malattie, la valutazione dei portinnesti e le tecniche di potatura ed essiccazione. Tecnologie di imaging e precisione sono in fase di test per rendere più efficiente il diradamento e la raccolta, con l’obiettivo di mantenere produttività costante e mitigare i costi operativi. Altri ambiti di intervento riguardano la sicurezza dei lavoratori e l’adozione di pratiche agricole ecocompatibili, fondamentali per la tutela dell’ecosistema californiano.
Tradizione e innovazione nei metodi di coltivazione
La produzione californiana si distingue a livello mondiale perché il 100% delle prugne viene essiccato in tunnel, una tecnica che garantisce omogeneità e qualità del prodotto. Allo stesso tempo, il CPB amplia la ricerca su nuove tecniche di essiccazione, puntando su efficienza e sostenibilità. La valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) rappresenta un ulteriore strumento per migliorare la coltivazione, l’essiccazione e la distribuzione, mentre nei frutteti si sperimentano soluzioni legate a irrigazione, energie rinnovabili e difesa integrata dalle infestazioni.
Esther Ritson-Elliott, direttrice marketing e comunicazione Internazionale del CPB, ha spiegato: «Coltivatori e confezionatori di Prugne della California continuano a cercare modi per migliorare resa e qualità a supporto della domanda nazionale e globale delle nostre prugne secche di alta qualità, nutrienti e versatili». E aggiunge: «Investendo nella ricerca produttiva e collaborando con partner chiave come l’università californiana UC Davis, possiamo individuare soluzioni in anticipo rispetto a potenziali sfide, dalle problematiche legate al clima ai costi e alla disponibilità della manodopera. Gli investimenti nella ricerca produttiva pionieristica e nei programmi varietali portano benefici ai buyer globali e ai consumatori, permettendoci di garantire un approvvigionamento stabile di prugne premium in tutto il mondo, sostenendo al contempo il futuro della nostra industria».