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Tutti dalla parte di Draghi. Il plauso dei partiti al programma

 
17 febbraio 2021 | 18:59

Tutti dalla parte di Draghi. Il plauso dei partiti al programma

17 febbraio 2021 | 18:59
 

Il discorso di Mario Draghi in Senato mercoledì mattina ha incassato numerosi applausi a 360 gradi. I partiti si sono schierati a favore praticamente all’unanimità, anche se il voto di fiducia - quello ufficiale - arriverà solo nella notte tra mercoledì e giovedì. Le stime dicono comunque che Draghi può dormire sonni tranquilli.

Tutti dalla parte di Draghi Il plauso dei partiti al programma

Partiti convinti da Draghi

Prima approvazione da chi il Governo attuale l’ha voluto, magari non nei nomi e cognomi, ma sicuramente nell’aver fatto “saltare” il precedente. Protagonista ovviamente Matteo Renzi che ha detto: «Il mio futuro? Intanto mi rilasso per qualche settimana. Ora il volante ce l'ha uno che sa guidare e questo mi tranquillizza». È quanto dichiarato dal leader di Italia viva, Matteo Renzi, ospite di Porta a Porta su Rai 1. «Draghi farà bene e secondo me Draghi è molto più politico di Conte - ha aggiunto il senatore -: ha fatto il segretario generale del Tesoro, il governatore della Banca d'Italia, il presidente della Banca centrale europea: è più politico di molti che lo hanno preceduto, quindi ha una capacità di amministrare la cosa pubblica in modo evidente. Non lo definirei un non politico, tutt'altro».

Guardando al suo passato, Renzi ha notato che «quando fai politica, sia che tu vinca sia che tu perda è un'esperienza umanamente intensa: quella a cui sono più legato è il sindaco, quella più importante è il presidente del Consiglio, quella più difficile l'ultima operazione. Il cambio Conte-Draghi - ha spiegato l'ex premier - è in assoluto, nella mia esperienza politica, la cosa più difficile, incredibile e più utile al Paese che abbia mai fatto».

Positiva anche la Lega con Matteo Salvini che ha riferito: «Quello dell'Euro non è un tema di attualità: chi ascolta Skytg24 si interessa di salute, di lavoro o di moneta? Io mi occupo di salute, scuola e lavoro, lascio ai filosofi le dissertazioni sulla moneta». Così Matteo Salvini su Skytg24, ha glissato sul passaggio del discorso in cui il premier Mario Draghi ha detto che «sostenere questo governo significa condividere l'irreversibilità della scelta dell'Euro».

«Ho fatto una riunione con i ministri e i sottosegretari: interverremo per dire che lavoreremo per portare più Italia in Europa, meno tasse, più cantieri, sulle partite Iva», ha aggiunto il leader della Lega e più tardi, ospite di Porta a Porta su Rai 1, ha spiegato che la gestione dei clandestini cambierà: «Assolutamente sì. I confini dell'Italia sono i confini dell'Europa. Un governo con la Lega, presieduto da una persona seria come Draghi, non può continuare ad avere l'Italia come punto di approdo e di non ripartenza. Controllare i nostri confini è interesse non solo italiano ma europeo».

Via libera anche da Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: «Io spero che Draghi ce la faccia, io tifo per l'Italia e faccio opposizione nell'interesse dell'Italia. Nelle due volte che ho incontrato Draghi gli ho detto: Noi siamo patrioti, se lei farà cose che consideriamo giuste per la nazione, ci saranno i nostri voti e non chiediamo ministri in cambio».

Il governo Draghi scavallerà l'anno prossimo l'elezione del presidente della Repubblica? «Io credo che sia nato anche per questo», ha replicato Meloni, spiegando poi che FdI darà il suo voto al Recovery plan se sarà convincente. «Assolutamente sì - ha chiarito -. Io mandai le mie proposte a Conte e gli chiesi di aggiungere alle grandi materie da lui citate alcune come lo sviluppo portuale, la questione della natalità, la sicurezza e legalità, il piano carcerario».

«Reputo che la pandemia abbia acutizzato ancor di più quel divario tra ricchissimi (pochi e sempre più facoltosi) e disgraziati (sempre di più e sempre più disagiati). La forbice si è allargata negli ultimi 30 anni per via delle scelte iper-liberiste adottate dalla politica. La classe media, il motore economico e sociale italiano, è stata indebolita. Molte scelte passate di Draghi (se poi si sia convertito staremo a vedere) sono state strumento di tale indebolimento. Oppormi a questo governo e dunque prendere le distanze dal Movimento che ha deciso di sostenerlo è stata per me una decisione naturale. Come naturale fu, nel 2013, candidarmi al Parlamento con il Movimento stesso», scrive su Fb Alessandro Di Battista.

PD E ZINGARETTI - «Bene il presidente Draghi. Dalle sue parole una conferma: l'Italia è in buone mani. Il Pd farà la sua parte in questa sfida», afferma il segretario Pd Nicola Zingaretti. «Un ottimo inizio. (Mi scuso per non aver consultato l'intergruppo prima di dirlo)», scrive su twitter Matteo Orfini. «Quello di Draghi è un discorso eccellente e inclusivo», dichiara Ermete Realacci, già presidente della commissione Ambiente della Camera ora presidente di Symbola.

LEU - «La casa come primo luogo di cura e la sanità del territorio come pilastro della riforma del Servizio Sanitario Nazionale. Dal Presidente Draghi le parole giuste sul futuro del nostro bene più prezioso», sottolinea su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.

FORZA ITALIA - «Ho ritrovato un grande Draghi, siamo fortunati. Un ottimo discorso, ossuto, essenziale, come quelli che faceva in Bankitalia e in Bce, ma qua in Parlamento ha una valenza straordinaria, senza retorica o captatio benevolentiae», dce il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta parlando con i giornalisti al Senato. «Da Draghi una vera svolta ambientalista», afferma la deputata Michela Brambilla. «Il presidente Draghi ha pronunciato un discorso dettagliato e di alto profilo, che guarda al futuro - ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi -, che delinea un'Italia capace di rialzarsi e di ripartire. È quanto gli avevamo chiesto nell'indicare per primi la necessità di una formula di governo che riunisse l'Italia per una grande risposta di fronte all'emergenza. Quello delineato oggi non è il programma di una maggioranza politica, è un 'comune denominatore' nel quale si possono ritrovare forze politiche diverse e alternative fra loro". "La conferma della vocazione europea e atlantica come orizzonte del nostro Paese, l'impegno a una riforma del fisco che comprende la riduzione del carico fiscale e a una riforma burocratica che favorisca l'attività di impresa, gli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, sono tutti argomenti che rafforzano le ragioni del nostro sostegno al governo", ha aggiunto Berlusconi che ha rimarcato, apprezzandolo, "l'impegno a sostenere meglio le categorie fin qui non garantite, come il lavoro autonomo - cui aggiungerei il commercio, l'artigianato e il turismo - e considero essenziale il rilancio di una campagna vaccinale che non è ancora decollata e che deve vedere il concorso di tutte le strutture disponibili, pubbliche e private, prima che le varianti del virus scatenino una nuova e più grave ondata di contagi". Quindi ha concluso: "L'amore per l'Italia e il senso del dovere cui ha fatto riferimento il Presidente del Consiglio sono la stella polare che ha orientato il nostro impegno responsabile dall'inizio della pandemia, è la ragione per la quale abbiamo chiesto la nascita di questo governo e per la quale lo sosterremo con impegno e dedizione totale all'interesse del Paese".

UDC - "Dal presidente Draghi è giunta un'indicazione forte e chiara", commenta il senatore dell'Udc Antonio De Poli.

MISTO - "Avevamo assicurato a Draghi una 'fiducia preventiva'. Il discorso programmatico di oggi conferma che abbiamo fatto bene. Ci riconosciamo pienamente nelle sue parole: sull'Europa e l'Euro, su un piano vaccinale immediato che coinvolga tutte le risorse disponibili pubbliche e private, sulla sostenibilità ambientale e l'innovazione per rilanciare l'economia, sulla necessità di evitare sprechi di risorse pubbliche, sulla concorrenza come elemento essenziale per la crescita economica, sulla coesione territoriale come su ricerca e scuola. Così come sulla strategia per il Next Generation Eu". Lo dichiara il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova. "E' una felice circostanza avere un uomo di questa qualità alla guida del governo", commenta l'ex premier Mario Monti.

I VERDI - "Quelle del Premier Draghi sono dichiarazioni programmatiche incoraggianti, che mettono insieme la lotta alla pandemia e quella alla crisi climatica", dichiara Angelo Bonelli, coordinatore dell'esecutivo nazionale dei Verdi ed esponente di Europa Verde.

CONFINDUSTRIA - Confindustria rivolge "un appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi: non vorremmo di nuovo, tra poche settimane - dice il presidente Carlo Bonomi -, assistere a una nuova protrazione del blocco generale dei licenziamenti al fine di prendere ancora tempo. Sarebbe l'invito alle imprese a rinviare ulteriormente riorganizzazioni, investimenti e assunzioni: un segnale decisamente sbagliato". E' invece "il momento di agire, per rendere davvero concreto l'impegno a non lasciare indietro nessuno", dice il leader degli industriali, con le riforme su ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 


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