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Hotel Terme Posta di Abano all'asta Aggiudicato per 450mila euro

 
18 febbraio 2021 | 12:35

Hotel Terme Posta di Abano all'asta Aggiudicato per 450mila euro

18 febbraio 2021 | 12:35
 

Asta giudiziara positiva per l'Hotel Terme Posta di Abano (Padova) che avrà una nuova vita dopo l'acquisizione da parte dell'avvocato Massimo Boscolo per una cifra pari a 450mila euro.

L'Hotel Terme Posta di Abano - Hotel Terme Posta di Abano all'astaAggiudicato per 450mila euro

L'Hotel Terme Posta di Abano (Fonte: Il Mattino di Padova)

«Una buona notizia per il rilancio delle nostre strutture dismesse», ha commentato il direttore di Federalberghi Terme, Marco Gottardo. «Siamo felici che un hotel storico come il Posta possa ripartire con una nuova proprietà. Segno che la nostra città rimane appetibile anche in periodo di pandemia». Sulla stessa linea anche l'assessore ai Lavori pubblici del comune padovano, Gian Pietro Bano: «Ho visto io stesso persone andare su e giùdall’hotel con del materiale. Evidentemente sono in corso leoperazioni di riordino e di pulizia prima di procedere con le operedi ammodernamento. È importante che l’hotel rimanga convocazione ricettiva e che non sia stata richiesto alcun cambio didestinazione a residenziale o commerciale», ha raccontato Il Mattino di Padova.

Dopo l’acquisizione dell’albergo un tempo denominato Tullio e diproprietà della famiglia Baraldo, resta da definire sempre all’asta il futuro di altri tre alberghi, il Firenze e il Grand Torino di via Flacco e il Villa Piave di viale delle Terme. Quest’ultimo, dichiarato fallito qualche mese fa dal Tribunale, èstato messo all’asta per un valore di 2 milioni di euro, con based’asta a 1,5 milioni di euro. L’asta, indetta dal curatorefallimentare Anna Maria Grazian, è stata fissata per il 30 marzo. All’asta anche l’hotel Commodore di Montegrotto.

«Abbiamo 25 strutture dismesse tra Abano e Montegrotto - ha aggiunto Gottardo - Speriamo che con la ripresa dell’attività alberghiera alcune di queste possano trovare una nuova identità,preferibilmente alberghiera. Siamo certi che la maggior parte delleoperazioni sarà completata entro l’anno. È chiaro che con iComuni, dove necessario, si possano valutare altri progetti dirigenerazione urbana. Abbiamo 2 mila posti letto, più del 10%dell’offerta, dismessi. Qualora questi hotel non possano ritrovarevita come strutture ricettive è fondamentale la riqualificazione conprogetti attinenti con la destinazione turistico-termale delterritorio»

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