Aperture a fine maggio? «Non ci stiamo». I ristoratori annunciano proteste
15 aprile 2021 | 12:46
Il Governo e le Regioni stanno preparando il piano di riaperture che partirà dal mese di maggio. Ma mentre si discute di protocolli e misure più stringenti per permettere il servizio sia a pranzo che a cena, anche in zona rossa (con due metri di distanza fra i tavoli all'interno dei locali), iniziano a levarsi i primi malumori.
«È inaccettabile», ha tuonato Pasquale Naccari, presidente di Tni Italia. «Se, come si legge dalle agenzie, le aperture dovrebbero essere verso fine maggio siamo di fronte a un evidente segnale di chiusura nei confronti di tutte le attività commerciali. Ormai siamo allo sfascio, si riesce ad aprire più tardi dell'anno scorso, quando non si conosceva il virus e non c'erano i vaccini», ha attaccato Naccari.
«L'Italia è allo sbando e viaggia senza direzione. Noi non lo accetteremo e non aspetteremo per dimostrarlo. La sofferenza è troppo alta, la gente non ce la fa più. O si apre e si dà un segnale oppure ognuno prenderà la propria strada assumendosene la responsabilità. Non ne possiamo più di vane promesse, siamo pronti a nuove, eclatanti dimostrazioni di protesta in tutta Italia già nei prossimi giorni. L'Italia s'è desta», ha concluso Naccari.
«È inaccettabile», ha tuonato Pasquale Naccari, presidente di Tni Italia. «Se, come si legge dalle agenzie, le aperture dovrebbero essere verso fine maggio siamo di fronte a un evidente segnale di chiusura nei confronti di tutte le attività commerciali. Ormai siamo allo sfascio, si riesce ad aprire più tardi dell'anno scorso, quando non si conosceva il virus e non c'erano i vaccini», ha attaccato Naccari.
«L'Italia è allo sbando e viaggia senza direzione. Noi non lo accetteremo e non aspetteremo per dimostrarlo. La sofferenza è troppo alta, la gente non ce la fa più. O si apre e si dà un segnale oppure ognuno prenderà la propria strada assumendosene la responsabilità. Non ne possiamo più di vane promesse, siamo pronti a nuove, eclatanti dimostrazioni di protesta in tutta Italia già nei prossimi giorni. L'Italia s'è desta», ha concluso Naccari.
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Alberto Lupini
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