A giugno L'Istat stima che il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,2% rispetto a maggio, (-0,3% sul mercato interno e -0,1% su quello estero). Si tratta del primo calo congiunturale dopo cinque mesi di crescita ininterrotta.

Nel confronto annuo, invece, il fatturato cresce del 18,0% (con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 15,7% su quello estero). Però per il Codacons, l'associazione che tutela i consumatori questo rialzo è dopato dal caro energia e dal forte rialzo dei prezzi in tutti i settori.
«Alla base della forte crescita tendenziale del fatturato non vi è certo una accelerazione delle attività dell’industria italiana, che anzi sul mese precedente registra la prima flessione dopo 5 mesi di crescita ininterrotta, ma l’impennata dei prezzi che si ripercuote sui dati Istat – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Non a caso il comparto energetico è quello che ha registrato gli incrementi di fatturato più marcati, con una crescita del +68,4% su base annua, falsando così l’intero indice del fatturato industriale. Numeri quelli sul fatturato che sono evidentemente “dopati” dall’escalation dei prezzi e dell’energia, e dal confronto con un 2021 caratterizzato ancora da restrizioni sul fronte Covid19».