Il Grand Hotel di San Pellegrino Terme (Bg), uno dei simboli del liberty italiano, si prepara finalmente a voltare pagina. Dopo anni di attesa, il progetto di restauro entra infatti nel vivo: lo studio di fattibilità è stato affidato a Lombardini22, società milanese di consulenza e design, che affiancherà la californiana Ekn Development, vincitrice del bando pubblico. L’investimento complessivo è di 64 milioni di euro, con una compartecipazione pubblica di cinque milioni - tre della Regione Lombardia e due del Comune - e un canone di affitto annuo simbolico di 10mila euro.

Il Grand Hotel di San Pellegrino Terme (Bg)
L’accordo con Ekn, che si occuperà della gestione dell’hotel per i prossimi 99 anni, era stato messo in dubbio nei mesi scorsi, ma l’ingresso di Lombardini22 ha rimesso tutto in moto. Il progetto, oltre al valore economico, è una grande occasione per restituire alla Val Brembana uno dei suoi edifici più iconici. «Il Grand Hotel San Pellegrino è un patrimonio storico straordinario, e rappresenta il primo di molti progetti che Ekn intraprenderà in Italia - ha detto Ebbie K. Nakhjavani, founder e ceo di Ekn Development. Merita la massima cura e attenzione, e con Lombardini22 siamo certi che questo progetto verrà portato avanti con eccellenza e visione».
Le parole di Nakhjavani trovano conferma anche da parte di Alessandra Magri, director hospitality di Lombardini22, che in un’intervista a Requadro ha raccontato lo spirito del lavoro: «Il progetto di fattibilità per il Grand Hotel San Pellegrino Terme ci dà l’opportunità di riscoprire i canoni del lusso e dell’eleganza di un tempo e di reinterpretarli in chiave moderna, contribuendo così a valorizzare parte del patrimonio storico del nostro Paese». Come spiegato da Magri, il primo passo sarà dare forma a un quadro chiaro e realistico, capace di tradurre l’idea in un piano concreto: «Questa fase - ha poi concluso - punta a plasmare il brief progettuale in una visione concreta: un’analisi mirata di aspetti tecnici, amministrativi ed economici che garantisce basi solide per poter riportare in vita questo imponente gioiello dei primi del ‘900».
Il futuro del Grand Hotel sarà all’insegna del lusso contemporaneo. Sono previste 118 camere distribuite su quattro piani, una spa all’avanguardia nel seminterrato che utilizzerà le sorgenti termali del paese e una speakeasy lounge riservata. Al piano terra troveranno spazio un ristorante di livello e boutique di lusso, mentre sotto la cupola verrà creato un ambiente con biblioteca-bar e terrazza panoramica. All’esterno, invece, il progetto prevede una piscina a sfioro, una vasca idromassaggio e un bar affacciato sul parco, oltre a campi da bocce, aree relax attorno a un fuoco e giardini curati. Un insieme di dettagli che punta a riportare in vita lo spirito raffinato di un luogo che, per decenni, ha rappresentato l’eleganza della villeggiatura lombarda.