Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 15 dicembre 2025  | aggiornato alle 01:51 | 116318 articoli pubblicati

Grano duro in calo: -10% in un anno, ma i segnali di stabilità arrivano a ottobre

Il prezzo del grano duro cala del 10% in un anno, attestandosi a 285 €/tonnellata. Dopo mesi di ribassi, a ottobre compaiono i primi segnali di stabilità, secondo i dati Bmti diffusi in occasione del World Pasta Day

 
23 ottobre 2025 | 18:39

Grano duro in calo: -10% in un anno, ma i segnali di stabilità arrivano a ottobre

Il prezzo del grano duro cala del 10% in un anno, attestandosi a 285 €/tonnellata. Dopo mesi di ribassi, a ottobre compaiono i primi segnali di stabilità, secondo i dati Bmti diffusi in occasione del World Pasta Day

23 ottobre 2025 | 18:39
 

Il grano duro, materia prima alla base della pasta italiana, costa oggi circa il 10% in meno rispetto a un anno fa, complice un’ampia disponibilità di prodotto sul mercato. Secondo l’analisi della Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti), i prezzi si attestano attorno a 285 euro a tonnellata, con una flessione del 3% rispetto a settembre. Tuttavia, «i primi segnali di stabilità» sono comparsi a inizio ottobre, dopo mesi di ribassi.

Grano duro in calo: -10% in un anno ma i segnali di stabilità arrivano a ottobre

Prezzo del grano duro in calo: -10% in un anno

Lo studio, elaborato sulla base dei dati raccolti dalle Camere di Commercio, mette in evidenza il deciso calo registrato a settembre. La discesa dei prezzi segue una dinamica di mercato influenzata da raccolti abbondanti e da una domanda più debole del previsto. La Bmti ha diffuso i dati in occasione del World Pasta Day, celebrato il 25 ottobre, occasione che pone l’accento sull’importanza di una materia prima strategica per la filiera agroalimentare italiana.

Anche sul piano internazionale, il mercato mostra un quadro analogo. Le quotazioni del grano duro canadese (Cwad fob St. Lawrence) hanno registrato a settembre una flessione del 6,7% su base mensile, risultando inferiori di circa sette punti percentuali rispetto a settembre 2024. Secondo gli esperti, il calo riflette il miglioramento delle stime produttive oltreoceano, che ha aumentato la disponibilità di prodotto, contribuendo a ridurre la pressione sui prezzi.

Gli operatori restano cauti. Le tendenze più recenti lasciano intravedere una possibile fase di assestamento dei listini, ma molto dipenderà dall’evoluzione del mercato globale e dal livello della domanda interna, in particolare da parte dell’industria della pasta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Lucart
Foddlab

Lucart
Foddlab

Beer and Food
Molino Pasini