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Lecce, Risorgimento: nuova gestione Tivoli tra investimenti e lavoro a rischio

L'Hotel Risorgimento di Lecce cambia proprietà: Gest Resort e Minor Hotels puntano al lusso con il brand Tivoli, ma il rilancio solleva dubbi su occupazione e clausole sociali per 54 dipendenti

 
30 ottobre 2025 | 12:33

Lecce, Risorgimento: nuova gestione Tivoli tra investimenti e lavoro a rischio

L'Hotel Risorgimento di Lecce cambia proprietà: Gest Resort e Minor Hotels puntano al lusso con il brand Tivoli, ma il rilancio solleva dubbi su occupazione e clausole sociali per 54 dipendenti

30 ottobre 2025 | 12:33
 

Il Risorgimento di Lecce, storico hotel situato in via Imperatore Augusto, nel cuore del centro storico tra piazza Sant’Oronzo e l’anfiteatro romano, cambia proprietà. La società salentina Gest Resort ha acquisito la struttura e, a partire dal prossimo aprile, la riaprirà al pubblico sotto l’insegna Tivoli, brand esclusivo della multinazionale Minor Hotels, al suo esordio in Puglia. L’investimento complessivo supera i 18 milioni di euro, inclusi i lavori di ristrutturazione interna, che prevedono il ridimensionamento delle camere da 47 a 45 e la realizzazione di una spa con piscina, zona massaggi e bagno turco.

Lecce, Risorgimento: nuova gestione Tivoli tra investimenti e lavoro a rischio

L'Hotel Risorgimento di Lecce

Strategia di gestione e qualità dell’offerta

Secondo Marco Gilardi, Senior Operation Director Italy & USA di Minor Hotels Europe & Americas, l’obiettivo è elevare gli standard qualitativi della città: «Vogliamo elevare l’offerta al di sopra degli standard qualitativi d’alta gamma attualmente garantiti a Lecce». La collaborazione tra Gest Resort e Minor Hotels prevede un contract management per la gestione, il rilancio e la ristrutturazione della struttura, con accesso ai fondi Pia Turismo. La selezione del personale sarà “glocal”, con circa 50 nuove assunzioni, valorizzando competenze già presenti sul territorio.

Sfide occupazionali e criticità sindacali

L’operazione ha però sollevato preoccupazioni sul fronte occupazione. Secondo Uiltucs Puglia, la cessione del ramo d’azienda non rispetterebbe la clausola sociale prevista dall’articolo 2112 del Codice Civile, rischiando di lasciare senza tutela i 54 dipendenti attuali, attualmente in ferie forzate. Il sindacato denuncia che le promesse di nuove assunzioni verrebbero realizzate solo dopo il licenziamento del personale esistente e chiede la convocazione urgente di un tavolo istituzionale presso la sede leccese di Arpal con la task force regionale per l’occupazione.

«Non possiamo accettare che dietro la facciata del rilancio turistico si nasconda un’operazione di pura speculazione», dichiarano Marco Dell’Anna e Giacomo Bevilacqua, sottolineando la necessità di trasparenza e rispetto della legge per tutelare i lavoratori che hanno contribuito a rendere l’Hotel Risorgimento un simbolo di Lecce e dell’ospitalità pugliese.

Prospettive per il settore alberghiero pugliese

Il nuovo progetto punta a rafforzare il ruolo del Risorgimento come destinazione di lusso per turisti e residenti, integrando esperienze di relax, gastronomia e socialità, coerenti con il brand Tivoli, presente da novant’anni sul mercato tra Brasile e Italia. L’operazione segna un potenziale punto di svolta per l’hotellerie di Lecce, con l’ambizione di attrarre flussi turistici di fascia alta e stimolare ulteriori investimenti in Puglia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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