Nei principali aeroporti italiani si potrà tornare a viaggiare con profumi, bottiglie d'acqua, vino e olio nel bagaglio a mano senza dover rispettare il limite dei 100 ml e senza nemmeno tirarli fuori ai controlli. Dopo quasi un anno di stop, stanno per tornare in funzione a pieno regime gli scanner di ultima generazione, sospesi in via precauzionale nel 2023. La novità, secondo quanto appreso dal Corriere della Sera da tre fonti industriali a conoscenza delle discussioni, potrebbe entrare in vigore già tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.

Addio ai 100 ml: i nuovi scanner in alcuni aeroporti italiani eliminano il limite sui liquidi
La svolta, che interessa scali come Milano Malpensa e Linate, Roma Fiumicino, Bergamo, Catania, Bologna e Torino, arriva dopo mesi di test e aggiornamenti tecnici sugli scanner Hi-Scan 6040 CTiX prodotti da Smiths Detection. Questi dispositivi, capaci di eseguire una sorta di Tac tridimensionale al bagaglio, consentono di rilevare in automatico la presenza di esplosivi senza dover estrarre dal trolley laptop, tablet o flaconi. L'approvazione definitiva dell'algoritmo aggiornato, riferiscono le fonti, è attesa entro venerdì 25 luglio, quando la Conferenza europea dell'aviazione civile (Ecac) potrebbe dare il via libera ufficiale. La possibilità di portare a bordo contenitori di liquidi senza limiti rappresenta un ritorno a una maggiore fluidità nei controlli aeroportuali, che da quasi vent'anni erano vincolati alle misure restrittive introdotte dopo l'11 settembre 2001. Il divieto dei flaconi sopra i 100 ml, in vigore dal 2006, è stato uno dei simboli di quell'epoca. Negli anni, grazie all'innovazione tecnologica, alcuni scali avevano iniziato a dotarsi di apparecchiature più evolute, capaci di scansionare in profondità gli oggetti nei bagagli a mano.
A Milano, ad esempio, le nuove tecnologie erano arrivate già in piena pandemia. Il software alla base degli scanner, approvato da Ecac, riconosce all'istante materiali potenzialmente pericolosi e genera immagini ad alta definizione, consentendo di viaggiare con creme, gel, bottiglie e cosmetici di grandi dimensioni senza problemi. Tuttavia, a maggio del 2023, un colpo di scena aveva bloccato tutto: la Commissione europea, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni tecniche dagli Stati Uniti, aveva infatti deciso di sospendere l'utilizzo delle funzioni avanzate proprio sul modello Hi-Scan 6040 CTiX, equiparandolo temporaneamente ai vecchi macchinari. Le limitazioni sono poi state estese il 1° settembre 2024 a tutti gli altri modelli di nuova generazione, facendo ripiombare molti aeroporti nel passato. Gli unici a godere di una deroga parziale sono stati i dispositivi elettronici, che hanno potuto continuare a restare nei bagagli senza dover essere estratti. Intanto, Bruxelles ha incaricato Ecac di svolgere nuovi test, mentre Smiths Detection ha messo mano all'algoritmo, lavorando a una nuova versione in grado di rispondere alle criticità evidenziate.
Il blocco temporaneo non ha solo creato disagio ai passeggeri, ma anche tensioni tra le società di gestione aeroportuale e le istituzioni europee. Aci Europe e Assaeroporti hanno espresso più volte il loro malumore per una decisione che ha causato anche importanti problemi organizzativi, soprattutto negli scali che avevano già investito milioni per l'installazione delle apparecchiature. E qui entra in gioco un altro nodo fondamentale: i costi. Gli scanner di nuova generazione costano in media otto volte più di quelli tradizionali e la loro manutenzione è quattro volte più onerosa. Adesso però si volta pagina, almeno negli aeroporti dotati di sistemi smart security. Qui i controlli torneranno ad essere più rapidi, senza lunghe file ai varchi e con meno stress per i viaggiatori. Al contrario, in tutti gli altri scali italiani dove queste apparecchiature non sono ancora state installate, le vecchie regole restano in vigore.