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lunedì 15 dicembre 2025  | aggiornato alle 16:35 | 116333 articoli pubblicati

Oltre 10mila hotel hanno già aderito alla class action europea contro Booking

Più di diecimila strutture si sono già mosse per chiedere un risarcimento. Nel mirino, ricordiamo, le clausole che per anni hanno limitato libertà tariffaria e margini degli hotel in tutta Europa [...]

 
30 luglio 2025 | 13:05

Oltre 10mila hotel hanno già aderito alla class action europea contro Booking

Più di diecimila strutture si sono già mosse per chiedere un risarcimento. Nel mirino, ricordiamo, le clausole che per anni hanno limitato libertà tariffaria e margini degli hotel in tutta Europa [...]

30 luglio 2025 | 13:05
 

Oltre 10mila hotel europei hanno già aderito alla class action contro Booking, chiedendo un risarcimento per anni di clausole ritenute anticoncorrenziali. E per chi ancora non ha fatto in tempo, c'è una nuova finestra utile: la deadline per registrarsi è stata prorogata fino al 29 agosto.

Oltre 10mila hotel hanno già aderito alla class action europea contro Booking

Diecimila hotel europei in azione contro Booking

L'azione legale - sostenuta da Hotrec, Federalberghi e più di 30 associazioni alberghiere nazionali - punta a far valere i diritti degli albergatori danneggiati dalle clausole di parity rate, ovvero quelle che per anni hanno impedito agli hotel di offrire sui propri canali prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli pubblicati su Booking. Il colpo di scena è arrivato il 19 settembre 2024, quando la Corte di Giustizia europea, con la sentenza C-264/23, ha stabilito che queste pratiche violano le norme Ue sulla concorrenza. Da lì è nata una mobilitazione senza precedenti. Più di diecimila strutture hanno già compilato il modulo sul sito www.mybookingclaim.com, dando il via alla procedura per unirsi alla causa. Un numero destinato a crescere, anche perché l'estensione della scadenza - inizialmente fissata a fine luglio - è stata pensata proprio per andare incontro agli albergatori nel pieno della stagione estiva.

«Gli albergatori europei soffrono da tempo di condizioni ingiuste e costi eccessivi. Ora è il momento di unirsi e chiedere giustizia. Questa iniziativa invia un messaggio chiaro: le pratiche abusive nel mercato digitale non saranno più tollerate dal settore alberghiero in Europa» ha dichiarato Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi. A coordinare l'intera azione è la fondazione Hotel Claims Alliance, supportata da un team internazionale di esperti legali ed economisti specializzati in diritto della concorrenza. La causa è inoltre finanziata da fondi specializzati, il che significa che per gli hotel partecipare non comporta alcun costo o rischio economico. La registrazione, ricordiamo, richiede solo pochi minuti, ed è accessibile a tutte le strutture interessate a far valere i propri diritti. Una battaglia legale che non riguarda solo le grandi catene, ma anche hotel indipendenti e realtà familiari, sempre più penalizzate da dinamiche di mercato spesso sbilanciate a favore delle piattaforme digitali.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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