Per il 2025, anno in corso, Firenze prevede un aumento del 31,8% degli eventi congressuali e una crescita del 9,5% dell'occupazione nel comparto. Numeri che confermano la spinta decisa della città sul fronte del turismo congressuale, diventato ormai una leva strategica per lo sviluppo economico e culturale del territorio. A fotografare questa tendenza è il nuovo Rapporto Oice - l'Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi, promosso da Federcongressi&Eventi e realizzato da Aseri, l'alta scuola dell'Università Cattolica. All'interno, un focus dedicato alla Città Metropolitana di Firenze, curato dalla Fondazione Destination Florence, mette nero su bianco i risultati e le prospettive di un settore in piena trasformazione.

Turismo congressuale: Firenze fa sistema e prepara il salto di qualità
I dati relativi al 2024 raccontano una filiera che, pur registrando un lieve calo nel numero assoluto degli eventi (10.938, -6,5% rispetto al 2023), è cresciuta sotto tutti gli altri punti di vista: i partecipanti sono saliti a 834.517 (+3,3%), le presenze totali hanno superato quota 1,3 milioni (+8,9%) e anche la durata media degli appuntamenti è aumentata, passando da 1,35 a 1,4 giorni. La tendenza è chiara: meno eventi, ma più rilevanti e meglio strutturati. Basti pensare che il numero medio di partecipanti per evento è passato da 69,1 a 76,3. Un altro indicatore interessante riguarda il peso del turismo congressuale sul totale delle presenze alberghiere: nel 2024 ha rappresentato il 14%, contro l'11,6% dell'anno precedente, segnando una crescita del 20,69%.
Il dato che forse più di tutti restituisce il senso del cambio di passo è quello legato agli eventi promossi da associazioni: sono passati dal 9,7% del totale nel 2023 al 18,6% nel 2024. Segno evidente che Firenze sta guadagnando terreno nel campo del turismo della conoscenza e della ricerca, un segmento di alto profilo che genera valore economico, culturale e scientifico. Su questo fronte si concentrano gli sforzi di Destination Florence, in collaborazione con Firenze Fiera, università, ospedali e centri di ricerca. Una rete che trova oggi un punto di riferimento concreto nel Florence Association Centre, il primo hub in Italia pensato per attrarre associazioni italiane e internazionali interessate a stabilire relazioni stabili con il territorio e organizzare eventi in città. Il centro mette a disposizione contributi economici, servizi avanzati e una rete relazionale ad alto livello, innescando sinergie con il mondo accademico e scientifico e creando un modello dinamico di sviluppo congressuale.
Quanto alla mappa delle sedi attive, nel 2024 l'86,9% degli spazi ha ospitato almeno un evento. Gli hotel congressuali si confermano in testa (65,5%), ideali per appuntamenti di dimensioni più contenute. Seguono le location non convenzionali come teatri e arene (22,5%), sempre più apprezzate per eventi corporate e convention, e le dimore storiche (11,5%). Per i grandi eventi resta centrale il polo di Firenze Fiera, punto di riferimento nazionale e internazionale. La crescita del comparto non si limita agli eventi organizzati, ma riguarda anche la visione di lungo periodo. Il 91% delle sedi ha già investito nel 2024 e il 78% ha in programma ulteriori interventi per il 2025, focalizzati su formazione, transizione digitale e sostenibilità. Il settore sta virando con decisione verso modelli di gestione responsabili, come dimostra la certificazione Iso 20121 ottenuta da Firenze Fiera nel 2023. Il clima tra gli operatori è positivo, e le previsioni per il 2025 vanno tutte nella stessa direzione: aumento del numero di eventi per il 31,8% delle strutture, crescita del fatturato per il 40,9% e incremento dell'occupazione pari al 9,5%.

Rapporto Oice: un'istantanea dell'incontro
Firenze ha ospitato nell'ultimo anno circa l'11% degli eventi congressuali dell'intero Centro Italia e il 3% di quelli a livello nazionale, con una quota del 12% in termini di presenze. Ma al di là delle cifre, pesa la qualità percepita dell'offerta e la reputazione internazionale della città. A dimostrarlo ci sono le 17 candidature vinte nel 2024 - eventi che si terranno entro il 2028 - con un indotto stimato di 38 milioni di euro e circa 16mila delegati attesi. Nei primi sei mesi dell'anno, inoltre, sono già stati acquisiti 5 congressi internazionali di alto profilo, per un totale di oltre 3.550 partecipanti e un impatto economico superiore ai 6 milioni di euro. «I dati del Rapporto Oice confermano che il turismo congressuale è uno dei motori più strategici per lo sviluppo economico della nostra città - afferma Jacopo Vicini, assessore allo Sviluppo economico, turismo, fiere e congressi del Comune di Firenze. La città sta investendo con visione su qualità, innovazione e sostenibilità, affermandosi come punto di riferimento internazionale per il turismo della conoscenza. Il lavoro sinergico tra istituzioni, operatori e mondo accademico ci consente di attrarre eventi ad alto valore aggiunto, che generano impatto economico, culturale e occupazionale diffuso su tutto il territorio».