La Milano Fashion Week si conferma tra i principali appuntamenti internazionali del settore moda. La città, insieme a New York, Londra e Parigi, rappresenta una delle quattro capitali mondiali del comparto. Secondo le stime del Centro studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, l’edizione in programma fino al 29 settembre 2025 genererà un indotto turistico pari a 239 milioni di euro, con un incremento del 12,3% rispetto a settembre 2024.

La Milano Fashion Week potrta un indotto di 239 milioni di euro
Shopping in testa, ma cala la spesa media pro capite
Il settore più rilevante resta lo shopping, con una previsione di quasi 110 milioni di euro destinati agli acquisti. Tuttavia, la spesa media pro capite dei visitatori si attesta a circa 1.600 euro, in leggera diminuzione rispetto allo scorso anno (-2,3%). La differenza resta marcata tra italiani e stranieri: i visitatori internazionali spendono infatti più degli italiani, confermando il ruolo di Milano come meta di turismo d’acquisto.
Ristorazione e hotellerie in crescita
La ristorazione e l’hotellerie beneficiano di oltre 93 milioni di euro complessivi, a conferma del ruolo centrale della città non solo come polo della moda, ma anche come destinazione gastronomica e di ospitalità. A questi si aggiungono 35,8 milioni di euro destinati ai trasporti, voce che riflette l’aumento dei flussi sia interni che provenienti dall’estero.
Aumentano i visitatori: più italiani ma anche più stranieri
I dati evidenziano un incremento significativo anche per quanto riguarda le presenze. I visitatori previsti sono oltre 149mila, in crescita del 15% rispetto al 2024. La componente italiana rappresenta circa il 64% del totale, mentre i visitatori internazionali coprono il 46%, segno di un evento che mantiene forte attrattività sul piano globale.
Prospettive per il 2026: febbraio supererà settembre
Se l’edizione di settembre registra numeri già importanti, le previsioni per il 2026 indicano che la Fashion Week di febbraio (25 febbraio - 3 marzo) sarà ancora più rilevante. Le stime parlano di un giro d’affari pari a circa 429,6 milioni di euro e di una partecipazione complessiva che dovrebbe raggiungere le 262mila persone. In questo scenario, l’appuntamento invernale rischia di superare quello autunnale, confermando il ruolo strategico di Milano nel calendario globale della moda.