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555 grammi a settimana per persona: il bilancio dello spreco alimentare italiano

In Italia lo spreco alimentare cala ma resta elevato: 555,8 grammi settimanali per persona contro l’obiettivo 2030 di 369,7. Lo spreco incide per il 10% sulle emissioni di gas serra e 1,5 miliardi di tonnellate di cibo vengono buttate ogni anno nel mondo [...]

 
26 settembre 2025 | 16:06

555 grammi a settimana per persona: il bilancio dello spreco alimentare italiano

In Italia lo spreco alimentare cala ma resta elevato: 555,8 grammi settimanali per persona contro l’obiettivo 2030 di 369,7. Lo spreco incide per il 10% sulle emissioni di gas serra e 1,5 miliardi di tonnellate di cibo vengono buttate ogni anno nel mondo [...]

26 settembre 2025 | 16:06
 

Il nuovo rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher International evidenzia un calo dello spreco alimentare in Italia, con 555,8 grammi di cibo gettato a persona ogni settimana. Un risultato migliore rispetto ai 683 grammi dell’agosto 2024, ma ancora lontano dall’obiettivo di 369,7 grammi fissato per il 2030 dall’Agenda ONU 2030.

 555 grammi a settimana per persona: il bilancio dello spreco alimentare italiano

Ogni italiano spreca ogni settimana più di mezzo chilo di cibo

A livello territoriale, il Centro Italia risulta l’area più virtuosa con 490,6 grammi, seguita dal Nord con 515,2 grammi, mentre il Sud registra 628,6 grammi. Le famiglie con figli mostrano comportamenti più responsabili, riducendo lo spreco del 17% rispetto a quelle senza. I grandi comuni presentano un calo del 9% rispetto ai centri medi.

Gli alimenti più sprecati e l’impatto economico

Secondo i dati, la frutta fresca guida la classifica degli alimenti più buttati con 22,9 grammi a settimana, seguita da verdura fresca (21,5 grammi) e pane (19,5 grammi). In Europa vengono sprecate 59 milioni di tonnellate di cibo l’anno, per un valore di 132 miliardi di euro, con una media di 70 chili per cittadino.

Effetti ambientali dello spreco alimentare

Lo spreco non è solo un problema sociale ma anche ambientale. È responsabile di quasi il 10% delle emissioni globali di gas serra, pari a cinque volte quelle dell’aviazione. Il 28% dei terreni agricoli, circa 1,4 miliardi di ettari, viene utilizzato per produrre alimenti che non saranno mai consumati. Inoltre, un quarto dell’acqua dolce destinata all’agricoltura – circa 250 km³ – viene sprecato.

La dimensione globale della fame e dell’insicurezza alimentare

Mentre il cibo viene sprecato, 673 milioni di persone soffrono la fame, pari all’8,2% della popolazione mondiale. Altri 2,3 miliardi di individui, inclusi 4,9 milioni di italiani, vivono in condizioni di insicurezza alimentare, senza un accesso costante a cibi nutrienti.

Comportamenti dei consumatori e Generazione Z

Il rapporto evidenzia che il 66% degli italiani è più attento alla sostenibilità, ma il 17% non ha cambiato abitudini. La Generazione Z emerge come campione antispreco: riutilizza gli avanzi, condivide il cibo, congela gli alimenti deperibili e utilizza strumenti digitali come l’app Sprecometro, che calcola l’impatto economico e ambientale di ogni spreco.

Prospettive future e strumenti per ridurre lo spreco

Secondo Andrea Segrè, direttore scientifico di Waste Watcher, è necessario rafforzare l’educazione alimentare e il valore del cibo per diminuire lo spreco, soprattutto nelle fasce più vulnerabili. La Legge 166/2016 ha già permesso il recupero di migliaia di tonnellate di alimenti, ma resta essenziale migliorare logistica e misure normative.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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