Il 2024 si apre con grandi novità per Tenuta de l'Annunziata, il Natural Relais immerso tra le colline che abbracciano il Lago di Como. La riapertura della struttura, prevista per il 16 febbraio, sarà infatti l'occasione per dare il benvenuto in famiglia a Domenico Ruberto che la proprietà ha scelto come nuovo gastronomy director per tutta la proposta di ristorazione della Tenuta. «Un incontro non casuale» afferma Ruberto, che ha sempre frequentato come cliente il Natural Relais «perché sin dal momento in cui varcavo il cancello di Tenuta de l'Annunziata, ho sempre percepito qualcosa di magico, autentico e di puro benessere». Storia, passione, amore per il lavoro e stima reciproca sono i valori condivisi che hanno unito la famiglia Guffanti-Pezzoli allo chef.
Tenuta de l'Annunziata, Domenico Ruberto è il nuovo gastronomy director
Con la collaborazione e il supporto della sua storica brigata, lo chef Domenico Ruberto svilupperà per Tenuta de l'Annunziata un progetto in più fasi: «Si parte con la rielaborazione dell'offerta del Ristorante Quercus - spiegano Elisabetta e Arianna Guffanti - dove serviremo una cucina classica con piatti della tradizione in cui continueranno a essere presenti gli ingredienti e le materie prime della Tenuta, con la consueta attenzione alla natura e alla genuinità, valorizzando il territorio in cui siamo immersi e per cui siamo stati riconfermati come Agriturismo a 5 girasoli, massimo riconoscimento della categoria. Tree Cocktail & Bistrot invece svilupperà una proposta bar e casual dining con una cucina sempre autentica, ma più smart di cui si potrà godere per tutta la giornata. Per l'estate, la proposta gastronomica verrà ampliata e diversificata con varie esperienze negli ambienti esterni e naturali della Tenuta. Infine, l'autunno vedrà concretizzarsi un'importante novità, la realizzazione di un progetto già definito che unirà ricercatezza, design, intimità, ospitalità e familiarità di cui non possiamo ancora svelare tutti i dettagli, ma che determinerà un'evoluzione significativa per la nostra offerta e che vedrà la massima espressione dello chef Domenico Ruberto».
Classe 1986, lo chef Ruberto fa il suo ingresso in Tenuta de l'Annunziata dopo un'esperienza di oltre diciotto anni al prestigioso Hotel Splendide Royal di Lugano, dove dal 2013 ha ricoperto il ruolo di executive chef. Nel 2018 ha consolidato la propria filosofia di cucina con l'apertura del ristorante gastronomico “I Due Sud”, nato da un suo concept e insignito nel 2021 della stella Michelin. E proprio Lugano ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso professionale e umano dello Chef. È infatti nella città ticinese che, una volta terminati gli studi in Calabria, sua terra d'origine, Domenico Ruberto ha deciso di trasferirsi per perfezionare il proprio percorso di formazione, conseguendo l'Attestato Federale di Capacità come cuoco. Negli anni, le sue ambizioni lo hanno portato a stretto contatto con alcune delle più importanti cucine al mondo. Tra le esperienze più significative, quella vissuta al Ristorante dell'Hôtel de Ville di Crissier, tre stelle Michelin allora regno di Benoît Violier, ma anche lo stage a Villa Crespi sul Lago d'Orta, oggi tre stelle Michelin, nella cucina di Antonino Cannavacciuolo. Nel 2018 viene proclamato “Chef Rivelazione” dalla Guida GaultMillau, che l'anno successivo gli assegna il punteggio di 16/20 mentre Falstaff 93/100.
Nel 2021, l'anno della sua prima Stella Michelin, entra a far parte dell'Associazione Les Grandes Tables de Suisse. Nel corso di questo percorso ricco di soddisfazioni, chef Ruberto ha elaborato la propria idea di cucina che, giunta oggi a piena maturazione, prende forma in un consapevole desiderio di ritorno alle origini, alla terra. Un'aspirazione che trova proprio nel contesto di Tenuta de l'Annunziata il terreno giusto per sedimentare ed evolversi. «Ho sempre pensato a noi cuochi come ‘promotori dei produttori', perché il risultato del nostro lavoro si fonda sulla materia prima che loro quotidianamente coltivano per darci la possibilità di esprimere la nostra tecnica e le nostre ispirazioni culinarie» dichiara lo chef.
«Nel mondo odierno, in cui tutto scorre velocemente, credo che il vero segreto in cucina sia voltarsi indietro e guardare al passato» continua Domenico Ruberto. «Anche questo significa essere sostenibili: adottare pratiche e metodi di un tempo, quando in cucina si rispettavano le stagioni e i cicli naturali della natura, proprio come la famiglia Guffanti-Pezzoli da anni sta facendo in Tenuta de l'Annunziata. Abbracciando il progetto Tenuta de l'Annunziata - conclude - realizzo un desidero, quello di rivivere l'emozione di produrre, insieme alla famiglia Guffanti-Pezzoli, le preziose materie prime che saranno all'origine dei nostri piatti e dei percorsi gastronomici. Per me si tratta di un vero e proprio ritorno alle origini: ho trascorso la mia adolescenza a raccogliere olive, pomodori e castagne e non posso negare che questa parte del mio percorso sia rimasta sempre presente dentro di me, nonostante io abbia vissuto delle esperienze indimenticabili in giro per il mondo».
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