Settantanta pizzaioli da tredici regioni, tre giornate di selezioni a Roma, nove finalisti: La Città della Pizza 2025 ha scelto i suoi protagonisti. A emergere dalle audition che si sono svolte dal 14 al 16 aprile al Garum - La biblioteca e museo della cucina, è stato un gruppo variegato per provenienza e stile, pronto ora a giocarsi il tutto per tutto nella finale del 14 settembre, per la prima volta ospitata nella cornice di Piazza di Siena.

La Città della Pizza 2025: ecco i 9 pizzaioli finalisti per la sfida di Piazza di Siena
Le selezioni, giunte alla nona edizione, hanno confermato il valore di un format capace di attrarre da nord a sud i migliori talenti dell'arte bianca. Lazio e Campania si sono dimostrate ancora una volta le regioni più rappresentate, ma non è mancata una partecipazione significativa anche da Veneto, Puglia, Sardegna e da tante altre aree della Penisola. Il livello si è rivelato alto sin dal primo giorno, con i partecipanti impegnati in una doppia sfida: prima su pizze tradizionali, Margherita o Marinara, e poi, per i migliori dieci di ogni giornata, con le proprie pizze cavallo di battaglia. Come da regolamento, le pizze sono state preparate utilizzando solo ingredienti selezionati e attrezzature professionali. La giuria, composta da maestri pizzaioli e professionisti del settore, è stata guidata da Luciano Pignataro, affiancato da Marco Quintili (I Quintili), Ciccio Vitiello (Cambia-Menti), Alessio Muscas (Fornace Stella&Muscas), dagli chef dell'Apci Lazio Alen Becic, Stefano Bartolucci e Fabrizia Ventura, dai tecnici Fortuna Pace e Luca Tudda (Associazione verace pizza napoletana), Domenico De Rose, Gianluigi Di Vincenzo, Carmine Vertice e dagli esperti di olio evo Elia Del Pizzo e Nunzio Scaramozzino (Unaprol, Evooschool).
«Questa prima fase si è conclusa con grande entusiasmo da parte dei pizzaioli e con altrettanta soddisfazione riscontrata tra i giurati - ha sottolineato Emiliano De Venuti, creatore de La Città della Pizza. Se il buongiorno si vede dal mattino, queste selezioni fanno ben sperare in un'edizione di altissimo livello e in una finale ricca di emozioni che anche quest'anno avrà un ruolo centrale nell'ambito delle giornate di Vinòforum. Siamo già proiettati al 14 settembre, questa la data che porterà il nostro contest per la prima volta a Piazza di Siena, un appuntamento da non perdere per le migliaia di appassionati che seguono la nostra manifestazione sin dal suo esordio». Lunedì 14 aprile si sono qualificati Michele Friello de La Storia (Vetralla) con la pizza Pizza e Patate (crema da condimento al formaggio, mix di grana e pecorino, pepe nero, patate al forno, provola affumicata, basilico, olio all'aglio, filetto di pomodoro pelato), Luca Fusacchia di Bordo (Roma) con Less is more (San Marzano, pacchetelle del Vesuvio, datterino rosso infornato, battuto di aglio, olio e prezzemolo, olio evo) e Carlo Fiamma di Pizza e Cantina (Amalfi) con Vietri sul Mare (crema di pomodorino giallo, tonno rosso, bottarga di tonno, polvere di olive caiazzane, pomodorino di Corbara alla pizzaiola, basilico cristallizzato).
Martedì 15 è stata la volta di Roberto Cupo di Robertino Cupo Pizza (Palomonte), che ha presentato Strada Cilento (stracciata, mozzarella di bufala cilentana, bresaola e bottarga di tonno, insalatone di carciofini freschi di Paestum marinati con olio, sale e prezzemolo, zeste di limone), Mirko Massaccesi de La Pizza di Mirko alla Valle (Nepi) con La pizza di Luna (aglio, olio peperoncino, patata dolce, pecorino) e Antonio Martino di Peppo a Cinecittà (Roma) con Il Cappello di Totò (bordo ripieno di ricotta di bufala dop, passata di datterino del Vesuvio, provola affumicata dei Monti Lattari, in uscita caciocavallo di grotta, 4 pepi rosa-nero-bianco-verde, basilico e olio evo Igp). Infine, mercoledì 16 hanno conquistato la finale Emanuele Rossi di Der Keller (Spigno Saturnia) con Provola e Pepe (fonduta di provola, provola di Agerola, basilico, olio evo, pomodoro cotto al forno con olio e sale, pepe), Pasquale Galluscio de I Fratelli Galluscio (Mirto Crosia) con Buffalo Pig (crema di patate silane, porchetta di Ariccia, funghi, provolone silano, fonduta di bufala) e Massimo Rocco de L'Oasi del Don (Capua) con Aglio, olio e peperoncino secondo me (base di pesto di aglio orsino, fior di latte, nduja, tarallo napoletano, filamenti di peperoncino, olio evo campano).
A rendere ancora più interessante l'atmosfera del Garum è stata la presenza del Social Table, progetto realizzato in collaborazione con Cirio Alta Cucina e Molino Casillo, pensato per dare visibilità ai pizzaioli attraverso interviste e contenuti realizzati dai più seguiti food creator del momento. Il pubblico degli addetti ai lavori e gli appassionati presenti ha potuto inoltre degustare le pizze accompagnate dalle birre d'abbazia Leffe - in tutte le sue varianti - servite nel classico calice, e dalla selezione Acqua Orsini Black&Platinum. La presentazione, infine, è stata curata da Pratesi Hotel Division e dai suoi partner made in Italy. Il countdown verso Piazza di Siena è ufficialmente iniziato. Ora la palla - anzi, la pala - passa ai nove finalisti.