L'autunno inoltrato dei primi giorni di ottobre sta influenzando la vendemmia con un clima mite e asciutto che sta favorendo la qualità del raccolto. Queste condizioni climatiche ideali sono caratterizzate dalla mancanza di umidità e dalle ampie escursioni termiche tra il giorno e la notte, contribuendo così ad arricchire i vini con un patrimonio di profumi distinti e una qualità superiore. Questo ambiente secco riduce notevolmente il rischio di muffe e marciumi, che sarebbero favoriti da piogge e umidità.
Bene per la vendemmia l'inizio di ottobre caratterizzato da un clima mite e asciutto
La Coldiretti, in riferimento alla vendemmia del 2023, ha sottolineato che questa stagione è stata complessa dal punto di vista meteorologico. Tra maltempo e ondate di calore, la produzione nazionale è stimata in calo del 14%, con alcune regioni del Centro-Sud che hanno subito una contrazione fino al 50%, segnando così uno dei risultati più negativi del secolo. La raccolta delle varietà come Sangiovese, Montepulciano, Trebbiano e Lambrusco è in corso e si protrarrà fino alla fine di ottobre. Alcune varietà più tardive, come Cabernet, Aglianico, Nerello e Nebbiolo, oltre alle zone ad altitudini elevate come la Valtellina e l'Etna, richiederanno più tempo.