Il Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2016 Col d'Orcia conquista l’ottava posizione della “Top 100 dei vini rossi italiani” a cura di “Gentleman” il mensile di Class Editori “per gli uomini che amano la vita”. La classifica somma i voti delle cinque guide di riferimento del vino italiano: Vini d'Italia del Gambero Rosso, I vini di Veronelli, Guida essenziale ai vini d'Italia di Daniele Cernilli, Vitae dell'Associazione Italiana Sommelier, Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier. Con 481 punti, il cru di Col d’Orcia è il primo Brunello, con un’annata, la 2016, che continua a raccogliere consensi anche a distanza di tre anni dal suo arrivo sui mercati, confermando il protagonismo della denominazione italiana più amata al mondo.

Il conte Francesco Marone Cinzano mostra il Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2016 di Col d‘Orcia
«Questo risultato, oltre a confermare il Poggio al Vento come una delle migliori Riserve di Brunello di Montalcino, e tra i più grandi vini italiani - commenta il conte Francesco Marone Cinzano, seconda generazione della famiglia alla guida di Col d’Orcia dal 1973 - riporta al centro una caratteristica fondamentale del Sangiovese: la sua capacità d’invecchiamento. Certi vini hanno bisogno di tempo, vanno saputi aspettare, in primis da noi vignaioli. L’uscita ritardata è una scelta forte, ne siamo consapevoli, ma doverosa, perché il Poggio al Vento - prodotto solo nelle migliori annate - dopo l’invecchiamento in grandi botti di rovere, necessita di tre anni di affinamento in bottiglia per esprimere al meglio l’eleganza e le peculiarità del Sangiovese in purezza prodotto a Montalcino».