Si è spento nella notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre Luigi Antonio Barberani, fondatore e anima della Cantina Barberani, figura centrale nel rinnovamento del vino di Orvieto e tra i protagonisti più autentici della viticoltura umbra: aveva 87 anni. Con lui se ne va un uomo che ha creduto nel potenziale del territorio quando pochi ancora lo facevano. Fu tra i primi a comprendere la grandezza della muffa nobile, trasformandola da fenomeno naturale a dono prezioso della terra.

Luigi Antonio Barberani si è spento a 87 anni
Da quella visione nacque Calcaia, il suo capolavoro, oggi considerato un simbolo di eleganza e identità per il vino di Orvieto nel mondo. Un’etichetta che riassume la sua idea di viticoltura: equilibrio, tempo e rispetto per la natura.
Filosofia e valori
La sua filosofia, fondata su rispetto per la natura, armonia con la terra e responsabilità verso le generazioni future, ha guidato l’evoluzione della cantina e continua a ispirare chi oggi porta avanti la sua eredità.
La famiglia, cuore del progetto
Il suo lascito più profondo non è soltanto in vigna o in cantina: è la famiglia che ha costruito insieme a Giovanna, moglie e compagna instancabile per oltre cinquant’anni. Da quell’unione è nata una storia che oggi prosegue con i figli Bernardo e Niccoló, che hanno voluto dedicare ai genitori un vino speciale: "Luigi e Giovanna", simbolo di continuità e gratitudine.

Calcaia, uno dei vini simbolo della Cantina Barberani
Accanto a lui negli ultimi anni la gioia più grande: la nipote Filippa Maria, con la quale ha condiviso affetto, tenerezza e speranza per il futuro.
Un’eredità che resta
Oggi Orvieto perde un uomo che ha dedicato la vita al vino e al suo territorio. Ma la sua luce continuerà a vivere in ogni vigna, in ogni bottiglia e in ogni sorriso di chi lo ha conosciuto e amato.
Cantina Barberani
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