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venerdì 14 novembre 2025  | aggiornato alle 22:24 | 115747 articoli pubblicati

The World’s 50 Best Vineyards: 6 aziende italiane nella top 100 con 3 new entry

La classifica The World’s 50 Best Vineyards svela i vigneti dal numero 51 al 100. Le new entry italiane sono Azienda Agricola Arianna Occhipinti, Masi Cellars e Casanova di Neri, simboli dell’eccellenza enologica nostrana

 
05 novembre 2025 | 15:49

The World’s 50 Best Vineyards: 6 aziende italiane nella top 100 con 3 new entry

La classifica The World’s 50 Best Vineyards svela i vigneti dal numero 51 al 100. Le new entry italiane sono Azienda Agricola Arianna Occhipinti, Masi Cellars e Casanova di Neri, simboli dell’eccellenza enologica nostrana

05 novembre 2025 | 15:49
 

La nuova lista di The World’s 50 Best Vineyards ha annunciato i vigneti classificati dal numero 51 al 100, in attesa della cerimonia del 19 novembre a Margaret River, in Australia. L’iniziativa premia le migliori esperienze enologiche a livello internazionale, riconoscendo le aziende che offrono turismo enologico di alto livello, tra location spettacolari, tour immersivi e ristoranti d’eccellenza.

The World’s 50 Best Vineyards, 6 aziende italiane nella top 100 con 3 new entry

I vigneti dell'Azienda Agricola Arianna Occhipinti a Vittoria (Rg)

Eccellenze europee e italiane in classifica

L’Europa domina la lista con 33 aziende vinicole e 11 nuovi ingressi, tra cui spiccano tre nomi italiani: Azienda Agricola Arianna Occhipinti di Vittoria (Rg) in Sicilia (n. 78), Masi Cellars di Sant'Ambrogio di Valpolicella (Vr) in Veneto (n. 83) e Casanova di Neri di Montalcino (Si) in Toscana (n. 87). A completare la presenza italiana figurano Castello Banfi di Montalcino (Si) in Toscana (n. 61), Marchesi di Barolo di Barolo (Cn) in Piemonte (n. 80) e Tenuta Cavalier Pepe di Sant'Angelo All'Esca (Av) in Campania (n. 81), testimonianza della ricchezza vitivinicola nazionale.

Un riconoscimento globale per l’enoturismo

La classifica comprende 38 regioni vinicole e 18 nuovi ingressi da 17 Paesi, dal West Sussex alla Champagne, dal Tokaj ungherese al Kakheti georgiano. La selezione è frutto del voto di oltre 700 esperti internazionali tra sommelier, giornalisti e operatori del settore, a conferma della rilevanza mondiale del vino come esperienza culturale e turistica.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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