Il 2024 si chiude con un bilancio contrastante per il mercato del Calvados, l'acquavite a denominazione di origine di sidro di mela prodotto in Normandia. Se da un lato le vendite in Francia hanno registrato un lieve incremento dello 0,94%, le esportazioni hanno subito una contrazione significativa, con un calo del 14,48%. Complessivamente, il volume totale delle spedizioni ha segnato una flessione del 6,9%, attestandosi a 4,615 milioni di bottiglie. Di queste, quasi la metà (47%) ha preso la strada dei mercati internazionali, confermando il forte legame della storica acquavite normanna con il commercio oltreconfine.

Calvados: il mercato resiste in Francia, ma soffre oltre confine
Nonostante le difficoltà, il mercato interno si conferma solido e in crescita, a testimonianza di un consumo che resiste alle incertezze economiche. L'andamento all'estero, invece, riflette una congiuntura più complessa, influenzata da fattori macroeconomici e da un cambiamento nelle abitudini di consumo in alcuni dei principali mercati di riferimento. A risentirne sono stati soprattutto i Paesi che tradizionalmente assorbono una fetta importante delle esportazioni, contribuendo alla frenata complessiva. Guardando alla suddivisione delle vendite per tipologia, emergono conferme e tendenze consolidate. Le espressioni più giovani, identificate dalla denominazione Vs, continuano a rappresentare la quota maggiore del mercato, con il 61% delle vendite totali. Le referenze più invecchiate, come gli Xo, si attestano invece attorno al 15% dei volumi, a dimostrazione di un pubblico che, sebbene apprezzi la complessità delle versioni più mature, predilige nel complesso prodotti più accessibili e versatili.
A delineare il quadro di questo anno tra luci e ombre è Jean-Luc Pignol, presidente dell'Interprofession des appellations cidricoles (Idac): «Il 2024 è stato segnato da un clima economico incerto, che ha influenzato i comportamenti dei consumatori nei nostri principali mercati di esportazione. Ma la nostra visione resta focalizzata sul lungo periodo: consolidare la nostra presenza nel mercato interno e al tempo stesso espandere gradualmente le nostre ambizioni all'estero. Il potenziale internazionale del Calvados rimane significativo, come dimostrano i dati sulle vendite negli Stati Uniti, cresciute dell'8% dal 2020».
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