Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 5 agosto 2025, la Ratafia Ciociara è ufficialmente una Indicazione geografica riconosciuta a livello comunitario. La storica bevanda a base di visciole e vino del Frusinate entra così nel registro delle Ig dell'Unione come la numero 36 tra le bevande spiritose italiane. Un passo che sancisce l'identità di un prodotto profondamente legato alla provincia di Frosinone, tutelandone nome, metodo e origine.

La Ratafia Ciociara conquista Bruxelles: è Indicazione geografica
A darne notizia è l'Osservatorio Qualivita, che ha confermato l'iscrizione tra le denominazioni protette europee. Il Lazio, con questa nuova registrazione, raggiunge un totale di 73 Indicazioni geografiche: 66 Dop e Igp (suddivise tra 30 nel comparto food e 36 nel settore vinicolo), 4 Stg riconosciute sull'intero territorio nazionale e, per quanto riguarda le bevande spiritose, 3 Ig complessive. Nello specifico, oltre alla Ratafia Ciociara, la regione può vantare la Grappa Ig e il Brandy italiano Ig, entrambe riconosciute a livello nazionale.
L'Indicazione geografica Ratafia Ciociara o Rattafia Ciociara Ig è esclusivamente riservata alla bevanda spiritosa ottenuta dall'infusione idroalcolica di visciole o amarene (Prunus Cerasus spp) e vino Cesanese del Piglio Docg o Atina Doc Cabernet, lavorata in impianti ubicati nella provincia di Frosinone. La zona di produzione della Ratafia Ciociara o Rattafia Ciociara è l'intero territorio della provincia di Frosinone. Il titolo alcolometrico è compreso tra i 17 e i 35% vol. È, ricordiamo, di colore rosso rubino più o meno intenso, con un odore intenso, caratteristico di visciole o amarene, frutti di bosco e/o mandorla, ha un sapore aromatico, gradevole e persistente tipico del frutto di visciole o amarene e/o mandorla.