Si è concluso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite un ciclo di discussioni sulla Dichiarazione Politica sulle Malattie Non Trasmissibili (NCDs). L’obiettivo è definire un quadro politico globale che riconosca la distinzione tra consumo moderato e abuso di alcol. Pur non essendo stato raggiunto un voto unanime, l’ampia convergenza dei Paesi lascia prevedere un’adozione imminente.

ONU e vino: avanti la Dichiarazione Politica sulle Malattie Non Trasmissibili
Unione Italiana Vini (UIV) ha espresso soddisfazione per il risultato parziale. Il documento, infatti, rappresenta un passo avanti rispetto alle posizioni che demonizzano il consumo tout-court e sostengono la narrativa del “no safe level”. Unica opposizione significativa è stata quella degli Stati Uniti, che hanno contestato l’impianto procedurale della dichiarazione, rinviando il voto definitivo.
Il presidente di UIV, Lamberto Frescobaldi, sottolinea: «C’è fiducia per una decisione che porterebbe a un risultato positivo per il nostro settore. Dopo anni di attacchi frontali al vino a livello internazionale ed europeo, finalmente si torna a distinguere tra consumo e abuso di alcol. La moderazione è un tratto distintivo e irrinunciabile tipico del vino».
Tra i punti salienti della Dichiarazione vi è l’uso dell’espressione “uso dannoso di alcol” (“harmful use of alcohol”), che evita una generalizzazione sul consumo, e l’approccio “whole of society”, che riconosce il contributo di tutti gli attori pubblici e privati nella prevenzione delle NCDs, inclusa l’attività del settore vitivinicolo, come il programma Wine in Moderation.
UIV ha partecipato attivamente ai lavori, rappresentando il settore vitivinicolo nella delegazione italiana, in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite. Il presidente Frescobaldi ha inoltre incontrato l’Ambasciatore Maurizio Massari e il ministro Antonio Tajani, confermando l’importanza strategica della questione.
Il vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio, afferma: «Quanto avvenuto la scorsa notte alle Nazioni Unite ci avvicina a una svolta per il settore vitivinicolo. Finalmente si introduce al più alto livello politico la distinzione tra consumo moderato, tipico del vino, e abuso tipico dei superalcolici».
Centinaio aggiunge: «Mi auguro che si possa mettere la parola fine a speculazioni e gravi ingerenze sul mercato. Mi riferisco in particolare alle etichette allarmistiche volute dall’Irlanda, approvate con il silenzio complice della Commissione europea: a questo punto, speriamo che Bruxelles ne blocchi definitivamente l’entrata in vigore».
Il senatore conclude: «La maggioranza di consensi raggiunta in sede ONU rappresenta una vittoria diplomatica, ottenuta grazie al lavoro congiunto dei rappresentanti del settore e dei governi dei principali Paesi produttori, a partire dall’Italia. Alla base non c’è solo la volontà di tutelare un prodotto e di riconoscerne la specificità nella dieta mediterranea, ma anche studi clinici che dimostrano come il consumo moderato di vino possa avere effetti benefici sulla salute».