Alviero Bigi (
nella foto), membro del consiglio nazionale della
Federazione italiana cuochi (Fic), inizia a lavorare dietro i fornelli all’età di 13 anni e continua a farlo ancora oggi. Patron dal 1986 del
Ristorante Bigi, nella campagna perugina, dopo due mandati come presidente dell’
Unione regionale cuochi umbri, ricopre oggi la carica di presidente provinciale di Perugia e Terni.

Una vita dietro i fornelli con tanti sacrifici, da ragazzino ha iniziato a fare il pasticcere e per 33 anni ha lavorato ogni giorno da mezzanotte alle otto di mattina poi, per necessità perché ha perduto i genitori, ha aggiunto alcune ore di lavoro durante il giorno ed ha cominciato ad approfondire la cucina e la ristorazione a tutto tondo. Oggi conduce il suo ristorante a Perugia con una capienza fino a 1200 persone, e che organizza servizi a domicilio per eventi fino a 5mila persone.
Ed è proprio il banqueting la grande idea che Alviero ha sviluppato all’età di 24 anni, primo su tutti in Umbria e nell’Italia centrale, facendo costruire da un fabbro la prima tensostruttura dell’Italia centrale. Alviero è un ambasciatore della cucina umbra, utilizza praticamente solo prodotti della sua regione, riproponendo anche le antiche ricette. La sua idea massima sarebbe quella di poter vedere ogni cuoco portare avanti e raccontare le proprie tradizioni territoriali.
Malgrado sia in pensione ha ancora una grande voglia di lavorare e si commuove durante il Convegno Fic pensando a quando, in passato, ha fatto catering per tanti personaggi importanti, proprio a Firenze, alla Fortezza da Basso. Forti i consigli che si sente di dare ai giovani che si affacciano alla professione. «Lavorate sodo - afferma Bigi rivolgendosi ai giovani aspiranti chef - non siate categorici su niente poiché negli anni si cambiano le idee, e non fate i creativi per forza. Abbiamo bisogno di cuochi bravi, molto meno di innovatori».
«Fate la spesa di persona - continua lo chef umbro - e non per telefono, imparate dalle mamme che vanno al mercato e guardano a lungo prima di scegliere. Imparate ad usare gli occhi perché per cucinare bene occorre sviluppare buon senso e capacità di osservazione. Infine dico ai giovani che è dalla pasticceria che devono partire per farsi le ossa, perché l’arte pasticcera insegna ad essere attenti al dettaglio, quel dettaglio che molti non valutano perché lo ritengono poco importante ma che nella realtà, in cucina, fa sempre la differenza».
Ristorante BigiVia Vestricciano Genna 1 - 06100 Perugia
Tel 075 388160 / 336 531469 / 347 6539446
www.ristorantebigi.itinfo@ristorantebigi.it