La quarta edizione "Con il cuore nel piatto" è andata a segno il 13 luglio. Un momento di incontro intenso, ricco di emozioni e di persone con tanta voglia di donare e supportare una serata 100% non solo no profit, ma tutta benefica. Chi ha fisicamente prestato la propria opera lo ha fatto senza percepire alcun rimborso: spontaneamente ci ha messo anima e cuore. L’evento, pensato e voluto da un gruppo di chef laziali per aiutare chi ha bisogno, si è svolto nel Ristorante degli Angeli a Magliano Sabina (Ri).
Una serata all’insegna della buona cucina, del buon bere e della compagnia, una bella manifestazione di solidarietà. I partecipanti hanno potuto assaggiare le proposte di oltre quaranta tra chef, pizzaioli, pasticceri e gelatieri in un ambiente confortevole e rilassante. Agli stand degli sponsor è stato invece possibile degustare dalle birre artigianali al cioccolato, dall’olio extravergine di oliva alla mozzarella di bufala campana Dop, alle produzioni enologiche di importanti cantine.
Quest'anno la manifestazione è stata dedicata ai malati di Sla e il ricavato devoluto al Centro Clinico Nemo di Milano che vuole rispondere in modo specifico alle necessità di chi è affetto da malattie neuromuscolari e distrofie muscolari. Lo scopo principale è migliorare la qualità della vita delle persone prese in carico. Obiettivo di "Con il cuore nel piatto 2017” è stato l’acquisto di un macchinario idoneo a garantire una vita dignitosa agli assistiti.
Questa attrezzatura è stata dedicata a Paolo Palumbo, giovane chef sardo a cui hanno diagnosticato la Sla a soli 17 anni. Oggi Paolo ha 19 anni, entrambe le braccia paralizzate e una determinazione unica. «Non potrei cucinare senza il supporto di mio fratello Rosario – racconta -. In pratica io spiego la ricetta e lui la esegue in base alle mie indicazioni».
Paolo, in cura presso Nemo, segue una sperimentazione per un nuovo farmaco che potrebbe, se non arrestare, almeno rallentare il decorso della malattia. E qui ha incontrato Antonio, 44 anni, allettato, tracheotomizzato, alimentato attraverso una sonda nello stomaco. Una volta scoperto che quello che gli mancava di più era “sentire i sapori”, Paolo ha dato vita al progetto Sapori a Colori in collaborazione con lo chef Luigi Pomata. Si tratta di un libro di ricette semplici, per pazienti con problemi di deglutizione, disfalgia o alimentati tramite sonde, per aiutare i familiari a cucinare, poi a omogeneizzare e somministrare per via orale o tramite sonda il piatto. La prima ricetta è stata per Antonio, il suo piatto preferito: risotto con prosecco e crescenza.