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“Armani style” al ristorante Ponte gourmet fra Tokyo e Milano

 
14 novembre 2018 | 18:11

“Armani style” al ristorante Ponte gourmet fra Tokyo e Milano

14 novembre 2018 | 18:11
 

Francesco Mascheroni, Armani Ristorante a Milano, e Francesco Mazzi, Armani Ristorante a Tokyo, insieme per una cena a quattro mani: il menu, in anteprima, realizzato in occasione della Tokyo Week in Milan.

L'appuntamento è stato all'insegna del rigore e dello stile, come è d'obbligo in casa Armani. I tavoli del ristorante milanese al settimo piano dell'Armani Hotel in via Manzoni hanno rappresentato la passerella ideale di una serata d'eccezione, su cui sono sfilate le creazioni ai fornelli di due chef lontani geograficamente, ma uniti (oltre che dallo stesso nome) da quel filo rosso, richiesto e garantito dal noto brand basato su talento, tecnica e fantasia. Per cucire giacche come per cucinare risotti.

Francesco Mazzi è ligure, originario di La Spezia. Grazie ai 12 anni trascorsi a Tokyo, ha impostato la sua cucina attorno al gusto made in Italy che piace alla città giapponese: qui la clientela è alla costante ricerca dei prodotti autentici del Belpaese, pane quotidiano per Mazzi. Francesco Mascheroni, già da tempo nella famiglia Armani, è divenuto executive chef a Milano a marzo di quest'anno, sostituendo il predecessore Filippo Gozzoli: la sua cucina, "Armani style", non manca di sperimentazione, di ricerca e di studio costante della materia prima.

Francesco Mazzi e Francesco Mascheroni (Una sera secondo lo stile Armani Ponte gourmet fra Tokyo e Milano)
Francesco Mazzi e Francesco Mascheroni

Ad aprire la serata è stato l'ospite, con una semplice quanto gradevole Cialda di ceci come benvenuto, figlia della sua terra grazie al gusto della farinata ligure che conquista il palato. Quattro poi le amuse bouche di Milano: Macaron dolce e salato, zafferano, Parmigiano Reggiano; Ostrica cremosa, alga wakame, sesamo e salicorna; Agnello, spezie, cous cous fritto, peperone rappreso e babaganoush; Tacos, avocado e furikake. Piatti che ricordano la realtà internazionale della maison e che grazie ai cuochi non rinuncia ad uno stile identitario anche al ristorante.

Mascheroni ha poi proposto un'intrigante Carota, radici, frutto della passione, zenzero e burro tiepido, seguita da una Tartare di scampi con polvere di salicornia, firmata da Mazzi, presentata nel piatto con la consueta attenzione al servizio, perché anche l'occhio vuole la sua parte.

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L'ottimo Spaghettone ai ricci di mare e cavolfiore, miso e olio al curry di Madras, firmato da Mascheroni, ha preceduto il gusto italiano dei Ravioli doppi, farciti con ossobuco e zafferano, un piatto che Mazzi tiene in carta anche nel ristorante a Tokyo e che ben varrebbe una visita nel suo locale. Tocca di nuovo a Milano con la Guancia di manzo al vino rosso, lattuga alla brace e pistacchio, per poi avviarsi alla conclusione con i dessert firmati entrambi da Mazzi: lo Spritz e i Bomboloni con crema catalana, noccioline e gelato all'amaretto. La serata si è conclusa con la Piccola pasticceria dell'executive di Milano.

Quattro mani, due talenti, ma una sola, chiara e ben definita, idea di cucina: l'italianità sapientemente rivisitata in chiave internazionale, che inizia da materie prime di qualità e culmina in una preparazione impeccabile.

Per informazioni:
www.armanihotels.com
www.armanihotelmilano.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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