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Mense scolastiche, che caos! Poche hanno riacceso i fornelli

C'è grande differenza tra Regione e Regione e per una notizia buona, come l’avvio della mensa a San Giovanni in Marignano, nel Riminese, a Padova è a rischio il servizio in molte scuole.

 
29 settembre 2020 | 11:13

Mense scolastiche, che caos! Poche hanno riacceso i fornelli

C'è grande differenza tra Regione e Regione e per una notizia buona, come l’avvio della mensa a San Giovanni in Marignano, nel Riminese, a Padova è a rischio il servizio in molte scuole.

29 settembre 2020 | 11:13
 

Nonostante la scuola sia iniziata a tutti gli effetti il 14 settembre, c’è, in giro per l’Italia, ancora tanta confusione e quasi una spaccatura tra regione e regione sul servizio mensa. E per una notizia buona, come l’avvio del servizio mensa a San Giovanni in Marignano, nel Riminese, a Padova sono ancora nel caos, con una ripartenza a macchia di leopardo.

A San Giovanni in Marignano si mangia a scuola
Il servizio di mensa scolastica nella Scuola dell’infanzia e nella Scuola primaria dell’Istituto comprensivo di San Giovanni in Marignano (Rn) erogherà per questo anno scolastico circa 90mila pasti, dato aggiornato aggiornato ai dati relativi alle nuove iscrizioni.

Scuola, riparte un'altra mensa Saranno oltre 90mila i pasti erogati Il servizio mensa è erogato sia in area mensa, su due turni, sia all’interno delle aule - Scuola, riparte un'altra mensa Saranno oltre 90mila i pasti erogati

Il servizio mensa è erogato sia in area mensa, su due turni, sia all’interno delle aule


Il “nuovo servizio” entra, dunque, a regime seguendo tutte le indicazioni tecniche per la ristorazione scolastica in relazione al rischio Covid-19 trasmesse dalla Regione Emilia Romagna e riferito in applicazione dell’ordinanza n. 87 del 23/05/2020 del presidente della Regione Emilia-Romagna, nonché sulle Linee guida per il Servizio di mensa scolastica emanate dal Miur e dal ministero della Salute.

Come riporta Chiamami Città, il sito di informazione online di Rimini e Provincia, nella Scuola primaria il servizio mensa è erogato sia in area mensa, su due turni, sia all’interno delle aule, mentre nei 4 plessi delle Scuole dell’infanzia avviene all’interno delle aule su un solo turno.

Il pasto è servito in un unico contenitore (un vassoio multi-scomparto usa e getta, compostabile, ripartito in tre sotto-scomparti). È previsto il servizio sanificazione “rinforzata” sia in area mensa, tra un turno e l’altro, sia nelle classi.

Il servizio ha richiesto maggiori risorse economiche per rispondere ai nuovi protocolli per le sanificazioni, per il maggior tempo di lavoro del personale dedicato per i nuovi vassoi multi e per tutti i dispositivi di sicurezza di cui è dotato il personale. Nello specifico, secondo i calcoli preventivati, si tratta di un euro in più sul costo di ogni singolo pasto.

«Con apposita delibera di Giunta comunale – specifica il sindaco Daniele Morelli – abbiamo deciso di non applicare alle famiglie l’aumento del costo del pasto per l’anno 2020, confidando nel frattempo in ulteriori risorse in parte corrente da parte del Governo centrale per sostenere gli enti comunali nei maggiori costi dei servizi ed evitare futuri aumenti da gennaio 2020. In questi ultimi mesi dell’anno, inoltre, avremo modo di verificare l’effettivo impatto economico del servizio mensa con i nuovi protocolli per poi fare una valutazione più puntuale dei costi. La nostra scelta ha per noi un senso di resistenza e responsabilità: l’Ente comunale fa fino in fondo la sua parte e prima di arrivare ad aumentare il costo di un servizio a carico delle famiglie mette in atto tutte le procedure possibili perché l’impatto sia il minore possibile».

Le modifiche funzionali alla diversa e necessaria organizzazione del servizio, rispetto a quella che era l’impostazione prevista nel capitolato d’appalto, sono state condivise e concordate con la ditta Camst, gestore del Servizio, e con la Dirigenza scolastica.

A Padova situazione a macchia di Leopardo
La situazione a Padova invece è confusa: da un lato il Comune è pronto a iniziare con la refezione scolastica già dal primo di ottobre. Dall'altro, però, alcuni dirigenti scolastici lamentano la mancanza di personale e cercano di guadagnare tempo. «Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare spiega l'assessore alle Politiche scolastiche Cristina Piva che si sta occupando degli istituti che fanno capo a Palazzo Moroni, ovvero le primarie e le medie statali - abbiamo reperito gli spazi necessari e trovato un accordo con la Dussman che gestisce il servizio. L'azienda, per quel che ci riguarda, è ferma da febbraio e da allora non ha guadagnato nulla».

«Noi siamo prontissimi a partire aggiunge l'esponente del Partito democratico Alcuni dirigenti scolastici, però, ci hanno fatto sapere che non hanno abbastanza personale. Non solo. Questa carenza di insegnanti rischia anche di mettere in discussione, in alcuni casi, il tempo lungo. Io comprendo la difficoltà nel reperire i supplenti. Mi permetto di ricordare, però, che il governo ha messo a disposizione delle risorse aggiuntive proprio per le nuove assunzioni».

Alcuni dirigenti scolastici a Padova lamentano la mancanza di personale - Mense scolastiche in Italia Riaperture a macchia di leopardo
Alcuni dirigenti scolastici a Padova lamentano la mancanza di personale

Per quel che riguarda la refezione scolastica - dice ancora Piva- sarà pronta a breve anche la nuova mensa a servizio della primaria Ardigò di via Agnusdei. Mensa che troverà posto all'interno di una tensostruttura che verrà piazzata nel grande giardino». Come riporta il Gazzettino, l'istituto scolastico è frequentato da oltre 200 bambini. Naturalmente la nuova mensa da campo dovrà essere anche riscaldata. Una spesa che va ad aggiungersi all'affitto della struttura. Il tutto sarà a carico del Comune.

Intanto, il sindaco di Padova Sergio Giordani farà approvare in giunta un assestamento di bilancio da oltre 400mila euro che comprenderà le spese sostenute dall'amministrazione per coprire i costi della messa in sicurezza delle scuole. Il governo, poi, provvederà a risarcire le casse di palazzo Moroni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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