Nonnismo e comportamenti inspiegabili contro l'aiuto-cuoco. Aurelien Largeau, chef del ristorante stellato "La table d'Aurelien Largeau", lo scorso 21 dicembre è stato allontanato dall'Hotel du Palais di Évian-les-Bains (in Francia), la struttura all'interno della quale si trova il suo locale. Ma perché il cuoco è stato licenziato? Come raccontato da alcuni membri della brigata in cucina, il 2 dicembre, l'aiutante sarebbe stato legato nudo a una sedia e abusato per ore dallo stesso chef con «una mela in bocca e una carota nel fondoschiena».

Lo chef Aurelien Largeau accusato di aggressione e violenza sessuale
Aiuto-cuoco legato nudo e abusato, ma chef Largeau nega
Per questo, secondo quanto riportato dal quotidiano francese Sud Ouest e confermato da Hyatt alla Cnn, è stato avviato un procedimento interno. La situazione riguardante i dettagli specifici è attualmente in fase di verifica, ma la procura di Bayonne ha comunque aperto un'indagine preliminare in seguito a accuse di aggressione e violenza sessuale.
Lo chef Largeau, una volta esplosa la bolla social, però, ha subito rilasciato una dichiarazione alla rete televisiva d'Oltralpe Bfmtv negando qualsiasi accusa contro di lui: «Sono dichiarazioni false e diffamatorie e un attacco mostruoso al mio onore e alle mie formidabili squadre».
Largeau, una bastonata per la Michelin. È ora di cambiare
Insomma, per la Michelin questa sarebbe, qualora fossero confermati gli abusi, una grande bastonata. E, perciò, non sarebbe ora, in qualche modo, come chiede Italia a Tavola, di riuscire a tenere in conto (nel giudizio complessivo, o con uno a parte), oltre al fattore sostenibilità, anche delle risorse e della condizione umana di chi lavora in un ristorante stellato?
È giunto, quindi, il momento per i marchi globali come Michelin di denunciare gli chef che presentano un'immagine sana al pubblico ma che abusano sistematicamente e gestiscono le loro cucine "tribali" con tutte le tecniche di gestione di una banda di delinquenti di strada.